Sette giorni in Danimarca • Numero 49
Petizione per comprare la California; L'oro bianco della Danimarca; 10 anni dagli attentati di Copenaghen
Editoriale
A Monaco si è aperta la conferenza internazionale sulla sicurezza più tesa dal Dopoguerra, con oltre 60 leader mondiali riuniti in un momento cruciale per l'Europa. Secondo Peter Viggo Jakobsen, esperto della Forsvarsakademi, è la più drammatica della storia recente, mentre per Jacob Kaarsbo, ex analista dei servizi segreti danesi, si tratta della crisi di sicurezza più grave in Europa dal 1939.
L’incertezza nasce dalle dichiarazioni dell’ex presidente statunitense Donald Trump, che ha messo in dubbio il sostegno americano alla Nato e al fronte ucraino. A preoccupare è anche il dialogo tra Trump e Vladimir Putin, dal quale Volodymyr Zelenskyj è stato escluso. I leader europei presenti – tra cui la premier danese Mette Frederiksen, il Ministro della difesa Troels Lund Poulsen e il Ministro degli esteri Lars Løkke Rasmussen – si trovano in una posizione delicata. L’obiettivo è evitare che Trump prenda una posizione apertamente ostile alla difesa europea, come sottolinea l’analista Jacob Kaarsbo: il vero rischio non è che Trump non confermi il sostegno agli alleati, ma che dichiari apertamente il contrario.
Intanto ha fatto il giro del mondo la notizia che quasi 250.000 persone avrebbero firmato una petizione per vendere la California alla Danimarca. Il sito Denmarkification.com presenta il tutto con un’ironia evidente, citando l’invio del cast di Borgen e della dirigenza LEGO per negoziare l’accordo. Eppure, alcuni media americani – tra cui FOX News – hanno preso sul serio l’iniziativa.
Dietro l’operazione sembrerebbe esserci Xavier Dutoit, un attivista franco-svizzero noto per altre iniziative satiriche. Dutoit, che in passato ha già orchestrato campagne simili, ha spiegato che lo scopo dell’iniziativa è “usare l’umorismo per attirare l’attenzione su un tema più serio”. E qui sta il cuore della questione: in un paese come la Danimarca, dove il confronto diretto è spesso evitato, l’ironia diventa uno strumento per smascherare il grottesco senza scontri frontali. Il portavoce danese dell’iniziativa, Kenneth Haar, ha dichiarato a Radio4 che l’obiettivo è sollevare discussioni anche negli Stati Uniti, magari arrivando fino alla Casa Bianca.
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INDICE:
Politica
Il prossimo 11 marzo 2025 la Groenlandia andrà alle elezioni in un clima politico particolarmente teso. Il partito Siumut ha proposto di indire un referendum sull'indipendenza nella prossima legislatura senza attendere i risultati di una commissione incaricata di delineare i passi giuridici necessari.
Questa mossa ha provocato tensioni interne al partito, culminate con le dimissioni della deputata Aki-Matilda Høegh-Dam, che ha espresso insoddisfazione per la lentezza del percorso verso l'autonomia. Nota per le sue posizioni forti e per aver tenuto in passato un discorso al Folketing interamente in groenlandese, ha ribadito la necessità che la Danimarca riconosca appieno il suo passato coloniale e le sue conseguenze sulla società groenlandese, ma Siumut ha preso le distanze da queste sue ultime affermazioni.
Il partito indipendentista groenlandese Naleraq ha proposto di creare un registro degli inuit, sostenendo che solo gli inuit dovrebbero avere il diritto di votare sulla futura indipendenza. Aaja Chemnitz, parlamentare groenlandese per il partito Inuit Ataqatigiit (IA) è contraria, e sottolinea l'importanza di includere tutti coloro che contribuiscono alla società groenlandese alla partecipazione democratica e ha sollevato dubbi su come definire concretamente chi possieda “origine inuit”. Naleraq ha invece difeso la proposta, perché un popolo è definito da caratteristiche distintive come lingua, storia, etnia, cultura e religione.
Il governo danese ha ribadito che la decisione sull'indipendenza spetta esclusivamente al popolo groenlandese, ma esprime al contempo l’intenzione di mantenere e rafforzare il Regno di Danimarca, proponendo una collaborazione più equa e rispettosa con la Groenlandia.
Proprio il rapporto tra i due Paesi è visto sotto una nuova luce dopo la diffusione del documentario di DR Grønlands hvide guld – lett. L’oro bianco della Danimarca – che esplora l'impatto economico della miniera di Ivittuut, in Groenlandia, gestita da compagnie danesi per oltre 130 anni. Queste aziende avrebbero generato un fatturato di 400 miliardi di corone grazie all'estrazione della criolite, un minerale impiegato nella produzione di alluminio. Questa scoperta ha scatenato richieste di risarcimento e, anche se contestata da alcuni economisti, ha permesso al Primo ministro groenlandese Múte B. Egede di mettere in discussione la narrazione tradizionale che dipinge la Groenlandia come un onere finanziario per la Danimarca. Aaja Chemnitz ha suggerito di inserire la questione in un'indagine storica più ampia sulle relazioni tra la Groenlandia e la Danimarca e vorrebbe che la Groenlandia si sforzasse per generare entrate proprie.
