Sette giorni in Danimarca • Numero 57
Dibattito sull’accordo di difesa con gli Stati Uniti; Licenziata la comandante della base USA in Groenlandia; Prosegue la crisi politica di Aagard
Editoriale
La presenza militare americana in Europa, e in particolare in Danimarca, riporta alla mente gli anni della Guerra Fredda, quando le basi americane erano essenziali per la difesa del continente contro l'Unione Sovietica. Oggi, con l'invasione russa in Ucraina, la nuova fase di cooperazione tra Danimarca e Stati Uniti in ambito difensivo sembra una risposta alle minacce emergenti, ma solleva anche interrogativi sul futuro della sicurezza nazionale e sull'indipendenza della Danimarca nelle decisioni militari. Mentre la maggior parte dei politici danesi sembra favorevole a un'alleanza con gli Stati Uniti, la questione continua a suscitare dubbi, alimentati da un contesto politico segnato dalla figura controversa di Donald Trump e dalle sue politiche altalenanti. La Danimarca, come un’“isola” in un mare di basi americane, si prepara ad affrontare una nuova fase della sua storia di alleanze strategiche, con occhi puntati sia sul fronte interno che internazionale.
L'accordo di difesa firmato nel dicembre 2023, che prevede lo schieramento di soldati e equipaggiamenti americani nelle basi danesi di Karup, Skrydstrup e Aalborg, è al centro di un acceso dibattito politico. Questo accordo, che sta per entrare in atto e si estenderà per dieci anni, ha ottenuto il sostegno della maggior parte dei partiti politici danesi, tra cui i Socialdemokratiet, Venstre, Moderaterne, Liberale Alliance e SF, ma ha incontrato le resistenze di Enhedslisten e Alternativet. Le principali preoccupazioni sollevate riguardano la sovranità nazionale e le implicazioni legali dell'accordo, in particolare il fatto che i militari statunitensi saranno soggetti alla giurisdizione americana per eventuali reati commessi sul territorio danese. Un punto critico sollevato soprattutto da SF riguarda la capacità delle autorità danesi di far rispettare le proprie leggi in caso di violazioni da parte dei soldati americani. Lars Løkke Rasmussen ha sottolineato che l’accordo non implica il permanere di migliaia di soldati, ma piuttosto un accesso facilitato alle basi danesi per operazioni rapide in caso di emergenze. Questo è visto come un elemento fondamentale per affrontare le crescenti tensioni geopolitiche, soprattutto a seguito del conflitto in Ucraina. Le forze armate danesi e i servizi di intelligence ritengono che, senza la presenza americana in Europa, il rischio di un conflitto su larga scala potrebbe crescere significativamente.
Il cambiamento di posizione della Danimarca sulla presenza militare straniera rappresenta una svolta storica. Fino a pochi decenni fa la Danimarca era storicamente riluttante a ospitare truppe straniere sul proprio territorio. Tuttavia, l’inasprirsi delle tensioni internazionali e la crescente interdipendenza con la NATO hanno spinto il Paese a rivedere la sua politica di difesa. Questo cambiamento è significativo, soprattutto considerando la posizione di leader politici come l’ex Primo ministro Anker Jørgensen, che si era sempre opposto fermamente alla presenza di soldati americani.
Nel contesto di questa evoluzione, anche le parole del generale americano Mark Milley, capo di Stato maggiore congiunto, sono particolarmente rilevanti. Durante una visita ufficiale a Copenaghen, Milley ha elogiato il contributo della Danimarca alla sicurezza globale e la professionalità delle sue forze armate, sottolineando l'importanza di un’alleanza solida tra Stati Uniti e Danimarca. In particolare, la collaborazione tra i due Paesi nel quadro della NATO è stata definita cruciale per la stabilità globale.
Tuttavia, un sondaggio condotto da Epinion ha tuttavia rivelato che quasi la metà della popolazione è contraria alla presenza di soldati americani sul suolo danese.
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INDICE:
Politica
Licenziata la comandante della base artica USA. La situazione attorno a Pituffik Space Base in Groenlandia si è intensificata dopo la visita del senatore americano J.D. Vance il 28 marzo. Susannah Meyers, a capo della base, è stata licenziata per “mancanza di fiducia nelle sue capacità di leadership”, pochi giorni dopo aver inviato una mail ai dipendenti della base, composta da personale canadese, groenlandese e danese. Nella mail Meyers ha cercato di chiarire che le preoccupazioni sollevate da Vance non riflettevano quelle della base, e ha promesso di mantenere l'unità tra i membri. La rimozione di Meyers si inserisce in un contesto più ampio di licenziamenti di alti ufficiali militari sotto l'amministrazione Trump, molti dei quali donne, accusati di non mostrare lealtà al presidente o di sostenere politiche di diversità e inclusione. La rimozione di Meyers ha sollevato preoccupazioni sulla politicizzazione delle forze armate e sulle implicazioni per la cooperazione internazionale nella regione.
