Sette giorni in Danimarca • Numero 62
Nuove sfide per Novo Nordisk; Condannato Rasmus Paludan; Revocata la cittadinanza di Nadine
Editoriale
Donald Trump ha firmato un decreto che prevede una riduzione dei prezzi dei farmaci negli Stati Uniti fino al 90%. La notizia riguarda in maniera piuttosto diretta anche la Danimarca visto che durante la firma ha attaccato direttamente Novo Nordisk, produttrice di Ozempic, affermando che negli Stati Uniti il farmaco costa fino a dieci volte di più che nel resto del mondo sviluppato. “Perché? Cosa abbiamo fatto?”, ha detto, concludendo con un sarcastico “Suckers!” (lett. “Fessi!”) rivolto agli americani che pagano quei prezzi. Il piano di Trump per attuare questi tagli ai prezzi rimane però vago. Da un lato gli Stati Uniti vogliono negoziare i prezzi che sono disposti a pagare per i farmaci con le aziende farmaceutiche stesse. Dall’altro, il decreto prevede l’eliminazione delle negoziazioni dei prezzi tramite intermediari, già criticato e denunciato dal CEO di Novo Nordisk, Lars Fruergaard Jørgensen, durante un’udienza richiesta dal senatore Bernie Sanders. Per questo motivo Novo Nordisk, che si è detta aperta a un dialogo per la riduzione dei prezzi, è uscita dalla giornata di queste dichiarazioni senza grosse perdite in borsa. Una cosa che l’azienda ha invece perso durante questa settimana è la guida del suo CEO, ma di questo ne parliamo più tardi qui.
Internamente la Danimarca si trova a fronteggiare tensioni legate alla convivenza tra libertà di espressione e rispetto delle minoranze religiose. Rasmus Paludan, noto estremista di destra danese e fondatore del partito Stram kurs, è stato condannato a 14 giorni con pena sospesa nel primo processo legato alla nuova legge danese che vieta atti pubblici di vilipendio dei testi religiosi. Nel giugno dell'anno scorso infatti, Paludan aveva bruciato una copia del Corano avvolta nella pancetta, e il tribunale ha ritenuto il gesto un’incitazione all’odio. Pochi giorni fa invece, era stato respinto all’aeroporto di Malpensa, dove voleva partecipare al controverso “Remigration Summit”. Le sue provocazioni continuano ad agitare il dibattito su libertà d’espressione e limiti della protesta nei paesi nordici.
E non cala l’attenzione sul caso della ventottenne Nadine di Fionia, di cui abbiamo già parlato nei nostri editoriali qui e qui. Dopo due mesi di valutazioni, l’ente danese Familieretshuset ha deciso di revocarle la cittadinanza. Naturalizzata all’età di 9 anni in seguito a un’adozione, Nadine ha ricevuto ora una comunicazione ufficiale: non può più definirsi cittadina danese. Il caso, spinto dalla volontà politica del governo, ha suscitato scalpore e preoccupazione. La revoca però appare giuridicamente dubbia. Secondo 40 anni di documenti legali e l’analisi dell’esperta in materia di cittadinanza Eva Ersbøll, le autorità avrebbero applicato un’interpretazione errata delle norme sull’acquisizione della cittadinanza per adozione. La decisione è arrivata dopo l’intervento diretto di due ministri, ma secondo Ersbøll le basi giuridiche sono inconsistenti: Nadine avrebbe acquisito correttamente la cittadinanza danese da bambina e non può vedersela revocare senza un fondamento solido. Il caso solleva preoccupazioni sulla politicizzazione delle procedure e sul rispetto dello Stato di diritto.
Il caso di Nadine non è isolato: altre situazioni stanno infatti mettendo sotto pressione le regole rigide sull’acquisizione e la revoca della cittadinanza danese. Heike Joost, 45 anni, tedesca, vive in Danimarca da oltre vent’anni. Sposata con un danese, parla correntemente la lingua, lavora come assistente sociale e ha sempre desiderato la cittadinanza danese. Nel dicembre 2023, il suo cane Kvik ha morso una gallina del vicino, uccidendola. L’episodio ha causato una multa di 4.000 corone e il rifiuto della cittadinanza, perché la sanzione supera la soglia di 3.000 corone prevista per l’esclusione. Il caso è stato definito “grottesco” e “tragico” da portavoce di Moderaterne e Radikale Venstre, che chiedono una soglia di tolleranza. Il ministro socialdemocratico Anders Kronborg difende però il rigore attuale, sottolineando la possibilità di chiedere una deroga, sebbene rara. La vicenda ha creato incertezza nella famiglia di Heike, che valuta un possibile ritorno in Germania, dove il marito potrebbe ottenere più rapidamente la cittadinanza.