Infine, secondo un sondaggio commissionato da TV 2, la maggioranza dei danesi ritiene che la Danimarca non debba sostenere finanziariamente la Groenlandia in caso di indipendenza. Il 56% degli intervistati è contrario a fornire aiuti economici, mentre il 44% è favorevole.
Frederiksen ed al-Sisi in dialogo sulla Striscia di Gaza. Mette Frederiksen e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi hanno discusso del futuro di Gaza in una conversazione telefonica. Hanno esaminato la situazione nella Striscia di Gaza e le opportunità per promuovere la pace e la stabilità nella regione. Il dialogo segue la recente visita di al-Sisi in Danimarca.
Corte UE critica la legge sui ghetti. Se oltre il 50% dei residenti proviene da Paesi “non occidentali” e sono presenti altre condizioni socioeconomiche sfavorevoli, l'area viene designata come “società parallela” e dovrà essere smantellata entro il 2030, attraverso vendite, demolizioni o conversioni e conseguente rilocazione dei residenti. Per Tamara Ćapeta, avvocata presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, questa legge costituisce una discriminazione diretta basata sull'origine etnica, stigmatizza e svantaggia le minoranze, ostacolando la loro integrazione nella società danese. Se la Corte le darà ragione, la Danimarca potrebbe essere obbligata a modificare la legge per conformarsi alle normative dell'UE.
La destra all’opposizione unita contro legge sul Corano. L’alleanza informale di partiti di centro-destra all’opposizione, Liberal Alliance, De Konservative, Danmarksdemokraterne e Dansk Folkeparti è contraria alla proposta di legge contro il vilipendio del Corano e la sezione 266b del codice penale, che riguarda la discriminazione razziale. Esprimono preoccupazione per le implicazioni di tali leggi sulla libertà di espressione e religiosa, temendo che possano limitare il diritto di criticare o discutere liberamente il Corano e altre religioni.
Aumento del 400% delle pene per oppioidi. Il governo ha proposto una legge per aumentare drasticamente le pene per la criminalità legata agli oppioidi. Il provvedimento intende contrastare la vendita di oppioidi, che stanno diventando una delle droghe più diffuse tra i giovani.
Nuova legge su DNA e indagini criminali. Il governo sta valutando una proposta di legge che consentirebbe alla polizia di accedere ai registri genetici privati, oltre a quello nazionale, per facilitare le indagini criminali. L'obiettivo è ampliare le risorse investigative, ma la proposta solleva preoccupazioni riguardo alla privacy e all'uso dei dati genetici dei cittadini.
Altre notizie dai partiti:
La presidente di SF Pia Olsen Dyhr ha dichiarato che il partito intende entrare a far parte del governo, non limitandosi a un ruolo di supporto.
SF propone una “tassa sulla sicurezza” per cittadini e aziende, al fine di rafforzare la capacità difensiva della Danimarca. La tassa dovrebbe essere socialmente equilibrata: chi ha maggiori risorse contribuisca di più.
Socialdemokratiet propone di saltare le gare d’appalto per velocizzare l’acquisto di armi, affidando le scelte ai politici.
Alex Vanopslagh ha presentato una lista dei cinque ministeri che intende chiudere.
Economia
Maggiore flessibilità per i lavoratori grazie al nuovo contratto collettivo. Tra le novità dell’accordo, applicabile a 230.000 lavoratori dell'industria: permessi retribuiti per assistere figli malati (fino al terzo giorno di malattia) o parenti alle visite mediche, due giorni di congedo per i nonni e due settimane aggiuntive di congedo retribuito per i genitori. La retribuzione minima aumenterà gradualmente fino al 2028, raggiungendo le 146,90 corone l'ora. Gli straordinari vedranno un incremento del 3% annuo, e il contributo al fritvalgskonto – un conto speciale su cui viene accantonata una percentuale del salario per coprire giorni di ferie aggiuntivi, contributi pensionistici, giorni di assistenza ai figli o come supplemento salariale durante periodi di congedo – salirà all'11%. La contribuzione pensionistica obbligatoria del datore di lavoro crescerà invece dell’1% e i lavoratori potranno inoltre rifiutare straordinari per esigenze personali o familiari. L'accordo è stato accolto con favore sia da imprese che da sindacati. Per i datori di lavoro il vantaggio principale risiede nella durata triennale dell'intesa, che garantisce stabilità.
