Sette giorni in Danimarca • Numero 46 (20.01.2025 - 26.01.2025)
Smentito il tono "molto negativo" della conversazione fra Frederiksen e Trump; Prosegue il dibattito sull'indipendenza della Groenlandia; L'amicretina di Novo Nordisk
Editoriale
Anche questa settimana la questione groenlandese è tornata a occupare il centro della scena politica in Danimarca. Il governo SMV ha ribadito di non voler reagire alle affermazioni di Donald Trump, ma ieri ha deciso di smentire categoricamente una notizia diffusa dal Financial Times, basata su fonti anonime, che descriveva la conversazione del 15 gennaio tra Mette Frederiksen e Trump come “molto negativa”. Nonostante il Financial Times abbia sottolineato ripetutamente il tono grave della conversazione, è chiaro che la Danimarca sta cercando in tutti i modi di evitare un'escalation. Il Ministro degli esteri Lars Løkke Rasmussen ha interpretato come un segnale positivo il fatto che, in un colloquio successivo con il suo omologo americano, il tema della Groenlandia non sia stato sollevato.
In contrasto con questa posizione, Anders Vistisen, esponente di Dansk Folkeparti, ha attirato l'attenzione internazionale con un intervento al Parlamento europeo. In un discorso che ha fatto il giro dei media, Vistisen ha dichiarato: “Presidente Trump, ascolti molto attentamente: la Groenlandia fa parte del regno della Danimarca da 800 anni, è una parte integrante del nostro Paese e non è in vendita, lo dirò chiaramente in un linguaggio a Lei comprensibile: Mr. Trump, f**k off”. Sebbene l’asserzione possa sembrare una difesa dell'autodeterminazione groenlandese, bisogna ricordare che Vistisen rappresenta il partito di estrema destra Dansk Folkeparti e il gruppo sovranista Patrioti per l’Europa. Il suo intervento, lontano da una genuina preoccupazione per i diritti dei groenlandesi, sembra più una mossa per difendere l’influenza politica del suo partito. La storia danese con la Groenlandia, segnata da episodi dolorosi come sterilizzazioni forzate e separazione di bambini dalle famiglie, è tuttora aperta. Mentre altri partiti, come si legge anche nel numero di oggi, intendono chiedere scusa e porre rimedio, Dansk Folkeparti si rifiuta di affrontare il proprio passato.
In questo contesto, le ambizioni espansionistiche di Trump sulla Groenlandia sono chiaramente da respingere, ma l'atteggiamento di Vistisen, con le sue radici in un’ideologia nazionalista e anti-democratica, solleva altrettanti interrogativi.
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INDICE:
Politica
In un dibattito trasmesso domenica sera da TV2 diversi protagonisti hanno esplorato la futura autonomia della Groenlandia, la sua relazione con la Danimarca e le implicazioni della politica internazionale. Qupanuk Olsen, influencer e candidata alle elezioni, ha espresso preoccupazione per la sicurezza, dichiarando che la Groenlandia non si sente adeguatamente protetta dalla Danimarca, suggerendo la necessità di una collaborazione diretta con altri Paesi. Vivian Motzfeldt, Ministra per l’indipendenza, ha confermato che anche in caso di indipendenza la Groenlandia manterrebbe la sua adesione alla NATO. Múte B. Egede, primo ministro groenlandese, ha sottolineato l’importanza di collaborare con potenze occidentali come gli Stati Uniti, ricordando che la Groenlandia ha legami storici con gli USA attraverso il settore militare. Altri politici groenlandesi, come Aaja Chemnitz, hanno riconosciuto il disagio provocato dalle minacce economiche e militari di Trump, mentre il Ministro della difesa danese, Troels Lund Poulsen, ha ammesso che la Danimarca ha trascurato la sicurezza nell'Artico negli ultimi decenni, aumentando così l’incertezza tra i groenlandesi. D’altro canto diversi rappresentanti politici danesi, come il Ministro degli esteri Lars Løkke Rasmussen, hanno sostenuto che la Groenlandia potrebbe continuare a far parte del regno danese come nazione indipendente, sebbene con forti legami economici e politici. La discussione ha anche sollevato la questione della memoria storica, in particolare riguardo al trattamento coloniale della Groenlandia, con politici groenlandesi che hanno rifiutato l’idea di “ringraziare” la Danimarca per il suo ruolo storico.