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INDICE:
Politica
Fuga di notizie dal Pentagono: gli USA vogliono più controllo sull’Artico. Negli ultimi giorni funzionari anonimi del Pentagono hanno fatto trapelare ai media americani (CNN, Reuters) che l’amministrazione Trump sta valutando di spostare il controllo militare della Groenlandia dall’European Command (Stoccarda) al Northern Command (Colorado), responsabile della sicurezza di USA, Canada e Messico. La notizia è rilevante per due motivi: 1) indica dissensi interni all’amministrazione, dato che la fuga sembra voluta da chi vuole bloccare il piano; 2) sebbene presentata come una “razionale ristrutturazione” per migliorare il controllo artico, diversi analisti la interpretano come un tentativo di allentare il legame tra Groenlandia e Danimarca, in linea con il progetto di Trump di rafforzare l’influenza americana sull’isola.
Groenlandia, l’opposizione critica il rinvio dell’indagine storica sul rapporto con la Danimarca. La critica arriva dal partito nazionalista Naleraq che sottolinea come l’indagine sia promessa da quasi due anni ma mai avviata. L’indagine mira a chiarire eventi, politiche e dinamiche dal dopoguerra a oggi, affrontando il passato coloniale e le sue conseguenze sulla Groenlandia. Il progetto, guidato da un team di ricercatori e coordinato con la Danimarca, vuole creare una base storica comune per guidare le future relazioni e sostenere l’autodeterminazione groenlandese. Anche la deputata Naleraq al parlamento danese, Aki-Matilda Høegh-Dam, denuncia la situazione come “super critica”. Altri parlamentari, come Aaja Chemnitz del partito rosso-verde Inuit Ataqatigiit, riconoscono l’urgenza di avviare l’indagine e sottolineano l’importanza di mettere a disposizione le risorse necessarie, fidandosi anche dell’Università groenlandese per la gestione del progetto. Nel frattempo, resta incerta la data di partenza dell’indagine e continua il dibattito politico su chi abbia la responsabilità del ritardo.
Vivian Motzfeldt guida l’Arctic Council: è la prima groenlandese. Vivian Motzfeldt del partito socialdemocratico Simiut è diventata la prima rappresentante groenlandese a presiedere il Consiglio artico, l’organizzazione intergovernativa che riunisce gli otto Paesi della regione. È un evento simbolico ma importante: riflette il ruolo crescente delle popolazioni indigene e delle autonomie locali nel dibattito internazionale sull’Artico. Motzfeldt ha sottolineato la necessità di affrontare il cambiamento climatico e le sfide geopolitiche con cooperazione e dialogo.
Ex agente dei servizi danesi inviato in Groenlandia. Un ex ufficiale dell’intelligence danese è stato inviato in Groenlandia con una missione legata alla sicurezza e alla sorveglianza dell’Artico. Il governo non ha confermato ufficialmente i dettagli, ma secondo TV 2 l’iniziativa risponde alle crescenti preoccupazioni geopolitiche per la presenza internazionale nella regione, inclusi interessi russi e cinesi. La mossa si inserisce nel contesto più ampio di rafforzamento della cooperazione tra Danimarca e Groenlandia su temi di sicurezza e difesa. La missione riflette anche un cambiamento di approccio: da una gestione diplomatica a una più operativa e strategica sul territorio.
Pernille Rosenkrantz-Theil, ex Ministra dell'istruzione e delle politiche sociali, ha annunciato il 14 maggio 2025 le dimissioni dal Folketing per concentrarsi sulla sua candidatura a sindaco di Copenaghen.
Søren Gade, presidente del Folketinget e membro del CdA del porto di Esbjerg, è al centro di critiche per due episodi controversi. Ha ammesso di aver fornito informazioni errate sul suo ruolo in SOS Børnebyerne e ha elogiato il porto di Esbjerg come snodo energetico strategico, sollevando dubbi sull’uso della sua carica per fini locali. Nonostante le polemiche, Gade non lascerà nessuno dei suoi incarichi.
I Konservative propongono di confiscare i veicoli a chi commette reati gravi alla guida, come guida in stato di ebbrezza o senza patente.
Il governo considera la possibilità di esentare i progetti di difesa dalle normative ambientali. La proposta, motivata da esigenze di sicurezza nazionale, suscita preoccupazioni tra gli ambientalisti.
Il governo avvia un’analisi sui rischi e potenziali benefici dell’energia nucleare come complemento alle rinnovabili. Dopo oltre 40 anni di divieto, il ministro Lars Aagaard ha annunciato l’intenzione di esaminare come l’energia nucleare possa integrarsi nella futura fornitura energetica del paese, pur con riserve su sicurezza e scorie.
Lars Boje Mathiesen avrebbe usato fondi del partito per acquistare biancheria intima, una MacBook e cene costose. L’ex leader di Nye Borgerlige, già rimosso nel 2023, è ora oggetto di un’inchiesta sulle finanze del partito.