Crescita salariale ripristina potere d'acquisto. Nel 2024 i salari nel settore privato sono aumentati del 4,6% rispetto all'anno precedente, secondo i dati di Dansk Arbejdsgiverforening (DA). Questo incremento ha contribuito a ripristinare il potere d'acquisto dei lavoratori, precedentemente eroso dall'inflazione. Nel 2024 l'inflazione media in Danimarca è stata dell'1,37%, indicando una stabilizzazione dei prezzi al consumo. Questa combinazione di crescita salariale e moderata inflazione ha rafforzato la capacità di spesa dei dipendenti nel settore privato.
Boicottaggio dei prodotti americani contro i dazi di Trump. In risposta ai dazi imposti da Trump sui prodotti europei, molti danesi promuovono sui social media il boicottaggio dei marchi americani. Gruppi online suggeriscono alternative locali come Harboe Cola al posto di Coca-Cola o ketchup Beauvais invece di Heinz. Secondo il professore Dannie Kjeldgaard questa forma di protesta quotidiana offre ai cittadini un senso di controllo politico. Nonostante l’iniziativa sembri limitata, il boicottaggio potrebbe avere effetti concreti, influenzando l’immagine dei brand americani nel mercato danese.
Aiuti umanitari sospesi da Trump, colpita anche Dansk Flygtningehjælp. La recente decisione di Trump ha avuto un impatto significativo su Dansk Flygtningehjælp, l'organizzazione danese che assiste rifugiati e sfollati. Gli Stati Uniti rappresentano il secondo maggiore donatore dell'organizzazione, contribuendo con il 20% del budget annuale. A seguito della sospensione, oltre due milioni di persone rischiano di perdere l'assistenza fornita da Dansk Flygtningehjælp in aree critiche come Afghanistan, Sudan, Yemen e Ucraina e l’organizzazione potrebbe dover licenziare 2.000 dipendenti.
Altre notizie dalle imprese:
Dopo 79 anni chiude Brøgger Belysning, bottega storica di lampade a Aarhus. Il proprietario si ritira per motivi di salute e per l’impossibilità di trovare un successore. L’attività non era più sostenibile a causa delle spese e della concorrenza delle grandi catene.
Ambiente
Conversione dei terreni agricoli: accordi volontari improbabili e burocrazia eccessiva. Come già trattato in un numero precedente, il piano per la riconversione di 140.000 ettari di terreni agricoli in aree naturali coinvolge agricoltori, ambientalisti e politici. L’obiettivo è raggiungere intese volontarie, ma gli esperti restano scettici: il valore elevato dei terreni rende improbabile la cessione senza incentivi concreti. Inoltre, burocrazia ed elezioni comunali potrebbero rallentare il processo. L’agricoltore Christian Jensen propone di eliminare i vincoli amministrativi, consentendo interventi rapidi, come nel caso di Nordic Waste. Il Ministro Jeppe Bruus promette strumenti più flessibili, ma ribadisce che chi non aderirà entro il 31 dicembre, subirà restrizioni severe.
Rinvio della tassa sulla CO₂ al 2030: i piccoli pescatori non sono d’accordo. I piccoli pescatori accusano la misura di favorire le grandi flotte. Søren Jacobsen, rappresentante della pesca costiera, aggiunge che il rinvio ostacola la transizione verde. Anche a Bønnerup i pescatori lamentano l'impatto del divieto di pesca a strascico, preferendo pagare la tassa sulla CO₂. Intanto, il Ministro Jacob Jensen difende la decisione, ma non fornisce dati certi sull’impatto climatico, alimentando dubbi e richieste di chiarimenti politici.
Fondi per la pesca sostenibile al centro di critiche. L’Associazione danese per la pesca è accusata da diverse organizzazioni ambientliste di non promuovere una pesca più sostenibile, nonostante la piena disponibilità di fondi europei destinati appositamente alla sostenibilità. L'associazione nega le accuse, ma documenti e testimonianze suggeriscono che l’associazione privilegi interessi economici a breve termine, opponendosi alle misure di tutela degli stock ittici. Nonostante le polemiche, non è ancora stato chiarito l’ammontare dei fondi ricevuti né il loro utilizzo.
Maxi-serbatoi per un teleriscaldamento più economico. A Holstebro due serbatoi d’acqua da 10 milioni di litri ciascuno saranno utilizzati per immagazzinare calore nei periodi di basso costo dell’elettricità, garantendo un teleriscaldamento più economico ed efficiente. Il progetto, gestito da Vestforsyning, sfrutta l’acqua come alternativa cento volte più conveniente rispetto alle batterie. Secondo l’esperto Kim Mortensen, il teleriscaldamento potrebbe presto coprire il 50-60% della produzione di energia elettrica utilizzata per il riscaldamento, rispetto alla percentuale attuale di circa il 10%. Il sistema sarà operativo da gennaio 2026, ma il risparmio dipenderà dall’andamento dei prezzi energetici.