Per Múte B. Egede, sebbene l'obiettivo sia l'indipendenza, la Groenlandia non può diventare completamente autonoma in tempi brevi in quanto priva di un'economia autosufficiente (come abbiamo spiegato la settimana scorsa e come spiega di nuovo TV2). Questa posizione è condivisa dall'ex primo ministro Kuupik Kleist, secondo cui l'indipendenza economica potrebbe richiedere fino a 30 anni. Politicamente invece la Groenlandia gode di un'ampia autonomia grazie alla legge sull'autogoverno del 2009, che permette al Paese di assumere competenze in vari settori, lasciando alla Danimarca il controllo su difesa e politica estera.
Anche fuori dalla politica in Danimarca si riflette sulle eventuali conseguenze dell’indipendenza groenlandese. Secondo Peter Viggo Jakobsen della Forsvarsakademiet la Groenlandia rappresenta un costo per la Danimarca, considerando il sussidio annuale di circa quattro miliardi di corone danesi. Tuttavia, la connessione con la Groenlandia è profondamente radicata nella cultura e nell'identità danesi, ed è perciò difficile quantificare il suo reale valore. Flemming Splidsboel Hansen del Dansk Institut for Internationale Studier sottolinea che, sebbene la Groenlandia non sia sempre al centro dell'attenzione in Danimarca, il regno ha l'obbligo di difendere il territorio artico: la perdita della Groenlandia significherebbe di fatto una riduzione del 98% del suo territorio. Secondo Johannes Riber della Forsvarsakademiet, a indipendenza concessa, l'influenza politica della Danimarca potrebbe diminuire parecchio: si perderebbe infatti il diritto a partecipare a forum internazionali come il Consiglio Artico.
Inoltre un sondaggio Epinion per DR e Altinget mostra che il 70% dei danesi vuole mantenere il rigsfælleskab con la Groenlandia in una forma o nell'altra. Solo il 17% ritiene che la Groenlandia debba essere completamente indipendente. Il 27% vorrebbe preservare l'attuale struttura, mentre il 43% è favorevole a una maggiore autonomia. Il Ministro degli esteri Lars Løkke Rasmussen ha definito questi risultati una prova di saggezza. Secondo l'esperto Ulrik Pram Gad, mentre molti danesi vedono un'autonomia maggiore della Groenlandia come un passo verso la parità, i groenlandesi lo percepiscono come un modo per continuare a sottostare alla Danimarca. Un dato interessante è che in Danimarca il supporto per una maggiore autonomia è aumentato dal 31% al 44% tra ottobre e oggi. Resta forte l'opposizione all'idea di cedere la Groenlandia agli Stati Uniti: solo il 3% dei danesi è favorevole, mentre il 90% si oppone fermamente.
Si intensifica inoltre il dibattito sull'opportunità che il governo danese chieda scusa per la spiralsagen – la questione delle spirali contraccettive impiantate a forza alle donne groenlandesi negli anni ‘60. Diversi partiti danesi, come Enhedslisten, SF e il Partito Conservatore, ritengono che una scusa e una compensazione per le donne coinvolte siano appropriate. DF invece si oppone, sostenendo che è difficile chiedere scusa per azioni commesse da altri in passato, e che continuare a scusarsi per eventi storici possa aprire un precedente per altre questioni non risolte e prolungare indefinitamente il processo. DF ribadisce inoltre che prima di prendere una decisione è necessario aspettare l'indagine governativa prevista per il 2025 che chiarirà il grado di coinvolgimento del governo danese. Nel frattempo, un sondaggio ha rivelato che due terzi dei danesi supportano una scusa formale.
Iniziative contro il controllo sociale: governo e commissione in disaccordo. Il Ministro per l'integrazione e le politiche migratorie, Kaare Dybvad Bek (S), è al centro di critiche per aver ignorato le raccomandazioni della sua stessa commissione, istituita nel 2022, per affrontare il problema del controllo sociale negativo su donne appartenenti a minoranze. Il governo ha stanziato 137 milioni di corone per iniziative come centri di supporto e consulenti, ma i membri della commissione temono che le nuove proposte svalutino il loro lavoro. La tempistica è al centro delle critiche, con le nuove iniziative governative presentate a solo una settimana dall'annuncio delle raccomandazioni della commissione.