Economia
Lars Fruergaard Jørgensen perde la carica di CEO di Novo Nordisk. La decisione, diffusa in un comunicato stampa, arriva dopo che Jørgensen ha lavorato 34 anni a Novo Nordisk, di cui otto anni alla sua guida. Fruergaard stesso si è detto sorpreso della notizia, che arriva però in un momento di instabilità per l’azienda. Dall’estate 2024 infatti il valore delle azioni si è più che dimezzato, provocando pressioni crescenti da parte della Novo Nordisk Foundation, azionista di maggioranza del gruppo, che ha chiesto una sostituzione accelerata della leadership e una sua maggiore rappresentanza nel consiglio d’amministrazione. Altre sfide tra cui le politiche commerciali di Trump, la crescente competizione nel mercato dell’obesità e la presenza di un mercato parallelo per i prodotti di Novo Nordisk negli Staiti Uniti, segnano il momento di questa decisione.
Bisogna comunque notare che nel corso del suo mandato Jørgensen, che resterà provvisoriamente in carica, ha triplicato utili, ricavi e valore azionario dell’azienda, consolidandone la leadership nel trattamento del diabete, e affermandone il ruolo di attore globale nell’obesità e nelle malattie croniche. Lo sanno bene i suoi dipendenti che l’hanno celebrato con un caloroso applauso.
Il cambiamento ai vertici apre una fase d’incertezza sul futuro dell’azienda, che resta comunque una delle più rilevanti e solide a livello globale nel settore farmaceutico.
Il gruppo immobiliare KAB ha deciso di sospendere la costruzione di 600 nuove abitazioni popolari a Copenaghen e dintorni. La decisione è legata all’aumento dei costi e a una recente riforma governativa che limita le possibilità di investimento per le cooperative edilizie.
Più di un terzo dei lavoratori danesi che cambia lavoro descrive la retribuzione come fattore decisivo nella scelta, a sorprendere è invece la scarsa importanza attribuita al lavoro da remoto.
Dopo tre anni di lavori è entrato in funzione a Kassø il più grande impianto al mondo per la produzione di e-metanolo, un combustibile verde destinato al trasporto marittimo. A guidare il progetto è stato Knud Erik Andersen, visionario e fondatore di European Energy.
Mentre il governo ha deciso di approfondire i pro e i contro dell’energia nucleare, il principale fornitore danese di elettricità, Andel, ha avviato una campagna pubblicitaria contro questa soluzione energetica. Lo slogan recita: “Hai letto le note in piccolo sull’energia nucleare?”
Ambiente
Crisi idrica in arrivo: esperti divisi sul rischio. La carenza di pioggia sta portando la Danimarca sull’orlo di una crisi idrica. Agricoltori e autorità ambientali avvertono che le prossime settimane saranno decisive per evitare gravi danni alle colture, al suolo e alle riserve d’acqua. Gli esperti parlano di una “catastrofe a rallentatore”, aggravata dai cambiamenti climatici. Alcune aree stanno già vedendo i primi effetti: riduzione dei raccolti, aumento del rischio incendi e moria di pesci. Servono strategie di gestione idrica più efficaci e a lungo termine. Ma non tutti condividono lo stesso livello di allarme. In alcune zone della penisola, come nello Jutland settentrionale, alcuni operatori forestali parlano di una situazione sotto controllo. “L’acqua non è affatto un problema”, afferma il forestale Søren Madsen, secondo cui i livelli di umidità nei suoli boschivi sono ancora nella norma. Inoltre un fiordo danese, per anni considerato “morto” a causa dell’inquinamento e della perdita di ossigeno, mostra oggi segni di ripresa. Il Paese si trova così diviso tra chi sollecita un piano strutturale per la gestione sostenibile dell’acqua – invocando nuove strategie per l’uso agricolo, la raccolta e il riciclo delle acque – e chi, per ora, invita alla prudenza nell’uso di termini come “crisi”. Tutti però concordano su un punto: serve una visione a lungo termine, che consideri l’impatto crescente dei cambiamenti climatici su un Paese notoriamente ricco d’acqua, ma sempre più vulnerabile.
Il governo viene accusato di investire miliardi in progetti green più per prestigio politico che per risultati ambientali reali. Secondo un commento pubblicato da Politiken, mancano criteri di valutazione chiari e trasparenza, e si teme che molti dei fondi siano destinati a iniziative con impatto minimo. L'articolo sollecita una strategia coerente e misurabile, che punti davvero alla transizione ecologica invece di disperdere risorse pubbliche in progetti-vetrina dal ritorno ambientale incerto.
A Copenaghen sono state installate 120.000 api sul tetto di un edificio comunale. L’iniziativa punta a rafforzare la biodiversità urbana e a sensibilizzare sull’importanza degli insetti impollinatori per l’equilibrio ecologico. Le api saranno monitorate da apicoltori professionisti e contribuiranno anche alla produzione di miele locale.
Greta Thunberg ha partecipato a una manifestazione a Copenaghen contro Mærsk, accusata di trasportare equipaggiamenti militari verso Israele. La protesta ha visto la partecipazione di circa 1.000 attivisti e ha portato a scontri con la polizia, che ha utilizzato la forza per disperdere i manifestanti.
Ogni anno in Danimarca vengono pescate oltre 400.000 tonnellate di pesce, ma l’attenzione non può limitarsi alla quantità. Bisogna considerare anche la salute degli stock ittici e gli impatti sugli ecosistemi marini. Biologi e istituzioni chiedono una revisione delle pratiche di pesca e una maggiore protezione delle aree riproduttive.