Fiume Gudenå, bonifica bloccata da un anno. La bonifica del fiume Gudenå, nel Comune di Hedensted, approvata dopo le inondazioni del 2024, è ferma da un anno a causa delle rigide normative ambientali che tutelano l'area Natura 2000. Il progetto iniziale, che prevedeva la rimozione della sabbia dal fondale, è stato sostituito da alternative come il controllo delle erbacce e la costruzione di un canale per deviare le acque. Tuttavia, i lunghi tempi burocratici e i vincoli di tutela continuano a ostacolare i lavori, suscitando critiche e disaccordi locali.
Un nuovo corso d'acqua per i pesci nello Jutland meridionale. Nel comune di Aabenraa sarà scavato un nuovo corso d'acqua di 1,3 chilometri per aggirare la diga del mulino di Jyndevad, che da secoli impedisce ai pesci di risalire il fiume. L'iniziativa, conforme alle direttive UE, offrirà a specie come salmone e trota,100 chilometri aggiuntivi di corsi d'acqua, utili sia alla migrazione che alla riproduzione. Secondo l'Associazione danese di pesca sportiva il progetto favorirà la biodiversità e, a lungo termine, anche la pesca sportiva.
Salute
Controlli sui solarium: numerose violazioni riscontrate. Le autorità danesi hanno condotto ispezioni su 71 solarium, riscontrando violazioni significative delle normative sulla sicurezza: assenza di avvisi sui rischi per la salute, apparecchiature non conformi agli standard e personale non formato adeguatamente. Le autorità sanitarie esprimono preoccupazione per la diffusione di tali irregolarità, sottolineando i potenziali rischi per la salute dei clienti, come l'aumento del rischio di cancro della pelle. Si prevede un rafforzamento dei controlli e l'implementazione di misure più severe per garantire la conformità alle normative e la sicurezza degli utenti.
Nonostante i rischi per la salute ormai noti, molti giovani continuano a fare uso dei lettini abbronzanti, spesso per soddisfare il bisogno di sentirsi accettati dalla società che induce a conformarsi agli ideali di bellezza. Dal 2019 al 2023 si è registrato un incremento dal 10% al 14% tra i 15-25enni. Il 68% di loro inizia a frequentare i solarium prima dei 18 anni, ignorando i rischi di cancro e invecchiamento cutaneo.
Aumento delle richieste di aiuto per disturbi alimentari. Nel 2024 circa 1.600 persone hanno tentato di contattare la linea di assistenza per i disturbi alimentari in Danimarca, ma non hanno ricevuto risposta, a causa di risorse insufficienti e personale limitato. L'organizzazione Landsforeningen mod Spiseforstyrrelser og Selvskade (LMS) segnala un aumento delle richieste di aiuto, soprattutto tra i giovani. La mancanza di accesso tempestivo al supporto può aggravare le condizioni dei pazienti, ritardando il recupero. LMS sollecita un incremento dei fondi governativi per ampliare i servizi, mentre il Ministero della salute riconosce il problema e sta valutando misure per migliorare l'accesso all'assistenza.
Trovata correlazione tra cefalee croniche e rischio di suicidio. Lo studio, condotto dall'ospedale di Aarhus, ha evidenziato che chi soffre di emicrania grave ha il doppio delle probabilità di tentare il suicidio rispetto alla media. La ricerca suggerisce che il dolore costante e l'impatto psicologico possano contribuire allo sviluppo di depressione e ansia, fattori noti per essere legati al suicidio. I ricercatori invitano a un trattamento che affronti sia i sintomi fisici che il benessere mentale, per prevenire conseguenze drammatiche.
Nuove pratiche terapeutiche per il cancro al seno. Recenti studi hanno portato a una revisione delle linee guida nel trattamento del cancro al seno. Una ricerca pubblicata nel luglio 2024 ha analizzato oltre 661.000 donne diagnosticate tra il 2000 e il 2019, evidenziando che la doppia mastectomia non aumenta i tassi di sopravvivenza rispetto ad altre opzioni chirurgiche. In risposta a questi risultati, le autorità sanitarie danesi hanno deciso di ridurre l'uso di interventi chirurgici radicali, promuovendo approcci meno invasivi che garantiscano una migliore qualità di vita per le pazienti.
Crescita continua dei casi di COVID senza segnali di picco. In Danimarca i casi di COVID-19 continuano a salire senza segni di rallentamento. L'aumento è attribuito principalmente alla variante Delta, con ospedali che registrano un incremento dei ricoveri. Le autorità sanitarie stanno considerando misure aggiuntive per contenere la diffusione del virus.
Ozempic potrebbe anche essere efficace nel trattamento dell’alcolismo. I partecipanti a uno studio della North Carolina School of Medicine che hanno ricevuto il farmaco hanno riportato una riduzione del desiderio di alcol e del numero di giorni con consumo eccessivo. Sebbene promettente, lo studio necessita di conferme. La semaglutide sembra agire sui circuiti cerebrali legati alla ricompensa, riducendo il desiderio di alcol.