Nominato il primo ambasciatore artico groenlandese. Kenneth Høegh, attuale capo della rappresentanza diplomatica groenlandese a Washington, è stato nominato nuovo ambasciatore artico del Regno di Danimarca. La nomina, voluta dal governo groenlandese e approvata da Danimarca e Fær Øer, segna un cambio simbolico nelle relazioni tra i tre Paesi e un passo verso maggiore equità nel Rigsfællesskab. Høegh guiderà anche il gruppo di alti funzionari dell'Arctic Council dal maggio 2025, quando il Regno assumerà la presidenza dell'organizzazione.
Non è vero che il Regno Unito ha un diritto di prelazione sulla Groenlandia. Il dibattito sulla presunta “priorità” che il Regno Unito avrebbe sulla Groenlandia, recentemente alimentato dai media britannici, ha fatto emergere una vecchia trattativa tra Danimarca e Gran Bretagna. Secondo alcune interpretazioni, un accordo risalente alla vendita delle Indie Occidentali danesi agli Stati Uniti nel 1917 avrebbe concesso alla Gran Bretagna una sorta di “diritto di prelazione” sull'isola. L'ipotesi era stata avvalorata dalle dichiarazioni di Tom Høyem, ex ministro danese per la Groenlandia, il quale, nel 2019, aveva dichiarato che qualsiasi tentativo degli Stati Uniti di acquisire l’isola sarebbe dovuto passare attraverso Londra. Tuttavia, nuovi documenti rivelano una storia diversa. Un’accurata ricerca effettuata da Martin Grønne, conduttore del podcast danese Bakspejl, ha svelato che il presunto accordo tra Danimarca e Gran Bretagna non esisteva. La documentazione storica, rinvenuta negli archivi digitalizzati del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, mostra che la Gran Bretagna aveva effettivamente richiesto un diritto di prelazione, ma gli Stati Uniti si opposero fermamente. Nel 1921 il governo danese aveva confermato ufficialmente che non c’era alcun diritto di prelazione per la Gran Bretagna sulla Groenlandia, né per altri Paesi. La vicenda sottolinea la posizione chiara della Danimarca: la sovranità sulla Groenlandia appartiene esclusivamente ai groenlandesi.
La crisi politica di Aagaard prosegue e mette a rischio la diplomazia. Come abbiamo riportato nelle settimane passate, il Ministro del clima e dell’energia Lars Aagaard è al centro di un’accesa polemica dopo aver bloccato la pubblicazione di un comunicato stampa contenente dati cruciali sulle emissioni di CO₂. Il documento, preparato dall’Agenzia per l’Energia e previsto per ottobre 2023, è stato fermato dal ministero per evitare che influenzasse i negoziati politici sul clima. Nuove rivelazioni hanno confermato che Aagaard era stato informato sui dati e che la sua azione di fermare la pubblicazione del comunicato è stata una decisione politica, più che una scelta tecnica. Il Parlamento danese ha già espresso sfiducia nei confronti del ministro, ma grazie al sostegno di deputati nordatlantici (Far Øer e Groenlandia) e dell’indipendente Jon Stephensen, Aagaard ha evitato per ora una mozione di sfiducia. Tuttavia, il suo futuro politico è ora appeso a un filo, con l’opposizione pronta a portare il caso al voto in Parlamento. La situazione si complica ulteriormente con il coinvolgimento della politica estera danese. La visita di Stato in Giappone del re Frederik X e di alcuni ministri, tra cui Lars Løkke Rasmussen (Esteri), Troels Lund Poulsen (Difesa) e Jakob Ellemann-Jensen (Ambiente), è a rischio a causa delle tensioni politiche interne. L’opposizione ha bloccato una votazione formale necessaria per approvare la partecipazione del re alla visita, motivando il gesto come una protesta contro la gestione del governo, in particolare riguardo alla gestione del caso Aagaard. Il governo sta cercando soluzioni per evitare danni ai preparativi diplomatici.
Presentata la nuova riforma del lavoro. Il Ministro del lavoro Ane Halsboe-Jørgensen (S) ha annunciato una riforma senza precedenti del sistema occupazionale. La semplificazione della complessità e della burocrazia dell’attuale sistema garantirà un risparmio di 2,7 miliardi di corone: i comuni non saranno più tenuti a istituire centri per l’impiego, saranno tagliati 500.000 colloqui annuali e 3.500 posti di lavoro tra gli addetti. La riforma mira inoltre a garantire un follow-up più individuale e personalizzato in base alle esigenze e competenze del singolo e a rafforzare il rapporto tra settore privato e pubblico, migliorando le opportunità di assunzione.