I pescatori di cozze del Limfjord temono che nuove norme ambientali possano distruggere un settore già fragile. Le regole impongono limiti più severi per proteggere l’ecosistema marino, ma secondo i pescatori non tengono conto dell’equilibrio economico locale. Il governo cerca una soluzione che concili tutela dell’ambiente e salvaguardia di un mestiere tradizionale e identitario.
Salute
Riforma sociale: dignità e supporto per 12.000 cittadini vulnerabili. Il governo l’ha presentata con l’obiettivo di garantire loro condizioni di vita più dignitose e di ridurre la marginalizzazione. Il piano prevede uno stanziamento annuale di 264 milioni di corone per finanziare misure concrete di supporto, come l’apertura di nuove sale per il consumo sicuro di droghe, la possibilità per i cittadini di conservare farmaci in modo sicuro e un accesso semplificato alla cancellazione dei debiti accumulati. Le forze dell’ordine saranno incaricate di valutare chi potrà beneficiare di queste agevolazioni, in un cambio di paradigma che sposta il focus dalle sanzioni verso l’assistenza e il rispetto della dignità umana. Una delle iniziative più significative è l’apertura, a Vesterbro, della prima sala protetta per il consumo di droga riservata esclusivamente alle donne. Questa struttura, gestita dal centro Reden e finanziata con 16 milioni di corone da Stato e Comune, è un rifugio sicuro dove le tossicodipendenti possono consumare sostanze in un ambiente controllato e protetto, riducendo rischi sanitari come overdose, ma anche episodi di violenza e sfruttamento. Nel 2023 Reden ha registrato 26 stupri e 149 casi di violenza tra le donne assistite, molte delle quali sono coinvolte in situazioni di prostituzione. Il progetto durerà due anni e si integra con i servizi di assistenza già presenti a Copenaghen.
Negli ultimi cinque anni i casi di cancro della pelle sono aumentati del 30%, secondo Kræftens Bekæmpelse. Il principale fattore è l’esposizione prolungata ai raggi UV, anche da lettini solari. Molti ignorano i primi segnali, ritardando la diagnosi. Le autorità raccomandano controlli regolari e più attenzione al sole.
Un gruppo di 110 pazienti danesi affetti da long Covid ha scritto una lettera aperta al ministro della Sanità, chiedendo maggiore riconoscimento e accesso a cure specifiche. Denunciano abbandono istituzionale, tempi lunghi per diagnosi e mancanza di linee guida. Chiedono una strategia nazionale per affrontare la malattia.
L’ospedale di Hvidovre ha deciso di impiegare guardie di sicurezza permanenti dopo un aumento degli episodi di minacce e aggressioni verso il personale sanitario. I sindacati parlano di un ambiente lavorativo sempre più teso e insicuro. La direzione spera che la misura riporti calma e rispetto.
Un ospedale danese ha avviato un progetto di terapia del suono rivolto ai genitori colpiti dalla morte di un bambino piccolo. Si tratta di sessioni con suoni rilassanti e musica terapeutica per aiutare nel processo di elaborazione del lutto. L’iniziativa ha ricevuto riscontri positivi da molte famiglie.
Istruzione
Censura alle elezioni scolastiche. Nel corso della settimana si è acceso un dibattito sul divieto di discutere il conflitto israelo-palestinese durante lo skolevalg, l’iniziativa che coinvolge studenti delle scuole superiori in una simulazione elettorale. Il Ministero dell’istruzione ha introdotto una regola che esclude questo tema dai confronti ufficiali, con l’obiettivo di evitare tensioni e garantire un clima di dialogo più sereno. Giovani politici e rappresentanti studenteschi la definiscono una limitazione ingiustificata alla libertà di informazione e al confronto su temi di attualità internazionale. Anche diversi educatori hanno espresso preoccupazione, sottolineando l’importanza di affrontare questioni complesse per formare cittadini consapevoli. Nonostante il divieto formale, il dibattito sul tema nelle scuole continua, mostrando come sia difficile controllare le discussioni su temi sensibili in contesti scolastici.
La Danimarca è il secondo miglior Paese dove crescere, secondo un confronto tra 43 nazioni OCSE. Lo studio valuta benessere, salute mentale, competenze e sicurezza dei bambini. Solo la Norvegia fa meglio.
Sempre più studenti abbandonano le scuole superiori professionali prima del diploma. Il tasso di dropout è salito secondo un nuovo rapporto, che solleva dubbi sull’efficacia dei programmi di orientamento e supporto.
Due iscritti su tre all’università in Danimarca sono donne, un dato che continua a crescere negli ultimi anni. Le donne tendono a scegliere facoltà umanistiche e sociali, mentre gli uomini sono più presenti nelle materie tecniche e scientifiche. Questo sbilanciamento genera dibattiti su pari opportunità e sulla distribuzione futura di ruoli nel mercato del lavoro. La percezione del valore dell’istruzione è cambiata: non è più legata tanto al prestigio accademico quanto alla capacità di assicurarsi “una buona vita”, intesa come equilibrio tra lavoro, benessere e realizzazione personale.