Dibattito su Tik-Tok. Alcuni politici danesi del Parlamento Europeo stanno considerando la possibilità di vietare TikTok, date le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e il controllo esercitato dal governo cinese sulla piattaforma. Questa proposta ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato, i politici sottolineano il rischio di spionaggio e manipolazione delle informazioni, mentre dall'altro, gli utenti di TikTok in Danimarca esprimono preoccupazioni per la censura. La discussione solleva interrogativi su come bilanciare la sicurezza nazionale e i diritti individuali, mentre i politici continuano a dibattere sulla necessità di regolamentare meglio le piattaforme digitali.
Allevamenti di visoni, spese esorbitanti per le indennità. Il costo per il trattamento delle indennità ai coltivatori di visoni, a seguito dell’abbattimento di oltre 15 milioni di animali durante la pandemia, ha superato i 30 miliardi di corone. Una nuova richiesta di 530 milioni di corone da parte del Minksekretariat, l’agenzia incaricata delle pratiche di risarcimento, ha suscitato perplessità tra i partiti politici. Il Ministero dei trasporti ha spiegato che l’aumento è dovuto ai maggiori tempi di gestione delle pratiche, che hanno richiesto l’assunzione di 50 nuovi dipendenti. La stima iniziale di 15,6-18,8 miliardi di corone per i risarcimenti è stata aumentata a 29,5 miliardi nel 2024, con una parte destinata alle spese amministrative e ai risarcimenti per i settori collaterali. Alcuni partiti chiedono maggiore trasparenza sui costi, osservando che, mentre il governo impone tagli al personale pubblico, le risorse destinate al trattamento di queste pratiche aumentano.
Indagine sulle condizioni dei giovani detenuti. Nel 2025 l’Ufficio per i diritti dell'infanzia avvierà un'ispezione sulle condizioni dei giovani nelle carceri e nelle strutture detentive dove solitamente sono presenti detenuti adulti. L'iniziativa mira a garantire ai giovani trattamenti dignitosi e in accordo con i loro diritti. Saranno monitorati l'uso della forza, l'isolamento e l'esclusione dai gruppi, con particolare attenzione al modo in cui i detenuti minorenni vengono informati dei propri diritti. L'ispezione verificherà anche l'offerta di programmi educativi e di reintegrazione sociale. Nel 2023 sono stati incarcerati 139 giovani tra i 15 e i 17 anni.
Botta e risposta tra Politiken e il primo ministro norvegese. Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre ha risposto alle critiche mosse da Politiken di aver ottenuto profitti significativi dalla guerra in Ucraina grazie all'aumento dei prezzi del gas, mentre i contributi finanziari norvegesi all'Ucraina risultano modesti rispetto ai guadagni. Il premier norvegese ha sottolineato l'importanza del dialogo costruttivo tra i due Paesi ed evidenziato gli sforzi del suo governo per promuovere una cooperazione più stretta. Ha inoltre invitato i media a considerare il contesto più ampio delle politiche norvegesi, sottolineando i successi ottenuti in vari settori.
Altre notizie dai partiti:
Martin Lidegaard, leader di Radikale Venstre, comprende che senza un impegno per la responsabilità economica, il percorso del partito verso l'influenza politica rimane tortuoso e potrebbe concludersi in un vicolo cieco. Tuttavia, alcuni socialdemocratici preferiscono collaborare con altri partiti piuttosto che con Lidegaard.
Christopher Røhl è stato scelto come capolista di Radikale Venstre per le elezioni comunali di Copenaghen del 18 novembre, sostituendo Mia Nyegaard, rimossa dalla posizione a novembre scorso.
Alternativet, che sostiene politiche di riduzione dell’orario lavorativo, sperimenta la settimana di quattro giorni, offrendo il venerdì libero ai suoi dipendenti senza tagli salariali. Franciska Rosenkilde spiega che l’obiettivo è aumentare benessere ed efficienza.