Istruzione
L’iniziativa degli assorbenti gratuiti supera la prova. Tre scuole hanno introdotto la distribuzione gratuita di assorbenti per sei mesi, riducendo il disagio delle studentesse che in precedenza dovevano chiederli in segreteria. L’esperimento ha avuto successo senza la registrazione di sprechi o atti di vandalismo. Le scuole ritengono che il costo sia sostenibile e intendono proseguire con il progetto, invitando altri istituti a seguire il loro esempio.
Cresce l'istruzione domiciliare tra famiglie tedesche in Danimarca. Nelle regioni meridionali della Danimarca si registra un aumento di famiglie tedesche che optano per l'istruzione domiciliare dei figli. Alcune di queste cercano di evitare le valutazioni linguistiche in danese, dichiarandosi parte della minoranza tedesca. Il sindaco di Tønder teme la formazione di società parallele e sottolinea l'importanza dell'integrazione, che passa anche dalla scuola.
Società
A dieci anni dall'attentato alla Sinagoga e al centro culturale Krudttønden di Copenaghen, il servizio di intelligence danese PET segnala una nuova minaccia: il fenomeno della criminalità su commissione. Questo fenomeno sta complicando non solo il lavoro delle forze dell'ordine, ma anche il quadro delle minacce terroristiche. In parte origina dal mondo delle bande, coinvolge anche atti di violenza politicamente motivati. Gli investigatori del PET segnalano casi in cui individui, assunti per compiere atti di terrorismo, non hanno alcuna consapevolezza del motivo dietro le loro azioni. Un esempio significativo è il caso di due uomini accusati di aver lanciato granate vicino all'ambasciata israeliana a Copenaghen, o di un incendio appiccato in un appartamento dove dormiva una donna di origine ebraica. Le persone coinvolte in questi crimini non sono radicalizzate ideologicamente, ma piuttosto estranee ai motivi politici dietro gli attacchi. L'inquietante aumento di questi casi richiede un cambiamento nelle modalità di indagine. Non si tratta più di cercare un singolo terrorista ideologicamente motivato, ma di identificare chi sta dietro l'operazione, ovvero le figure che ordinano e finanziano questi atti violenti. Inoltre, l'ambiguità giuridica mette in discussione le condanne: non è sempre chiaro se un crimine, sebbene politicamente motivato, possa essere classificato come atto terroristico, specialmente quando i criminali sono inconsapevoli del contesto.
Mette Frederiksen ha affermato che il 14 febbraio 2015 segnò la perdita di innocenza per la Danimarca, e ha sottolineato che oggi ci sono persone nel Paese che non nutrono buone intenzioni verso la società. Ha poi ribadito l'importanza di fermare l'antisemitismo e l'odio verso le minoranze e invitato i cittadini a non tollerare discorsi d'odio, esortando anche le famiglie con origini extra-europee a impedire la trasmissione dell'odio razziale alle nuove generazioni. Ha citato infine la politica migratoria danese, che prevede l’espulsione dei criminali, come misura di sicurezza, ma ha dichiarato di volerla rafforzare ulteriormente. Rispondendo alle critiche, ha rifiutato ogni responsabilità politica per le azioni dei terroristi.
Ma cosa successe? Il 14 febbraio 2015 Omar Abdel Hamid El-Hussein, cittadino danese di origine palestinese, compì due attacchi terroristici a Copenaghen, mirando a luoghi simbolici. Il primo attacco avvenne al Krudttønden, un centro culturale di Østerbro, dove si teneva un convegno dal titolo Arte, blasfemia e libertà di espressione, con un intervento del vignettista svedese Lars Vilks, noto da anni per le sue vignette satiriche su Maometto. L'attacco era diretto a Vilks, che era protetto dalla scorta, ma a perdere la vita fu Finn Nørgaard, un regista di 55 anni, e tre poliziotti rimasero feriti. El-Hussein si spostò poi verso il centro della città, dove compì un altro attacco alla Grande Sinagoga, durante una cerimonia di bar mitzvah. Dan Uzan, guardiano della sinagoga, morì, mentre due agenti di polizia rimasero feriti. El-Hussein poche ore dopo fu ucciso in uno scontro a fuoco con gli agenti a Nørrebro. Gli attacchi furono motivati dal terrorismo islamista: El-Hussein, che aveva affrontato gravi difficoltà psicologiche e mentali, tra cui la depressione, si era radicalizzato da poco, dopo essere stato rilasciato dalla prigione due settimane prima, dove era stato detenuto per un crimine minore.
Mia, allora giovane agente di polizia sopravvissuta all’attacco al Krudttønden, ha deciso di raccontare la sua storia per superare il trauma e sensibilizzare la popolazione. E anch’io, Chiara della redazione di Sette giorni in Danimarca, racconto la mia. Mi ero da poco trasferita in Danimarca, e non scorderò mai i momenti di terrore a Østerbro, nel palazzo accanto al nostro bel comprensorio residenziale immerso nel verde.