Società
Cannes 2025 segna il trionfo creativo del cinema danese. Il Festival di Cannes 2025 si apre sotto il segno del cinema danese, con una presenza senza precedenti: tre film danesi sono stati selezionati nelle sezioni principali del festival, suscitando entusiasmo tra critici e addetti ai lavori. In concorso per la Palma d’Oro c’è Efterklang, diretto e interpretato da Mads Mikkelsen, che segna il suo ritorno dietro la macchina da presa con un’opera densa e personale. Nella sezione Un Certain Regard spiccano Havets Stemmer, esordio alla regia dell’attrice Trine Dyrholm, e Nordlys di Lars von Trier, che torna a Cannes con un film che promette di dividere come sempre pubblico e critica. La selezione è stata accolta come un segnale forte della crescente influenza del cinema danese sulla scena internazionale, e come un riconoscimento della qualità artistica che il Paese continua a esprimere, sia con grandi nomi che con nuove voci.
Dopo anni di delusioni, la Danimarca è finalmente tornata in finale all’Eurovision Song Contest. Dopo 5 anni senza finale, a riportare il Paese in gara è stata Sissal, giovane artista faroese vincitrice del Dansk Melodi Grand Prix con Hallucination. Ma il ritorno non è stato privo di polemiche: prima ancora dell’evento, l’EBU ha vietato le bandiere non ufficiali, tra cui quella delle Isole Fær Øer, impedendo a Sissal – nata a Tórshavn – di rappresentare visivamente le sue radici. La decisione ha sollevato critiche tra fan e media. Anche la preparazione dell’esibizione ha fatto discutere: dopo le critiche per il costume verde alla selezione nazionale, DR ha scelto di rivoluzionare la performance per l’Eurovision. Il nuovo show, più elegante e potente visivamente, ha centrato l’obiettivo: la Danimarca è tornata in finale. Il risultato, però, è stato deludente: 23° posto su 26, con 47 punti totali. Ben 45 sono arrivati dalle giurie (compresi due 10 da Regno Unito e Georgia), mentre il televoto ha portato solo due punti, entrambi dall’Islanda. “Chi vota in questo show?”, ha commentato Sissal con ironia. “Tutta la sala ha urlato quando abbiamo visto quei due punti”. Nonostante tutto, l’artista si è detta orgogliosa: “Ho fatto un’esibizione pazzesca, se posso dirlo. E questo resta su YouTube. La mia canzone è ascoltata da tante persone, anche più di altre arrivate più in alto. E questo conta davvero”.
Quando la goliardia diventa pericolo. Per molte scuole la gestione del sidste skoledag (o karameldag) è diventata una vera sfida educativa. Negli ultimi anni, una delle tradizioni più amate dagli studenti danesi della nona classe – il lancio di caramelle durante l’ultimo giorno di scuola – è stata messa in discussione a causa di episodi inquietanti. Alcuni dolci lanciati agli alunni più piccoli sono stati trovati contenere oggetti pericolosi come aghi, vetri rotti, pillole e persino escrementi, confezionati in modo da sembrare normali caramelle. Per prevenire questi atti estremi le autorità scolastiche si sono trovate costrette a introdurre l’obbligo di consegnare le caramelle in anticipo affinché possano essere controllate, e la richiesta che siano acquistate in confezioni originali ancora sigillate. L’obiettivo è preservare lo spirito gioioso dell’ultimo giorno di scuola senza compromettere la sicurezza dei bambini e il senso di comunità.
Non più tradizione imposta: la cresima come affermazione di identità. In Italia, dove prevale la tradizione cattolica, la prima comunione rappresenta il momento più importante nella vita religiosa di un bambino, simbolo di ingresso nella comunità cristiana. Nel mondo protestante, invece, ad avere un valore centrale è la cresima (konfirmation), perché segna una scelta consapevole e personale, un’affermazione dell’identità spirituale e della volontà di aderire alla comunità religiosa. Questo sacramento in Danimarca si sta trasformando da tradizione familiare a momento di riflessione e affermazione personale. Nel 2025 il 65% dei cresimandi ha deciso autonomamente di parteciparvi, rispetto al 50% del 2020. Il tema ha attirato attenzione mediatica, anche per un caso emblematico di un ragazzo di 14 anni che si è presentato in tuta da ginnastica, sfidando le convenzioni sull’abbigliamento.
Våbenparagraf: norma per proteggere i minori o un pericoloso strumento legale? Negli ultimi tre mesi 17 padri hanno perso il diritto di visita ai figli sulla base del våbenparagraf, una legge danese che permette di sospendere subito i contatti tra genitore e bambino in caso di rischio per la sicurezza o il benessere del minore. Nato per proteggere i bambini in situazioni di pericolo, il provvedimento è però al centro di un acceso dibattito. Secondo TV2 e Politiken, esperti denunciano un uso eccessivo e talvolta poco trasparente della norma, basato su affermazioni non documentate dell’altro genitore. Si teme che venga usata impropriamente in conflitti familiari, escludendo padri non violenti e coinvolti senza prove concrete. Le conseguenze possono essere devastanti per bambini e genitori: legami familiari interrotti, stress psicologico e senso di ingiustizia. Alcuni chiedono una revisione del meccanismo e maggiori garanzie per evitare abusi, tutelando l’interesse del minore in modo più equilibrato.