Lavoro obbligatorio anche per i danesi dello Schleswig. Come già discusso, dal 1° luglio entrerà in vigore il nuovo arbejdspligt, l’obbligo lavorativo per chi riceve sussidi e non soddisfa determinati requisiti di residenza e occupazione. La norma, pensata per incentivare l’integrazione lavorativa di donne immigrate, colpirà anche cittadini danesi cresciuti nella minoranza nazionale danese dello Schleswig meridionale, in Germania. Pur avendo frequentato scuole danesi e parlando la lingua, molti di loro non hanno vissuto in Danimarca per almeno 9 anni negli ultimi 10, e non possono quindi accedere alle stesse tutele dei connazionali nati nel Paese. Tra le condizioni imposte: 37 ore settimanali in attività pubbliche o tirocini aziendali, pena la perdita del sostegno. Ora sia Moderaterne che Enhedslisten chiedono un’eccezione anche per la minoranza dello Schleswig.
Tre åer al centro del dibattito urbanistico. Alcuni politici danesi propongono di riaprire tre corsi d'acqua a Copenaghen, i cosiddetti Tre åer (lett. Tre fiumi). Si tratta di tre canali storici che attraversano la città: il Nørrebro, il Sankt Jørgens e il Vesterbro, che sono stati trasformati in strade nel corso dei secoli. La riapertura permetterebbe di migliorare la qualità dell'ambiente urbano e l’accessibilità all’acqua, offrendo spazi per attività ricreative e riducendo il traffico nelle zone centrali. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che il progetto richiederebbe significativi investimenti e lavori di pianificazione. Il dibattito è in corso e dipenderà dalla disponibilità di fondi e dalle priorità urbanistiche della città.
Altre notizie dai partiti:
Dopo l’espulsione di Ulf Harbo, consigliere comunale di lungo corso, Enhedslisten ha minacciato nuove espulsioni tra i membri della sezione di Norddjurs che lo sosterranno nella causa contro il partito. Il caso ha aperto una crisi tra vertici e base, con il rischio di perdita di consenso in una delle sue roccaforti elettorali.
Economia
Il C25 reagisce alla sospensione dei dazi. La settimana scorsa la guerra commerciale iniziata da Trump ha portato a un forte calo delle borse mondiali, inclusa quella di Copenaghen. Anche questa settimana è stata turbolenta: mercoledì sera Trump ha annunciato la sospensione temporanea dei dazi appena introdotti per 90 giorni, creadndo un tale sollievo nei mercati che la borsa statunitense ha chiuso con i maggiori incrementi dal 2008. L’indomani l’effetto è stato visibile anche in Danimarca: ben 23 delle 25 società presenti nell'indice C25 hanno avviato un’asta di apertura a causa di un'attività di negoziazione straordinaria e l’indice ha chiuso la giornata con un rialzo del 4,6%. Nel complesso il C25 ha chiuso questa settimana con un rialzo del 3,8%. Qui trovi i consigli di analiste esperte per la gestione dei risparmi personali durante il crollo dei mercati, spoiler: evitare decisioni affrettate.
Tassi in calo: un’opportunità per chi compra casa. I dazi imposti da Trump stanno influenzando i mercati finanziari mondiali, generando un clima di incertezza ma anche opportunità per chi intende acquistare casa. Secondo gli economisti e le economiste danesi i tassi sui mutui a breve termine stanno calando, rendendo più conveniente indebitarsi nel breve periodo. Al contrario, si osserva un leggero aumento dei tassi dei prestiti a lungo termine, a causa del timore di un’inflazione persistente. Nordea e Totalkredit spiegano che l’andamento divergente dei tassi potrebbe risultare favorevole per chi cerca mutui flessibili. Gli esperti raccomandano però di non farsi guidare esclusivamente dal contesto politico o economico del momento. L’acquisto di una casa dovrebbe basarsi sulle esigenze familiari e su un orizzonte temporale lungo, in cui la volatilità dei mercati perde rilevanza.
Approvati i nuovi contratti collettivi per 850.000 lavoratori. Con l’82,5% dei voti favorevoli è stato approvato il nuovo contratto collettivo triennale dei dipendenti del settore privato, valido retroattivamente dal 1°marzo 2025. Poco meno del 60% degli aventi diritto ha partecipato alla votazione e l’unico sindacato a esprimere parere contrario è stato quello delle ferrovie. La Confederazione dei sindacati danesi (FH) ha accolto con favore il risultato, definendolo rassicurante in un contesto di incertezza internazionale. Anche l’Associazione dei datori di lavoro (DA) ha approvato l’accordo con il 100% dei voti favorevoli. Il contratto prevede miglioramenti del salario e delle condizioni lavorative.