Secondo un recente sondaggio, il nuovo partito di Lars Boje Mathiesen, Borgernes Parti, è vicino a superare la soglia di sbarramento del 2% necessaria per entrare nel Folketing. Il partito ha recentemente ottenuto l'accesso alle schede elettorali ed è stato assegnato il simbolo “H” dal Ministero dell'Interno.
Economia
Nuova commissione MobilePay e bollette in rialzo. MobilePay ha annunciato di aver introdotto una nuova commissione per le grandi transazioni private, una mossa che potrebbe influire su numerosi utenti. L'azienda giustifica questa decisione con l'aumento dei costi operativi legati alle transazioni di alto valore. La misura arriva in un periodo in cui le famiglie danesi sono già sotto pressione a causa dei prezzi elevati dell'elettricità. Le tariffe energetiche continuano a salire, con picchi che hanno spinto i consumatori a monitorare attentamente i costi. Le bollette elevate stanno erodendo il bilancio delle famiglie, che si trovano ad affrontare un crescente disagio economico. Nel frattempo, alcuni supermercati hanno iniziato a rafforzare le proprie policies, limitando le modalità di pagamento o aumentando i requisiti per le operazioni più grandi.
Pensioni anticipate in calo. Per la prima volta da anni si registra in Danimarca una diminuzione del numero di persone che accedono alla pensione anticipata. Secondo i dati recenti, nel 2024 circa 1.200 persone sotto i 40 anni hanno ottenuto la pensione anticipata, rispetto alle oltre 1.500 dell'anno precedente. Questo calo è attribuito a riforme del mercato del lavoro e a politiche di inclusione più efficaci, mirate a trattenere le persone nel mondo lavorativo. Le autorità sottolineano l'importanza di continuare a sviluppare iniziative che supportano l'occupazione giovanile e riducono la dipendenza dai sussidi statali, promuovendo al contempo il benessere e la stabilità economica dei cittadini.
Vestas sta ampliando il parco eolico Tyligulska in Ucraina. Questo progetto, che include l'acquisto di 64 turbine eoliche Vestas e aumenta la capacità del parco da 114 a 500 MW, rappresenta l'investimento privato più significativo nel settore energetico ucraino dall’inizio della guerra nel 2022. Una volta completato, il parco eolico fornirà energia a circa 900.000 abitazioni.
Ambiente
Caldaie a gas: un lento addio. Nonostante gli sforzi per eliminare il gas come fonte di riscaldamento domestico, si continuano a installare nuove caldaie a gas. I partiti di opposizione propongono tasse più alte, divieti e scadenze precise per accelerare la transizione, e puntano su pompe di calore e teleriscaldamento. Il Ministro per il clima Lars Aagaard invita alla pazienza, evidenziando un aumento del consumo di biogas e promettendo iniziative entro il 2026.
Temperature record e meno sale sulle strade. Il termometro nel mese di dicembre 2024 ha registrato una temperatura media tra le più alte dal 1874. Il clima anomalo ha avuto conseguenze anche sulla gestione invernale delle infrastrutture. Nel Comune di Fredericia, sono state sparse solo 45 tonnellate di sale rispetto alle 250 dell’anno precedente, con solo cinque chiamate ai servizi stradali invernali. Una situazione che evidenzia ancora una volta l'impatto del riscaldamento globale sul territorio e sulla pianificazione urbana.
Rifiuti tossici e demolizioni: industria in crisi per la carenza di spazi. Le discariche sono prossime al limite, soprattutto per rifiuti tossici come amianto e PFAS. La demolizione degli allevamenti di visoni, che comporterà enormi quantità di rifiuti pericolosi, aggrava il problema. L’associazione dei rifiuti Cirkulær avverte: entro un anno molti impianti saranno costretti a respingere nuovi materiali. Gli esperti sollecitano decisioni rapide, ma l'Agenzia per l'ambiente procede a rilento, con tempi di approvazione fino a 637 giorni, lasciando incerto il futuro della gestione dei rifiuti.