Per mesi ho continuato a rivedere mio figlio di otto anni in bicicletta, in quel punto preciso dove lo salutavo ogni pomeriggio per andare a prendere la sorella all’asilo, e poi il poliziotto in borghese che mi avvertiva di buttarmi giù, perché stavano sparando, mentre pensavo che fossero mortaretti di carnevale. Riuscii a fermare il bambino per un soffio, a 10 metri da quelli che credevo fossero botti di allegria. Poi l’attentatore attraversò solo un minuto prima di me il nostro cortile, il posto che mi aveva fatto sentire a casa fin dal primo momento, mentre io mi fermavo a parlare con la vicina invalida, il cui dolore alla gamba mi è sembrato enorme, con tutto quello che stava succedendo. Il caos che seguì fu surreale: poliziotti, cani al guinzaglio, ordini perentori, urlati, di entrare in casa e stare lontani dalle finestre. Continuavo a rivedere mio figlio che mi guardava dall'androne, attraverso la porta a vetri, mentre sistemavo le bici, con accanto una sconosciuta che non si sa cosa ci facesse lì dentro. E lì la testa l’ho sempre fermata, perché è bene non pensare a chi poteva esserci, al posto della sconosciuta. Poi la strada bloccata, il nastro adesivo e le macchine della polizia, i cani molecolari davanti al portone perché era lì che aveva parcheggiato la macchina l’attentatore, e io chiusa con i bambini in bagno. Quella che prima definivo una “sfiga” era diventata, paradossalmente, una gran bella cosa. Il bagno, l’unico posto senza finestre, è stato il nostro rifugio. Le notizie continuavano ad arrivare col contagocce, e poi, piano piano, in due-tre mesi tutto si calmò, si attutì, come se non fosse successo niente.
Guardando indietro, mi rendo conto di quanto è cambiato il mondo da allora. Nei mesi successivi all'attacco al Bataclan di Parigi il nemico era l'ISIS. Sembrava lontano ma ci fece capire che la minaccia ti si può materializzare davanti in qualsiasi momento. Oggi la Danimarca è di nuovo al centro delle attenzioni internazionali, ma i nemici sono diversi, più grandi anche se non più vicini, e non hanno nemmeno bisogno di sfruttare giovani problematici per farci paura. Speriamo che anche questo periodo di incertezza passi presto, e che possiamo riprendere a camminare a naso in su fra gli alberi di Østerbro, senza troppe preoccupazioni.
Moda e inclusività: Ganni sotto accusa. Un’indagine di TV 2 Echo ha messo in luce la carenza di assortimento di taglie forti nei negozi Ganni. In due punti vendita le taglie oltre la 44 erano assenti, mentre negli altri risultavano limitate e spesso nemmeno esposte. Una situazione deludente per un brand come Ganni, che dichiara di celebrare l’inclusione e le diversità. L’azienda ha risposto alle critiche annunciando che dal 2025 le taglie forti saranno disponibili online.
DeepSeek: tra divieti di utilizzo e raccomandazioni. Le regioni dello Jutland settentrionale e centrale vietano l'uso dell'app DeepSeek, il nuovo competitor cinese di Chatgpt, per timori legati alla protezione dei dati. Le autorità locali temono che il governo cinese possa abusare dei dati raccolti dalla piattaforma e condividerli con terze parti. Per questo motivo, i dipendenti delle due regioni non potranno più utilizzare l'app nel contesto lavorativo. Il divieto si unisce a quello già imposto dalla capitale danese. Mentre il Folketing si limita, per il momento, a sconsigliarne l’utilizzo ai suoi dipendenti.
Siamo quasi sei milioni. La popolazione danese ha raggiunto la quota di 5.992.734 persone al 1° gennaio 2025, crescendo dello 0,53% nel 2024. Secondo Statistics Denmark il traguardo dei sei milioni potrebbe essere raggiunto già quest’anno, in anticipo rispetto alle previsioni. La crescita demografica, pari a 31.485 abitanti, è attribuita all'immigrazione. Le nascite non hanno inciso sul risultato positivo.
La Danimarca è il Paese meno corrotto al mondo. Per il settimo anno consecutivo la Danimarca si conferma al primo posto nella classifica dei Paesi meno corrotti nel settore pubblico, con un punteggio di 90 su 100. Seguono la Finlandia e la Svezia. Nonostante l’ottimo risultato raggiunto, la Danimarca si trova comunque a dover affrontare critiche sui sistemi di responsabilità nella gestione dei fondi pubblici.
Il trauma da guerra raccontato sul palcoscenico: la storia di Jesper Nøddelund. Jesper Nøddelund, veterano di guerra, ha trasformato il suo trauma in un'opportunità per sensibilizzare sullo shock provocato dall’orrore della guerra. Dopo anni di difficoltà e pensieri suicidi, condivide la sua esperienza nello spettacolo Jeppe på bjerget, in scena al Teatro di Aarhus. L'opera, ha toccato profondamente il pubblico. Jesper spera di ispirare altri veterani, trovando nella performance anche una forma di terapia per sé stesso.