Arla e DMK verso la più grande cooperativa lattiero-casearia. Arla ha annunciato l’intenzione di fondersi con il gruppo tedesco DMK. Se approvata, la fusione darà vita alla più grande cooperativa lattiero-casearia d’Europa, con un fatturato di circa 19 miliardi di euro e 12.000 agricoltori proprietari. Il gruppo DMK impiega circa 6.800 persone in Germania e nei Paesi Bassi. Il piano deve ancora ottenere l’approvazione delle autorità e degli organi rappresentativi. L’accordo finale è previsto per giugno 2025.
Ambiente
Il più grande studio danese sulle trote giunge alla 35ª edizione. Sono 400.000 le giovani trote di mare rilasciate nei fiumi e torrenti di Fionia, nell’ambito del più grande studio danese mai realizzato su questa specie. Gli esemplari, cresciuti per due anni negli stagni della scuola FGU Fyn, sono stati marcati con l’asportazione di una pinna per distinguerli dai pesci selvatici e monitorare le catture. Il progetto è stato realizzato grazie a DTU Aqua, Fyns Laksefisk e centinaia di volontari. Rischiava di essere sospeso ma è stato salvato da un accordo con Erhvervshus Fyn. Con questa operazione si raggiunge quota 1,2 milioni di trote marcate negli ultimi tre anni.
Multa a un ente statale per maltrattamenti a bovini. Naturstyrelsen ha evitato un processo legale accettando di pagare una multa da 800.000 corone per violazione della legge sul benessere animale. Il caso risale al 2021, e riguarda una mandria di bovini allevata in condizioni critiche per finalità di conservazione all’interno del Parco nazionale di Mols Bjerge. La decisione di pagare la sanzione implica il riconoscimento della responsabilità legale da parte dell’Agenzia, ma permette di evitare il dibattimento previsto presso il Tribunale di Randers. Nonostante il pagamento, due dipendenti restano imputati. La Procura ha confermato l’intenzione di richiedere una pena detentiva fino a due anni, come previsto per i casi gravi di maltrattamento.
Aprile 2025: sulla buona strada per essere tra i più secchi dal 1874. Aprile è iniziato con condizioni di siccità estreme: nei primi nove giorni del mese non è stata registrata pioggia a livello nazionale, e secondo il DMI l’attuale andamento potrebbe portare all’aprile più secco degli ultimi 150 anni. A peggiorare la situazione contribuisce un inverno già asciutto. La siccità ha già causato numerosi incendi boschivi e ha spinto gli agricoltori a irrigare anticipatamente.
Jocko, leggenda dello zoo danese. Jocko, un’ara blu e gialla di circa 80 anni, è l’animale più anziano di tutti gli zoo danesi. Vive allo Jyllands Park Zoo dal giorno della sua apertura nel 1969 e potrebbe essere nato nel 1945. Il suo piumaggio mostra i segni dell’età, ma il volatile continua a vivere serenamente accanto al suo compagno Rocky, di 65 anni. Nonostante l’età avanzata, Jocko mantiene una forte personalità ed è sempre una presenza amata dai visitatori dello zoo.
Salute
Salute mentale: il governo vara un piano ambizioso. Il governo ha lanciato un piano decennale per rafforzare il sistema psichiatrico, con un investimento complessivo di 4,6 miliardi di corone. Il progetto introduce cliniche regionali specializzate in ADHD e autismo, Il diritto per i giovani a ricevere cure rapide in caso di depressione e ansia, e una più stretta collaborazione tra sanità e servizi sociali. Aboliti, invece, i sussidi per cure private non autorizzate. La Ministra della salute Sophie Løhde ha dichiarato che questa iniziativa sancisce la fine dei progetti a termine e delle soluzioni emergenziali. Infatti, l’obiettivo è di garantire diagnosi tempestive, oltre a trattamenti coerenti, tempi d’attesa ridotti, e una migliore formazione del personale. Il piano segna un cambio di rotta, ma restano dubbi su risorse e implementazione concreta.
Grande successo per la raccolta fondi nazionale a sostegno della ricerca oncologica. La Società danese contro il cancro (Kræftens Bekæmpelse) ha ottenuto donazioni per 35,5 milioni di corone grazie all’impegno di oltre 17.000 volontari che si sono recati porta a porta per raccogliere i fondi. L'iniziativa, che ha superato il coinvolgimento dell’anno precedente, sostiene la ricerca, la prevenzione e il supporto ai pazienti. La Presidentessa Helen Bernt Andersen ha ringraziato pubblicamente i volontari e i donatori per il risultato definito “fantastico”.
Assistenza agli anziani: cresce l’interesse per le Lokalplejehjem. Sette comuni hanno fatto richiesta di fondi per istituire le nuove Lokalplejehjem (lett. case di cura locali) introdotte dalla recente riforma dell’assistenza agli anziani. Queste strutture, pur essendo gestite dai comuni, si ispirano al modello privato e offrono la possibilità agli anziani di acquistare servizi aggiuntivi. Per il 2025 il governo ha stanziato 33 milioni di corone. Le richieste vengono valutate secondo l’ordine cronologico e, se tutti e sette i comuni verranno finanziati, resterà spazio solo per un ulteriore progetto.