Accordo verde delle tre parti: il piano ambizioso per la riconversione agricola. Entro il 2026 la Danimarca punta a trasformare 250.000 ettari di terreni agricoli in aree naturali e foreste, per ridurre significativamente le emissioni di azoto e anidride carbonica. L’epicentro del progetto sarà la zona del Limfjord, dove si richiede una drastica riduzione delle emissioni in un’area densamente coltivata. Agricoltori, ambientalisti e comuni collaboreranno in 23 aree per delineare soluzioni, ma emergono difficoltà: bilanciare compensazioni agli agricoltori, scarsa preparazione dei volontari e pressioni politiche locali.
Tecnologia stratosferica per il clima: il progetto Sceye decolla. Il miliardario danese Mikkel Vestergaard Frandsen, noto per innovazioni come LifeStraw e PermaNet, ha investito mezzo miliardo di corone in Sceye, una piattaforma stratosferica rivoluzionaria. Costruita con materiali leggeri, alimentata a elio e dotata di celle solari, monitora perdite di metano, incendi boschivi e fenomeni naturali, offrendo soluzioni per il cambiamento climatico. Capace di restare sospesa nella stratosfera per lunghi periodi, ha già suscitato l’interesse di NASA e Geological Survey. La sua commercializzazione è prevista entro il 2025.
Rifiuti e acque reflue: il tempo stringe per un nuovo piano di bonifica. La gestione delle acque reflue delle discariche, contaminate da sostanze altamente tossiche, rischia di gravare sulle generazioni future. Il periodo di 30 anni per la depurazione, stabilito dalle norme UE, è insufficiente. Con costi stimati in 948 milioni di corone nei prossimi decenni, i fondi accantonati non basteranno. Rasmus Olsen, del Centro Ambientale di Odense Nord, e altri esperti chiedono un piano nazionale con finanziamenti adeguati a una depurazione a lungo termine e rispettosa del principio “chi inquina paga”.
Energia solare UE in crescita: il primato va alla Danimarca. Nel 2024, per la prima volta, l’energia solare ha superato il carbone, coprendo l'11% della produzione elettrica UE, contro il 10% rappresentato dal carbone. La Danimarca ha soddisfatto il 69% del proprio fabbisogno elettrico con solare ed eolico, contro una media UE del 28,5%. Questo ha permesso al paese di risparmiare 6,7 miliardi di corone in combustibili fossili in cinque anni.
Salute
Settimana lavorativa ridotta per il personale sanitario. Le regioni stanno sostenendo l'introduzione di orari di lavoro più flessibili negli ospedali per affrontare la carenza di personale sanitario e rendere il settore più attraente. Proposte come la settimana lavorativa di quattro giorni e la riduzione dei turni fissi mirano a offrire un migliore equilibrio tra vita professionale e privata per i dipendenti ospedalieri. Queste iniziative sono in fase di sperimentazione in diverse strutture sanitarie del Paese.
Risultati promettenti per l'amicretina. Novo Nordisk ha annunciato una riduzione media del peso corporeo del 22% in 36 settimane per i partecipanti a uno studio clinico di fase 1b/2a che hanno ricevuto una dose settimanale da 20 mg di amicretina. Il gruppo placebo ha invece riportato un aumento del 2%. L'amicretina agisce attivando i recettori GLP-1 e dell'amilina, ormoni che regolano l'appetito e i livelli di zucchero nel sangue. La maggior parte degli effetti collaterali osservati sono stati lievi o moderati, principalmente disturbi gastrointestinali, e Novo Nordisk prevede ulteriori studi clinici per valutare l'efficacia e la sicurezza del farmaco. Dopo l'annuncio, le azioni dell’azienda sono cresciute del 12%, recuperando parte delle perdite subite in seguito ai risultati deludenti di CagriSema, un altro farmaco in sviluppo per la perdita di peso.
Società
Torna a funzionare l’ascensore di Christiansborg. L’ascensore paternoster di Christiansborg, celebre simbolo del Parlamento dal 1960, è tornato in funzione dopo una ristrutturazione durata nove mesi e un investimento di 14 milioni di corone. Riservato principalmente a parlamentari e dipendenti, viene utilizzato occasionalmente da giornalisti e visitatori.