Festività abolita, ma non per tutti. Nonostante l’abolizione dello store bededag nel 2023 per finanziare la Difesa, diverse aziende, come Thaysen, hanno mantenuto ufficiosamente la giornata festiva o offerto ferie alternative. La festività, introdotta nel XVII secolo come giornata nazionale di preghiera, resta per molti un simbolo culturale importante. Nel 2025, con l’attuale crescita del margine economico statale, aumentano i dubbi sull’effettiva necessità dell’abolizione. Alcuni partiti all’opposizione spingono per il ripristino della giornata festiva, rilanciando il dibattito sul rapporto tra produttività, tradizione e benessere collettivo in Danimarca e sottolineando come le stime del Ministro delle finanze sulle risorse statali disponibili si siano dimostrate in difetto per 70 miliardi di corone
L'eritreo Berhane Tesfaye ha vinto la gara maschile della Maratona di Copenaghen 2025 con un tempo di 2:08:25, arrivando a due secondi dal record del percorso. Tra le donne, la keniana Sharon Kiptugen ha invece trionfato in 2:23:19, sfiorando il record femminile di cinque secondi.
Uno dei più straordinari tesori d’oro della storia danese è stato scoperto vicino a Jelling: 22 pezzi per un totale di 934 grammi, tra cui grandi monete romane trasformate in gioielli e bratteati nordici con simboli legati a Odino, forse tra i primi segni di fede norrena. Il tesoro, chiamato Vindelev-skat, risale al VI secolo e potrebbe essere stato un’offerta rituale.
Fino agli anni '40 i crani groenlandesi erano oggetto di interesse per la ricerca scientifica danese, spesso raccolti senza il consenso delle comunità locali. Recentemente la Danimarca ha avviato un processo di restituzione di questi resti umani, riconoscendo le ingiustizie del passato.
Nel 1144 il monaco inglese Tommaso di Monmouth inventò una teoria del complotto antisemita attorno all'omicidio del dodicenne William di Norwich. Senza prove, accusò gli ebrei locali, contribuendo a secoli di persecuzioni. Lo scrittore danese Harald Voetmann analizza oggi quella vicenda nel romanzo Lysmesse, rivelando come la disinformazione e la logica del complotto abbiano radici antiche e meccanismi simili a quelli odierni.
Un recente sondaggio rivela che il 70% dei danesi preferisce che i fondi pubblici per l'arte siano destinati a progetti che riflettano la cultura nazionale. Altri temono che ciò possa limitare la diversità e l'innovazione nel panorama artistico del Paese.
La serie danese Reservatet, in uscita su Netflix, ritrae un Nordsjælland fatto di ville lussuose, vini da 2000 corone e au pair che sostituiscono i genitori nell’accudimento dei figli. Ma dietro il privilegio si nasconde un vuoto affettivo: una riflessione tagliente su come il benessere materiale non garantisca né equilibrio familiare né felicità.
Almeno 22 minori tra i 12 e i 14 anni hanno organizzato rapine tramite Instagram e Snapchat. Le aggressioni sono avvenute in centro, contro coetanei, spesso per rubare capi firmati. La polizia ha già arrestato 19 giovani. Nessun legame con bande, ma il fenomeno preoccupa per l’età e l’uso dei social.
Anholt è stata riconosciuta da DarkSky International come uno dei migliori luoghi per osservare il cielo notturno. L’isola ha ridotto l’inquinamento luminoso grazie a un progetto locale durato sei anni. Con circa 135 abitanti e molte case estive, Anholt riceve ogni anno 50.000 visitatori.
Come cambia il danese
Quando le parole fanno politica: il potere del framing. Ti è mai capitato di usare un’espressione in maniera strategica, per convincere qualcuno? Magari proponendo un fælleskabsskabende indsatsdag (una “giornata di collaborazione tra vicini”) invece di un molto meno invitante arbejdsdag (“pulizie condominiali”). È l’arte del framing: incorniciare un concetto per influenzare la percezione di chi ti ascolta. In politica è pane quotidiano, ma anche nella vita comune ci caschiamo ogni giorno.
Il programma Svingdøren su DR P1, condotto dal linguista Adrian Hughes, ha analizzato il fenomeno con l’aiuto di tre ex parlamentari danesi. Uno dei casi più noti riguarda il SU, il sussidio statale agli studenti. Quando si discusse di tagliarlo a chi abitava ancora con i genitori, i favorevoli definirono il sussidio cafépenge (“soldi per il caffè”), insinuando che venisse speso per piaceri superflui. I contrari preferivano l’acronimo neutro SU, per sottolinearne l’utilità reale (trasporti, telefono, vestiti e spesa).