Società
Danesi ignorano le raccomandazioni di emergenza. Il governo aveva recentemente esortato la cittadinanza a seguire una serie di direttive urgenti riguardo la sicurezza pubblica e la gestione di situazioni di crisi, ma un sondaggio recente ha rivelato che il 52% dei danesi ha scelto di non prestare attenzione a tali indicazioni. Questo comportamento è inusuale per un paese come la Danimarca, che ha tradizionalmente visto un forte impegno civico da parte dei suoi cittadini, soprattutto in situazioni di emergenza. Le raccomandazioni erano state comunicate con ampio anticipo e su più canali ufficiali, ma sembra che molti danesi non abbiano ritenuto necessario seguirle. Mentre alcuni membri del governo minimizzano la questione, suggerendo che il fenomeno possa essere il risultato di un eccesso di comunicazione, i partiti di opposizione accusano il governo di non aver instaurato un dialogo efficace con la gente.
Popstar danese sotto accusa per commento misogino. Andreas Odbjerg, una delle popstar danesi più celebri, è stato travolto da una polemica dopo aver condiviso un post sui social media in cui accusava alcuni critci musicali di sembrare degli incel (involuntary celibate). Dopo le forti critiche, il cantante ha rimosso il post e si è scusato pubblicamente chiarendo che non intendeva attaccare individui specifici, ma esprimere piuttosto frustrazione per la cultura delle recensioni dei concerti in Danimarca. A suo avviso le artiste donne sono penalizzate: spesso le recensioni si concentrano sull’aspetto fisico delle musiciste, piuttosto che sulla performance artistica.
Dopo lo scandalo Nordic Waste arriva una donazione inaspettata. A Ølst, villaggio colpito dalla frana di terreno inquinato causata da Nordic Waste, il gruppo USTC – azionista della società – ha donato 50 milioni di corone. La somma verrà gestita direttamente dai residenti attraverso le due associazioni locali, e sarà oggetto di una decisione collettiva. Una delle proposte sul tavolo è la costruzione di un centro comunitario. La frana ha avuto un impatto devastante sul villaggio, causando danni ambientali e una forte perdita di fiducia verso le istituzioni e il sistema industriale. In questo senso la somma donata non è solo un risarcimento simbolico, ma anche un’opportunità di ricostruzione per la comunità.
Guardia nazionale: dalla satira al rispetto. Per anni la Hjemmeværnet (Guardia nazionale) è stata oggetto di scherno, vessata da soprannomi umilianti come, tra i più degradanti, “guerrieri del fine settimana”. Oggi, tuttavia, il contesto geopolitico ha cambiato la percezione pubblica. Con l’aumento delle tensioni internazionali e il rafforzamento della difesa nazionale, la Hjemmeværnet riceve nuovi compiti militari e un rinnovato rispetto. Crescono anche le iscrizioni tra i volontari e sempre più giovani si arruolano. Nel 2023 il 40% dei nuovi volontari aveva meno di 30 anni, e il trend si è confermato nel 2024.
I musei sulla guerra parlano al presente. In un contesto internazionale sempre più instabile, i musei sulla guerra registrano un forte aumento delle visite. A Copenaghen il Krigsmuseet ha incrementato le vendite del 20% tra il 2022 e il 2024, mentre il Museo della libertà (Frihedsmuseet) ha registrato un +10%. Nel nord del Paese, le passeggiate storiche sull’occupazione di Aalborg hanno raddoppiato i visitatori. Il bunker REGAN Vest, risalente alla Guerra fredda, è quasi sempre al completo. Una mostra sui droni utilizzati nel conflitto in Ucraina ha contribuito all’interesse crescente.
Meta viola il diritto di proprietà intellettuale per allenare l’IA. Secondo un’inchiesta del The Atlantic, Meta avrebbe utilizzato la biblioteca pirata russa LibGen per addestrare i propri sistemi di IA, attingendo a contenuti protetti, tra cui opere di autori danesi. In risposta, oltre 30 organizzazioni creative danesi hanno firmato un appello al governo per ottenere maggiore trasparenza e tutele giuridiche. Il Ministro della cultura Jakob Engel-Schmidt si è detto favorevole a una soluzione europea. Gli autori lamentano l’impossibilità di proteggere i propri diritti in assenza di tracciabilità sull’uso delle opere.