Parcheggi in calo a Copenaghen: le imprese protestano. Il piano di rimozione dei parcheggi ha suscitato forti proteste nel mondo degli affari. Lo scorso anno sono stati eliminati 525 posti auto nel centro città, e altri 75 verranno rimossi entro il 2026. Tuttavia, commercianti e artigiani lamentano un impatto negativo, con difficoltà per clienti e corrieri ad accedere alle attività. Le autorità difendono il piano, sottolineando i comprovati benefici per l’ambiente e la qualità degli spazi urbani, che mirano a favorire sicurezza, vivibilità e maggiore attrattiva per tutti gli utenti del centro storico.
Caos parcheggi: ondata di multe contestate e rimborsi parziali. Un sistema di parcheggio poco chiaro, introdotto dalla società Oparko, ha generato proteste e multe nei centri commerciali Vallensbæk Stationstorv, Kronen Vanløse e Frihedens Butikscenter. A causa di segnaletica insufficiente e regole complesse, numerose contravvenzioni sono state emesse e poi ritirate. Il gestore riconosce i problemi e promette miglioramenti.
Metro di Copenaghen: nuovi treni e più spazio per gestire l’aumento dei passeggeri. La crescente affluenza spinge la compagnia Metroselskabet a rivedere il design dei treni delle linee M1 e M2 per accogliere più passeggeri. Verranno introdotti nuovi convogli con layout ottimizzati per migliorare il flusso e aumentare la capacità, specialmente nelle ore di punta. L’obiettivo è ridurre i tempi di attesa e incrementare la capacità totale del 32% entro il 2035.
Cresce il costo del trasporto pubblico nello Jutland settentrionale. Da questa settimana i prezzi dei trasporti pubblici nello Jutland settentrionale aumentano del 3,6% a causa dell'incremento dei costi di carburante e salari. Un viaggio in autobus per due zone passa da 21,9 corone a 23 corone. Secondo Laura Bang Lindegaard dell’Università di Aalborg, tali aumenti rafforzano la percezione che il trasporto pubblico sia costoso e poco competitivo rispetto all’auto privata, spingendo alcune famiglie a preferire l’acquisto di un secondo veicolo.
Progetto Fælledby: nuovi ritardi. La costruzione del quartiere Fælledby ad Amager Fælled subisce un nuovo ritardo dopo il fallimento di Scandi Byg, uno dei principali appaltatori. La società, gravata da perdite su progetti in corso, ha dichiarato il fallimento abbandonando i cantieri. Oltre 100 delle 172 residenze previste dal progetto sono già state acquistate su carta, ma gli acquirenti dovranno attendere ancora per la consegna delle chiavi. Simon Madsen, portavoce di Fælledby, ha dichiarato che la società sta lavorando con altri partner per proseguire il progetto.
Record di salvataggi in mare: appello per finanziamenti statali. Dansk Søredingsselskab, associazione di volontari dedicata al soccorso marittimo, ha registrato un record con 1.034 interventi nel 2024. Pur effettuando numerose missioni su richiesta delle autorità, l’organizzazione continua a operare senza sostegno finanziario pubblico. Il presidente del gruppo, Steen Wintlev-Jensen, sottolinea l’urgenza di modernizzare le attrezzature, ribadendo che il soccorso marittimo è una responsabilità pubblica.
Debiti non saldati? Rischio di arresto. La polizia dello Jutland meridionale si prepara a un’azione contro i debitori dei comuni di Sønderborg e Haderslev. I cittadini coinvolti rischiano l'arresto se non si presentano alle udienze presso i tribunali distrettuali o non stipulano accordi di pagamento. L'appello delle autorità è chiaro: saldare i debiti o trovare un’intesa con il Tribunale degli ufficiali giudiziari per evitare interventi forzosi.
Le scogliere di Fur e Mors candidate al Patrimonio Mondiale UNESCO. Il Ministro della cultura Jakob Engel-Schmidt ha proposto all'UNESCO l'inclusione delle scogliere di Hanklit (Mors) e Knudeklint (Fur) nel Patrimonio Mondiale. Questi siti custodiscono fossili unici risalenti a 56 milioni di anni fa, testimonianza dell’Eocene. Attualmente la Danimarca conta otto siti UNESCO, tra cui la Cattedrale di Roskilde e Stevns Klint.