Un altro esempio è la proposta di installare più telecamere negli spazi pubblici. Il Ministro della giustizia Peter Hummelgaard le ha chiamate tryghedskameraer (“telecamere per la sicurezza”), mentre ONG e opposizione preferivano overvågningskameraer (“telecamere di sorveglianza”), con un’accezione più negativa.
Anche il famoso velfærdsgris – il “maiale trattato bene” – è un esempio di framing: un’etichetta proposta da alcuni grandi allevatori per rendere più appetibile un tipo di carne suina prodotto con maggior rispetto per il benessere animale. Non tutti accettarono di usarla, tra cui la catena Coop, che giudicò l'iniziativa ipocrita.
Secondo la professoressa Mette Bengtsson dell’Università di Copenaghen non esistono parole neutre: ogni termine è una lente che filtra la realtà. Il caso dell’betalingsring (“cintura urbana a pagamento”), proposto nel 2012 per limitare il traffico attorno a Copenaghen, lo dimostra. Il tentativo di ribattezzarlo miljøring (“cintura urbana a difesa dell’ambiente”) arrivò troppo tardi: la valenza negativa del concetto era già radicata.
Il framing può decidere le sorti di una riforma. Nel 1993 il premier Poul Nyrup Rasmussen introdusse una tassa chiamandola arbejdsmarkedsbidrag (“contributo al mercato del lavoro”) per renderla più accettabile. Anche l’ex deputata Özlem Cekic racconta di aver scelto il termine ydelse (“sostegno”) al posto del più stigmatizzante overførselsindkomst (“reddito da bonifico”), che indica il reddito che le persone ricevono dallo Stato sotto forma di bonifici, come sussidi o assegni, senza un rapporto diretto di lavoro. Per Cekic, sostituire un’espressione così tecnica e potenzialmente negativa con una parola più neutra e positiva ha aiutato a migliorare la percezione di questi aiuti sociali.
Cambiare una parola può cambiare il dibattito. È una sorta di ju-jitsu linguistico, come dice Hughes: sfruttare la forza dell’avversario per ribaltare la narrazione. Ne va del successo di una riforma, del consenso a un partito, o – perché no – della tua prossima riunione condominiale.
Italiani in Danimarca
Contributi MAECI per viaggi di studio e cultura nel 2025. Il Ministero degli esteri offre contributi per coprire spese di viaggio e soggiorno (fino a 1.500 euro) a ricercatori, docenti e operatori culturali italiani e stranieri che partecipano a scambi accademici o culturali tra Italia e l’estero. Può fare domanda sia chi viene invitato da istituzioni straniere (se residente in Italia) sia chi viene invitato da enti italiani (se residente all’estero). Il contributo è forfettario, valido per un massimo di 10 giorni di attività entro il 15 novembre 2025. Le domande vanno inviate all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen entro il 15 luglio 2025. Qui puoi trovare ulteriori informazioni e qui il modulo di richiesta.
Come votare per i referendum abrogativi del 2025 dalla Danimarca. L’8 e 9 giugno si terranno cinque referendum abrogativi in Italia. Gli iscritti all’AIRE e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche potranno votare in anticipo per corrispondenza.
Gli iscritti all’Aire riceveranno i plichi elettorali entro il 21 maggio al proprio indirizzo di residenza mentre gli elettori temporaneamente all’estero dovranno presentare apposita richiesta al Comune italiano di residenza entro il 7 maggio per ricevere il plico elettorale.
Gli elettori e le elettrici che entro il 25 Maggio non abbiano ancora ricevuto il plico elettorale potranno contattare il proprio ufficio consolare per ottenere il duplicato.
Infine, saranno trasmesse in Italia per lo scrutinio solamente le schede votate recapitate all’ufficio consolare di riferimento entro e non oltre le ore 16 locali del 5 giugno.
L’Ambasciata d’Italia a Copenaghen rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento all’indirizzo consolato.copenaghen@esteri.it.
Eventi legati all’Italia
Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura) 20 maggio, ore 17:30 • En pilgrimsvandring - fra Viborg til Rom Dorthe Carlsen ha percorso a piedi circa 3500 km da Viborg a Roma, esplorando un’antica e variegata rete di vie per il pellegrinaggio in Europa. All’evento racconterà come la camminata è diventata per lei un rifugio dalla vita frenetica e un’esperienza di scoperta personale. Al termine è previsto un breve rinfresco. Evento in collaborazione con S.P.Q.R. Romselskabet. Biglietti disponibili qui.
Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura) 21 maggio, ore 18:30 • Greenland Blurring – All’Istituto Italiano di Cultura si inaugura Greenland Blurring, mostra personale dell’artista Roberto Ghezzi, a cura di Mara Predicatori. Le opere esposte, nate da residenze in Groenlandia e alle Svalbard, trasformano i segni lasciati dal ghiaccio, acqua e aria in oggetti di interesse artistico e scientifico. La mostra rimane visitabile fino al 5 giugno.