Minecraft: successo record nei cinema danesi. En Minecraft Film ha stabilito un record di pubblico in Danimarca, con quasi 80.000 spettatori nel weekend di apertura. Il film, tratto da un videogioco, ha coinvolto soprattutto famiglie con bambini e adolescenti affiancati da genitori. Con un cast che include Jack Black, Jason Momoa e Jennifer Coolidge, il film ha superato i 300 milioni di dollari a livello globale. Secondo l’esperto Morten Urup, questo successo segna una nuova fase per gli adattamenti cinematografici dei videogiochi, ora più rispettosi delle opere originali.
Fedeltà storica o sensibilità contemporanea? Lo Stevnsfort Cold War Museum ha aperto un dibattito pubblico sull’opportunità di esporre, nel centro di comando ricreato degli anni ’80, poster con immagini di donne nude, come avveniva realmente nelle basi militari. Il curatore Anders Knudsen ha definito la questione un “dilemma”: privilegiare l’autenticità storica o adattarsi ai valori culturali contemporanei? La decisione sarà presa nei prossimi giorni.
Solvej Balle finalista all’International Booker Prize. L’autrice Solvej Balle è tra i sei finalisti dell’International Booker Prize con Om udregning af rumfang I, tradotto in inglese da Barbara J. Haveland, con il titolo On the Calculation of Volume I. Il romanzo, primo di una serie di sette, ha già ricevuto il Nordic Council Literature Prize nel 2022. Il Booker Prize, assegnato a opere tradotte in inglese, prevede un premio di 50.000 sterline da dividere tra autore e traduttore. Balle, figura di spicco della letteratura danese, ha debuttato nel 1986. Il vincitore o la vincitrice sarà annunciato il 20 maggio alla Tate Modern di Londra.
Troppi ritardi nella chiusura dei siti di gioco illegali. La Corte dei conti (Statsrevisorerne) ha criticato l’Autorità per il gioco d’azzardo (Spillemyndigheden) per l’eccessiva lentezza nel chiudere i siti illegali. In media servono oltre 14 mesi per intervenire, un tempo considerato eccessivo. Secondo l’Autorità, l’ente non ha monitorato in modo sistematico il rispetto delle regole da parte degli operatori. Il ritardo compromette la protezione dei giocatori, esponendoli a rischi legati alla dipendenza, alla scarsa tutela dei dati personali e a potenziali truffe.
Copenaghen valuta una nuova politica urbana sui senzatetto. Dormire nei parchi è vietato e può comportare multe, anche per chi è senza fissa dimora. Tuttavia, il Comune ha avviato una consultazione per revocare il divieto e permettere ai senzatetto di trascorrere la notte nelle aree verdi. “Non si dovrebbe essere puniti per non avere una casa”, ha dichiarato L’assessora all’ambiente Line Barfod. Il divieto resterà valido per i cimiteri e i parchi giochi.
Christiania cambia volto. A un anno dallo sgombero di Pusher Street, l’area è libera da bancarelle di hashish e gruppi criminali, anche se parte dello spaccio si è spostato online. Il cambiamento è il frutto di una collaborazione inedita tra residenti, Comune, Stato e polizia, dopo una grave sparatoria nel 2023. L’atmosfera è cambiata: oggi è possibile filmare, e la polizia opera sul territorio senza scontri. Il Ministro della giustizia ha sottolineato che l’obiettivo più urgente era ridurre il potere delle gang, non eliminare completamente la vendita di droghe leggere. La riqualificazione urbana è ancora in corso.
Cliente avvisato, mezzo salvato. Sempre più ristoranti adottano il “cartellino giallo” per contrastare i comportamenti molesti. Dopo Madklubben, anche la catena Chow Co. ha introdotto il sistema: chi si comporta in modo inappropriato riceve un avvertimento, e può essere allontanato se persiste. Alcuni locali hanno nominato un “capo del tavolo” responsabile del comportamento degli ospiti. L’iniziativa nasce per tutelare soprattutto il personale femminile. Secondo i gestori, lo strumento ha effetto preventivo e migliora il clima nei locali.
Italiani in Danimarca
Come votare per i referendum abrogativi del 2025 dalla Danimarca. L’8 e 9 giugno si terranno cinque referendum abrogativi in Italia. Gli iscritti all’AIRE e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche potranno votare in ancticipo per corrispondenza.
Gli iscritti all’Aire riceveranno i plichi elettorali entro il 21 maggio al proprio indirizzo di residenza mentre gli elettori temporaneamente all’estero dovranno presentare apposita richiesta al Comune italiano di residenza entro il 7 maggio per ricevere il plico elettorale.
Gli elettori e le elettrici che entro il 25 Maggio non abbiano ancora ricevuto il plico elettorale potranno contattare il proprio ufficio consolare per ottenere il duplicato.
Infine, saranno trasmesse in Italia per lo scrutinio solamente le schede votate recapitate all’ufficio consolare di riferimento entro e non oltre le ore 16 locali del 5 giugno.