Jeppe på Bjerget: il fascino eterno della satira sociale. La nuova versione di Jeppe på Bjerget al Royal Theatre di Copenaghen ha registrato il tutto esaurito ancor prima del debutto. L'opera di Ludvig Holberg, rappresentata per la prima volta nel 1722, resta un classico grazie alla sua trama universale: l'eterna lotta tra il “piccolo uomo” e il potere. La presenza di attori talentuosi come Frederik Cilius e le reinterpretazioni proposte rinnovano l’interesse per questo classico del teatro danese, dimostrando che la satira sociale offre ancora spunti di riflessione per il pubblico moderno.
Permesso di soggiorno revocato per un cambio d’indirizzo. Audrey Morris, 18 anni, residente in Danimarca da nove anni, rischia l’espulsione dopo aver cambiato indirizzo, per aver violato le condizioni del suo permesso di soggiorno legato al domicilio materno. Studentessa brillante e perfettamente integrata, Audrey si appella al sostegno pubblico. Una raccolta firme tenta di influenzare le autorità che non si sono ancora espresse.
Circle K: monitoraggio audio efficace nei minimarket. Circle K ha testato il monitoraggio audio in tre negozi per due anni, riscontrando un calo significativo degli attacchi verbali, come minacce e insulti da parte dei clienti. Una legge approvata dal Parlamento faciliterà l’utilizzo di queste tecnologie, considerate dagli addetti cruciali per la sicurezza. Tuttavia, il sindacato HK Handel esprime preoccupazioni per l’impatto psicologico sui dipendenti. Circle K respinge le critiche, garantendo che l’accesso alle registrazioni rimarrà strettamente limitato.
Come cambia il danese
I media danesi adottano un linguaggio più rispettoso. Negli ultimi tempi i giornalisti danesi hanno mostrato una crescente sensibilità nel riferirsi alla Groenlandia, utilizzando espressioni linguistiche che riconoscono maggiormente la sua autonomia. Tradizionalmente si usava på Grønland, lett. “sulla Groenlandia", una forma grammaticale che indicava che la Groenlandia è un’isola. På infatti esprime il complemento di luogo riferito a una superficie, tipico per le isole. Recentemente si è invece osservato un aumento nell'uso di i Grønland, lett. “in Groenlandia", dove i rappresenta il complemento di luogo riferito tra le altre cose a una nazione. Questo passaggio riflette un cambiamento importante: la Groenlandia non è più vista solo come un territorio, ma come una nazione autonoma. Questo cambiamento nel linguaggio mediatico può essere visto come parte di un più ampio movimento verso il riconoscimento e il rispetto delle identità dei popoli indigeni e delle ex colonie, che promuove una narrazione più equa e inclusiva.
I rischi di una comunicazione aziendale vuota di significato. Il professor Flemming Poulfelt, ex dirigente di Novo Nordisk, ha espresso preoccupazione riguardo al dilagare della floskelledelse, ovvero di un linguaggio manageriale vuoto o privo di sostanza, caratterizzato da espressioni come onboarding (integrazione dei nuovi dipendenti), aligne (allineare), synergi (sinergia) e purpose (scopo o missione aziendale), che rischia di creare una distanza tra la dirigenza e i dipendenti. Poulfelt sottolinea l'importanza di una comunicazione autentica e trasparente per mantenere alta la motivazione del personale.
Eventi legati all’Italia
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 27 gennaio, ore 19.00 • Il nazista che salvò gli ebrei, storie di coraggio e solidarietà in Danimarca – In occasione della Giornata della Memoria, Andrea Vitello presenterà il suo libro che racconta storie di coraggio e solidarietà in Danimarca durante la Seconda Guerra Mondiale. Un approfondimento sulle azioni di chi ha rischiato la vita per salvare gli ebrei. Ci si registra qui.
Copenaghen (Cinemateket); 28 gennaio, ore 17.00 • The Students of Umberto Primo – Il documentario di Alessandra Maioletti racconta le vite di nove studenti ebrei italo-greci della scuola italiana Umberto Primo di Salonicco durante la Seconda guerra mondiale. Basato su documenti storici scoperti da Antonio Crescenzi, il film svela sogni spezzati e vite stravolte dall’occupazione nazista. Alcuni sopravvissero all’Olocausto, altri no. La proiezione sarà in italiano e greco con sottotitoli in inglese, i biglietti si acquistano qui.