Il pane di segale conquista il Giappone. Il Giappone si scopre affascinato dal pane di segale danese, aprendo interessanti prospettive per l’export. Kohberg, panificio dello Jutland meridionale, punta a soddisfare la domanda crescente per prodotti di alta qualità, legati al benessere e alla tradizione nordica. Dansk Industri intravede nel mercato giapponese un’opportunità strategica, sostenuta dalla palpabile curiosità dei consumatori per i cereali integrali.
Anders Agger e l’umanità dietro i crimini più violenti. Il conduttore DR Anders Agger ha visitato Sikringen, l’ospedale psichiatrico danese che cura i 40 pazienti più pericolosi del Paese. Incontrando Ahmad, un paziente sottoposto a 140 elettroshock, Agger ha vissuto un’esperienza unica e travolgente, dovendo bilanciare il suo ruolo professionale, necessariamente obiettivo, con la sua parte più emotiva e consapevole rispetto al vissuto dei pazienti. La serie documentaria Inside mostra il delicato lavoro del personale che tratta i pazienti non come criminali, ma come persone da aiutare.
Cibo da asporto: non più di una o due volte al mese. Uno studio del Fødevareinstitut del Politecnico di Copenaghen (DTU) ha analizzato 184 piatti da asporto, rilevando un contenuto eccessivo di grassi saturi e sale, con poche fibre e verdure. Le porzioni sono cresciute negli ultimi 20 anni, e il consumo è aumentato dell’84% rispetto a otto anni fa. Alcuni piatti coprono fino ai due terzi del fabbisogno calorico giornaliero. Gli esperti consigliano di limitarne il consumo a massimo due volte al mese, per evitare rischi legati a obesità e malattie cardiovascolari.
Cambi di cognome in Danimarca: le donne dominano. Secondo Statistics Denmark nell’ultimo anno 33.268 persone hanno cambiato cognome, e il 70% di queste erano donne, spesso tra i 20 e i 40 anni. Sebbene non confermato, molte modifiche sembrano legate ai matrimoni, in linea con tradizioni ancora radicate. A modificare i nomi propri sono state invece 5.147 persone, sempre donne in prevalenza, che hanno scelto nuovi nomi o varianti. I cambi più comuni? Susanne diventa Sanne tra le donne, mentre Rene si trasforma in René tra gli uomini.
Corpi reali sul palco per superare gli ideali di bellezza. Regina Sirene Fjendbo, ex modella per disegni dal vero, lancia il progetto Pærfekt Croquis per sensibilizzare sul delicato tema dell’accettazione del proprio corpo. Dopo aver affrontato un disturbo alimentare, oggi si espone sul palco, completamente nuda, per mostrare che la bellezza risiede in ogni corpo, e che ogni corpo è speciale perché diverso dagli altri. Il 24% delle donne danesi e il 16% degli uomini si dichiarano insoddisfatti del proprio corpo, influenzati da social media e ideali irrealistici. Fjendbo mira a trasformare la percezione del pubblico, dimostrando che si può amare il proprio corpo indipendentemente dai canoni estetici imposti dalla società.
Eventi legati all’Italia
Copenaghen (Designmuseum Danmark); 19 febbraio, 16:00-19:00 • Italian Design Day 2025 – Il Designmuseum Danmark ospita la conferenza dedicata al ruolo del design nella riduzione delle disuguaglianze. L'evento fa parte dell’Italian Design Day 2025 e coinvolgerà esperti del settore per esplorare soluzioni innovative per una società più equa.Per partecipare, contattare Clarissa Nazzaro.
Copenaghen (Bilioteca di Østerbro); 23 febbraio, ore 15.00 • Libri e merenda – Secondo evento del 2025 del bookclub per bambini, che presenta una collezione di oltre 200 libri italiani per bambini. I libri si possono prendere in prestito o donare previa registrazione via email a e il catalogo completo è consultabile qui.
Odense (Seniorhus); 26 febbraio 2025, ore 19:00 • Federico Fellini – Una serata dedicata al regista riminese con il docente Peter Skovfoged Laursen, che esplorerà l’universo felliniano attraverso clip dei suoi capolavori, tra cui La Strada, La dolce vita e 8 ½. L’evento si terrà presso la Odense Seniorhus, Toldbodgade 5, 5000 Odense. Iscrizioni qui.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); Quattro incontri dal 27 febbraio • Corso: Vergils Aeneide – Scopri l'attualità e l'importanza culturale dell'Eneide di Virgilio con il teologo e autore Martin Herbst. Quattro incontri (27 febbraio, 6, 13 e 27 marzo) esploreranno (in danese) temi come il destino, la fedeltà e il dramma di Dido, rivelando la rilevanza di questo capolavoro per la cultura europea. Costo: 620 corone. Ci si iscrive qui.