L’Ambasciata d’Italia a Copenaghen rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento all’indirizzo consolato.copenaghen@esteri.it.
Eventi legati all’Italia
Copenaghen (Statens Museum for Kunst); 29 marzo – 31 agosto 2025 • Michelangelo Imperfect – Lo Statens Museum for Kunst di Copenhagen ospita una straordinaria mostra dedicata a Michelangelo, con una selezione unica di calchi storici delle sue sculture, nuove riproduzioni, disegni originali e modelli. Per la prima volta in 150 anni, è possibile ammirare la maggior parte delle sue opere scultoree in un'unica esposizione, un evento imperdibile per gli amanti dell'arte.
Copenaghen (Statens Museum for Kunst); 29 marzo – 31 agosto 2025 • BRUD di Morten Søndergaard – In occasione della mostra Michelangelo Imperfect, l'installazione BRUD di Morten Søndergaard accoglie i visitatori nella hall del museo. L'opera esplora il marmo utilizzato da Michelangelo, con pezzi provenienti dallo stesso blocco che il maestro scultore trovò a Carrara 500 anni fa. L'installazione include registrazioni sonore della lavorazione del marmo e delle sue connessioni artistiche, offrendo un'esperienza immersiva nell'arte e nella storia.
Copenaghen; 2 – 23 aprile 2025 • Elena Ferrante. I byen, biografen og litteraturen – In collaborazione con la Folkeuniversitet, Cinemateket presenta un ciclo di film dedicato alla scrittrice Elena Ferrante. L’evento culmina il 23 aprile con la proiezione del documentario, Ferrante Fever, che esplora il mistero dietro il suo pseudonimo e l’impatto globale delle sue opere, introdotto dalla professoressa della København Universitet Pia Schwarz Lausten.
Copenaghen (Biblioteca di Østerbro); 23 aprile, ore 18:00 • Circolo di lettura in italiano – In arrivo il prossimo appuntamento del Circolo di lettura del Comites Danimarca dedicato a scrittrici italiane e danesi (tradotte in italiano). L’incontro di aprile sarà dedicato al libro L’isola di Arturo di Elsa Morante.
Odense (Seniorhuset); 24 aprile, ore 19:00 • Alla scoperta dell’identità e dello stile di vita sardi con Cecilie Marie Meyer – Un incontro dedicato alla Sardegna, con focus sulla sua identità unica e sul fenomeno delle zone blu, come l’Ogliastra e la Barbagia, dove la longevità è straordinaria. Cecilie Marie Meyer, autrice di guide di viaggio, condividerà la sua esperienza sull’isola e il suo stile di vita. Seniorhuset, Toldbodgade 5, 5000 Odense. Iscrizioni e biglietti qui.
Copenaghen (Cinema Grand Teatret); 24-30 aprile • C’è ancora domani – Il film di Paola Cortellesi ha conquistato il pubblico italiano con oltre 3 milioni di biglietti venduti in un mese, dopo l’apertura alla Festa del Cinema di Roma. Ambientato nella Roma del dopoguerra, racconta la storia di Delia (interpretata dalla stessa Cortellesi), una madre e moglie che vede la sua vita sconvolta dall’arrivo di una misteriosa lettera. Un omaggio alla migliore tradizione neorealista italiana. Prenota i biglietti qui.
Copenaghen (Frihedsmuseet); 26 aprile, ore 14:00 • Quando soffia il vento: Visita al Frihedsmuseet – In occasione della festa della liberazione, l’associazione culturale Galileo organizza una visita guidata del Museo della resistenza danese. La visita sarà in lingua inglese e dopo la visita si parlerà di Arndt Paul Lauritzen, detto “Paolo il danese”, monaco benedettino, spia internazionale e comandante partigiano sugli Apennini di Parma. Il costo dell’evento è di 160 corone e ulteriori dettagli sulla modalità di iscrizione si trovano qui.
Copenaghen (Biblioteca di Østerbro); 27 aprile, ore 13:00 • Libri e merenda – Quarto evento del 2025 del bookclub per bambini, che presenta una collezione di oltre 200 libri italiani per bambini. I libri si possono prendere in prestito o donare previa registrazione via email e il catalogo completo è consultabile qui.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 29 aprile, ore 18:00 • L'arte del dramma: la pittura barocca italiana – L'Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen ospita una conferenza sull'arte barocca italiana, tenuta dalla storica dell'arte Mathilde Teglgaard Nielsen. L'evento è già completo, ma esiste una lista d’attesa e chi non può partecipare è invitato a comunicare l'assenza per liberare il posto per altri interessati.
Copenaghen (Husets Biograf); 29 aprile, ore 19:30 • Contemporary Italian Cinema: Chiedimi se sono felice – Proiezione di uno dei grandi classici di Aldo, Giovanni e Giacomo in un piccolo e accogliente cinema gestito da un’associazione di volontari. Il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in inglese. Puoi comprare un biglietto qui.