Copenaghen (Gammel Strand); dal 30 gennaio al 4 maggio • Just kids con Diego Marcon – La galleria Gammel Strand ospita Just Kids, una mostra che esplora la rappresentazione dei bambini nell’arte visiva attraverso opere di artisti danesi e internazionali. L’italiano Diego Marcon partecipa con La Banda di Crugnola (Have you checked the children), 2023. Maggiori informazioni: qui.
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Italia nei media danesi
La notizia della partecipazione della premier italiana alla cerimonia di insediamento di Donald Trump è stata data da molte testate danesi, da vari punti di vista. Secondo DR Meloni vuole ritagliarsi il ruolo di ponte fra l’Europa e Trump. La sua posizione di collegamento tra i due continenti ha già un impatto significativo nelle relazioni politiche transatlantiche, rappresentando un punto di riferimento tra le due realtà. Non mancano però le opinioni contrarie.
Sempre DR riporta la notizia della proposta del vicepremier Matteo Salvini di uscire dall’OMS: “L'Italia non dovrà più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale, ben finanziato dai contribuenti italiani, che cammina di pari passo con le multinazionali farmaceutiche.”
Secondo Politiken Trump ha rotto con la tradizione invitando figure politiche straniere alla cerimonia, e tutte appartenenti a partiti dell’estrema destra, come, oltre a Giorgia Meloni, Nigel Farage (Gran Bretagna), Viktor Orbán (Ungheria), Eric Zemmour (Francia), Santiago Abascal (Spagna) e membri di Alternative für Deutschland. Sempre Politiken riporta anche che Meloni e Trump si sono incontrati più volte – con l'ultimo incontro a Mar-a-Lago, dove Trump l'ha definita “una donna fantastica” – e che Fratelli d'Italia ha legami con Steve Bannon ed Elon Musk.
TV2 riporta invece che Amanda Knox è stata nuovamente ritenuta colpevole per le false accuse di omicidio lanciate contro un barista, da lei dichiarato responsabile della morte della sua compagna di stanza, e successivamente risultato completamente estraneo ai fatti.
Passando allo sport, Politiken riporta la sconfitta dell’Italia di pallamano contro la Danimarca ai mondiali in corso. Secondo TV2 la partita è stata molto emozionante e segnata da un gesto sportivo dei giocatori danesi che hanno battuto il tempo mentre gli azzurri cantavano il proprio inno, commovendo gli italiani in campo e sugli spalti. DR riporta inoltre che Jannik Sinner è pronto per la sua seconda finale agli Australian Open, confermando così il suo posto tra i grandi del tennis mondiale.
DR segnala anche l’attacco subito dai tifosi del Real Sociedad da parte degli ultras della Lazio prima della partita di Campions League a Roma. Nove di loro sono rimasti feriti, in un episodio che ha suscitato indignazione a livello internazionale.
Danimarca nei media italiani
Trump e la Groenlandia, il prezzo di rotte e miniere tocca i 1.100 miliardi. “È l’affare del secolo”. (la Repubblica)
Il posto con il più alto tasso di suicidi al mondo (Il Post)
Groenlandia, lite tra Trump e il premier della Danimarca. “Potenziale pericolo” (Il Tempo)
Telefonata di fuoco con la premier danese: insiste sull'intenzione di prendere la Groenlandia. (Corriere della Sera)
Borgen e la profezia sulla Groenlandia che si è avverata. Il creatore Adam Price: «Cinque anni fa mi davano del pazzo, e invece...» (Corriere della Sera)
Il «Noma»? Non ha chiuso, anzi: cene a 590 euro a testa (almeno) fino a giugno. (Corriere della Sera)
Danimarca, stop ai test genitoriali discriminatori per famiglie groenlandesi. (Il Sole 24 ORE)
Novo Nordisk corre a Copenaghen dopo i test preliminari positivi per una nuova cura dell'obesità. (Il Sole 24 ORE)
A Copenaghen crolla Orsted, maxi-svalutazioni ed effetto Trump sull'eolico. (Il Sole 24 ORE)
Copenaghen: l’Ambasciata presenta la pubblicazione “Italian Design in Denmark” (aise.it)
Il vino che viene dal freddo. (Internazionale)
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