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Italia nei media danesi
Il quotidiano economico Børsen presenta sul mercato danese la nuova Fiat Grande Panda elettrica come il modello che segna il ritorno del marchio italiano nel mercato danese. L’articolo sottolinea come Fiat punti su un’auto accessibile e funzionale, mantenendo il design squadrato e alcuni dettagli storici della Panda degli anni ’80, ma con dimensioni maggiori e tecnologie moderne. “La sensazione dovrebbe essere quella di acquistare un piccolo pezzo d'Italia” conclude l’articolo.
Jannik Sinner ha ricevuto tre mesi di squalifica per doping, accettando la decisione di WADA dopo due test positivi. Politiken evidenzia che la positività origina da una contaminazione avvenuta tramite una “crema usata dal massaggiatore”, mentre Berlingske sottolinea il principio per cui un atleta è responsabile del proprio staff. Il tono dei giornali danesi è distante da qualsiasi condanna morale: la questione è trattata come un caso di regolamento piuttosto che di etica. L’attenzione si concentra sul rispetto delle norme e sulla responsabilità personale, in linea con la cultura danese, che privilegia il principio della trasparenza sulle valutazioni soggettive.
Berlingske riporta brevemente la notizia dei blitz della polizia italiana a Palermo che hanno portato all’arresto di 181 persone, inclusi capi mafiosi già arrestati in precedenza e poi rilasciati. L’articolo spiega anche come l’influenza dei leader mafiosi spesso non cessi in seguito al loro arresto: gestiscono le loro attività attraverso telefoni cellulari di contrabbando.
DR riferisce che, dopo la cancellazione dei voli Ryanair da Billund, Destination Trekantområdet – l’ente del turismo di Billund, Fredericia, Kolding e Vejle – ha sospeso le sue campagne pubblicitarie in Italia e Francia, destinando il budget pubblicitario ad altri mercati. L’impatto a lungo termine dovrebbe essere minimo, poiché la maggior parte dei turisti proviene da Paesi come Germania, Olanda, Norvegia e Svezia, che raggiungono la zona via auto o traghetto.
Questa settimana i giornali danesi riportano notizie legate alla preparazione olimpica della Danimarca in vista dei giochi invernali di Milano-Cortina 2026. DR racconta la delusione della nazionale femminile di hockey, esclusa dai giochi dopo la sconfitta contro la Svezia, mentre Berlingske enfatizza l’ottimismo del Danmarks Idrætsforbund (DIF) per la crescita degli sport invernali in Danimarca. Il comitato prevede infatti una delegazione di 45-60 atleti che parteciperanno alle competizioni di hockey maschile, curling, bob e skeleton, biathlon, sci alpino e pattinaggio di velocità.
Il giornalista danese Søren K. Villemoes su Weekendsavisen ha scatenato una polemica sostenendo dopo una vacanza a Bologna che “gli italiani non sanno cucinare”. La sua dichiarazione ha provocato la reazione di esperti gastronomici, tra cui Søren Frank su Berlingske, che lo ha criticato per aver generalizzato un’esperienza limitata alle zone turistiche. Frank ha ribadito che il problema non è la cucina italiana, ma il fatto che molti turisti si fermano nei ristoranti più commerciali, senza cercare la vera tradizione gastronomica locale. Anche la corrispondente di TV2 da Roma, Eva Ravnbøl, ha espresso indignazione. Sui social il dibattito è acceso: molti danesi ed expat italiani difendono la qualità della cucina italiana, riconoscendo che, come ovunque, esistono ristoranti turistici da evitare.
Danimarca nei media italiani
La finta petizione che chiede alla Danimarca di comprare la California. (Il Post)
Trump vuole la Groenlandia? «Noi ci prendiamo la California». La petizione che spopola in Danimarca. (Open)
La risposta provocatoria della Danimarca a Trump: “Vuoi la Groenlandia? Noi compriamo la California”. (La Stampa)
“Trump vuole la Groenlandia? Allora compriamo la California”: la petizione in Danimarca raggiunge oltre 200mila firme. (Il Fatto Quotidiano)
L’Ue non deve sottovalutare le promesse ardite di Trump sulla Groenlandia. (Linkiesta)
L'”età dell’oro” di Trump potrebbe diventare il suo opposto. “Sopravvaluta la capacità Usa di violare lo status quo”. (Il Fatto Quotidiano)
La Danimarca concede asilo al numero "storicamente" più basso di persone nella sua storia. (Euronews)
Rasmus Munk, chi è lo chef ospite stasera a MasterChef 14 e che cos’è la sua «cucina olistica». (Corriere della Sera)
Cinquanta portate e fino a sei ore a tavola: 8 cose da sapere su Rasmus Munk e la cucina olistica. (la Repubblica)
Chi è Rasmus Munk, lo chef del più spettacolare ristorante al mondo. (Gambero Rosso)
Mentre in Italia torna la Bibbia a scuola, in Danimarca si insegna ai ragazzi a gestire i soldi. (Il Giorno)
Björn Larsson pendolare tra la Svezia e Milano: “I treni? Meglio da noi ma voi siete più pazienti”. (Il Giorno)
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