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Italia nei media danesi
DR riporta le difficoltà di Giorgia Meloni nel mantenere un buon rapporto sia con Trump che con l'Europa. La premier italiana sta cercando di posizionarsi diplomaticamente senza allinearsi completamente con una delle due parti. “Meloni tenta di mantenere una posizione neutrale, ma le sue mosse sono viste con attenzione dai partner internazionali,” scrive DR. La stampa danese sottolinea la sfida della politica estera italiana, che cerca di bilanciare le alleanze atlantiche con gli obblighi europei, senza mai esporsi troppo a rischi diplomatici.
DR e Politiken riportano la sconfitta delle calciatrici danesi contro l'Italia nella Nations League e accusano la squadra danese di non aver gestito correttamente il vantaggio, mentre l'Italia ha saputo approfittare degli errori per prevalere.
La stampa danese evidenzia la profonda crisi dell'industria automobilistica italiana, focalizzandosi su Fiat e Stellantis. Hvilkenbil ne evidenzia le difficoltà economiche e strategiche, sottolineando le sfide legate alla transizione verso l'elettrico e alle scelte produttive del gruppo. Questo riflette una preoccupazione per l'industria automobilistica europea e un interesse per le implicazioni economiche e occupazionali delle scelte aziendali di Stellantis.
Danimarca nei media italiani
La comandante di una base statunitense in Groenlandia è stata rimossa per aver criticato il vicepresidente J.D. Vance. (Il Post)
Silurato il capo della base militare Usa in Groenlandia: aveva criticato J.D. Vance. (Il Sole 24 ORE)
Licenziata Susannah Meyers, la comandante della base militare Usa in Groenlandia che aveva contestato Vance. (Corriere della Sera)
Groenlandia: licenziata capo base militare Usa dopo visita Vance. (Il Foglio)
Groenlandia, silurata la comandante della base Usa Pituffik dopo le critiche a JD Vance: «Voleva sovvertire il programma di Trump». (Open)
Trump licenzia la responsabile della base militare in Groenlandia: aveva criticato Vance. (La Stampa)
Groenlandia, licenziata la comandante della base americana di Pituffik dopo le critiche al vicepresidente JD Vance. (Il Messaggero)
La premier danese Frederiksen riafferma l’integrità territoriale della Groenlandia. (Internazionale)
La Groenlandia ha un prezzo? Gli Stati Uniti valutano un'offerta. (Treccani)
Il nuovo piano di Trump per la Groenlandia: trasformare l’isola in una «freedom city» per i tech bro. Ecco cosa potrebbero farci gli imprenditori. (Open)
Mini reattori nucleari, IA e auto robot. Ecco “Freedom City”, l’utopia Usa per la Groenlandia. (la Repubblica)
Trump vuole la Groenlandia e potrebbe averla. (Il Foglio)
Trump, la Groenlandia e la Nato tra fantapolitica e Realpolitik. (Il Foglio)
Danimarca e Paesi nordici, cresce il boicottaggio di prodotti made in Usa. (Il Sole 24 ORE)
Trump e il cortocircuito sulla Groenlandia (ovvero quello che i danesi proprio non capiscono). (Corriere della Sera)
Il drone che rileva il vapore sopra la Groenlandia: la nuova tecnica per prevedere la fusione dei ghiacciai. (Corriere della Sera)
Natura morta - Løgten, Danimarca. (Internazionale)
Cartoline dalla Danimarca. (Internazionale)
Fuga dei cervelli, la lettera di un padre-ricercatore a Mattarella: «Presidente, mio figlio è andato via. In Italia stage gratis, all’estero 70mila euro l’anno». (Open)
Dopo 15 anni ho conosciuto la precarietà: l’idea della flexicurity non mi spaventa, ma in Italia non è realtà. (Il Fatto Quotidiano)
Svezia, chiudono l’eco-rifugio e fuggono lasciando 158 barili pieni di feci: sotto accusa una coppia di chef danesi. (Open)
Nel rifugio ecochic 158 barili di escrementi umani e animali lasciati al freddo: indagata coppia di chef (in fuga in Guatemala). (Corriere della Sera)
“Sono fuggiti lasciando 158 barili pieni di feci umane”. Orrore nell’eco-resort ma i proprietari si difendono: “Volevamo creare un pianeta più bello”. (Il Fatto Quotidiano)
Finnair: rafforza network nei Paesi nordici per l'estate 2026. (Il Foglio)
Nh Hotels approda a Copenaghen con una struttura di 162 camere. (Travel Quotidiano)
Giulia Caffiero: la giovane sarda che spopola al Geranium con i succhi analcolici. Il tasting da Nostrano. (Reporter Gourmet)
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