Roskilde (Palæfløjen); 24 maggio - 22 giugno • Kaleidoscope Italy – Dal 24 maggio al 22 giugno, DIAA, Montoro Contemporanea e Roskilde Art Association ospitano la più grande mostra di arte contemporanea italiana mai vista in Danimarca, con 17 artisti italiani tra pittura, scultura, fotografia e installazioni. La mostra è curata da Andrea B. Del Guercio, storico dell’arte e docente all’Accademia di Brera, impegnato nella valorizzazione internazionale dell’arte italiana. L'iniziativa è promossa da DIAA – Danish Italian Art Association, realtà no-profit attiva nel dialogo artistico italo-danese. Il vernissage d’apertura si terrà il 24 maggio dalle 12 alle 14, con musica dal vivo, vino e specialità regionali. Ingresso libero. Press contact: Eva Gericke
Copenaghen (Kitchen Collective); 25 maggio 2025, ore 12:00 • Panzarot 2: Un assaggio di Puglia a Copenaghen – Seconda edizione di Panzarot, la giornata dedicata alla tradizione pugliese con panzerotti fritti sul momento, degustazione di vini curata da Viavino, DJ set e cocktail. Un evento informale tra sapori autentici e musica, per chi vuole scoprire (o ritrovare) l’atmosfera conviviale del Sud Italia. Ingresso libero fino a esaurimento scorte; consigliato l’acquisto di biglietti online.
Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura); 26 maggio, ore 17:30 • Vespasiano: da Sabina al trono dei Cesari, un salvatore inaspettato dell’Impero. Il prof. Arnaldo Marcone e il dr.phil Jesper Carlsen parleranno di Vespasiano, imperatore romano (69-79 d.C.) noto per le riforme finanziarie e il consolidamento dell’Impero che portarono stabilità politica. L’incontro, in inglese, approfondirà il ruolo di Vespasiano, salito al potere in circostanze impreviste e fondamentale per il rinnovamento dello Stato romano. Evento organizzato con l’Associazione Omnia Tuscia, i biglietti sono disponibili qui.
Ricordiamo anche:
Copenaghen (Statens Museum for Kunst); 29 marzo - 31 agosto 2025 • Michelangelo Imperfect – Lo Statens Museum for Kunst di Copenhagen ospita una straordinaria mostra dedicata a Michelangelo, con una selezione unica di calchi storici delle sue sculture, nuove riproduzioni, disegni originali e modelli. Per la prima volta in 150 anni, è possibile ammirare la maggior parte delle sue opere scultoree in un'unica esposizione, un evento imperdibile per gli amanti dell'arte. Ad accogliere i visitatori nella hall del museo sarà l'installazione BRUD di Morten Søndergaard che esplora il marmo utilizzato da Michelangelo, con pezzi provenienti dallo stesso blocco che il maestro scultore trovò a Carrara 500 anni fa.
Copenaghen (Galleria Hello, The Roses); 26 aprile - 28 giugno • Mostra dedicata a Giampaolo Babetto – La prima mostra personale in Scandinavia di Giampaolo Babetto, maestro della gioielleria d’arte contemporanea. Nato a Padova nel 1947, Babetto è una figura centrale della Scuola orafa padovana e ha influenzato profondamente l’evoluzione del gioiello artistico internazionale dagli anni Sessanta a oggi. Fondata nel 2024, Hello, The Roses è una galleria e piattaforma dedicata alla gioielleria come forma d’arte, con l’obiettivo di esplorarne il legame con estetica, identità, cultura e narrazione personale.
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Italia nei media danesi
Politiken evidenzia l’inedita azione congiunta tra Danimarca e Italia contro la Corte europea dei diritti dell’uomo, definendola “un attacco storico”. I due Paesi hanno infatti raccolto consensi tra gli stati membri dell'UE per contrastare il modo in cui la Corte impedisce agli stati membri di perseguire una politica di immigrazione e asilo a loro avviso sensata e aggiornata. La stampa danese interpreta questa mossa come un tentativo di “difendere la sovranità nazionale” e di limitare l’influenza esterna sulla giustizia. Pur riconoscendo l’importanza delle istituzioni europee, l’approccio danese appare pragmatico, con l’obiettivo di proteggere l’autonomia legale interna. La collaborazione bilaterale è vista come un segno positivo di dialogo tra i due Paesi, che cercano un equilibrio tra integrazione e rispetto delle rispettive sovranità.
TV2 evidenzia la reazione sorprendentemente positiva dei media danesi all'elezione del nuovo Papa. Nonostante la Danimarca sia un Paese prevalentemente laico, la stampa ha mostrato un interesse e un entusiasmo notevoli per questo evento. I giornali danesi hanno sottolineato aspetti del nuovo Pontefice che risuonano con i valori danesi, come l'impegno per la giustizia sociale, l'attenzione all'ambiente e la promozione del dialogo interreligioso. Questi temi hanno contribuito a una copertura mediatica più calorosa e coinvolta rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare in un contesto danese.
La stampa danese ha celebrato con entusiasmo la performance di Mads Pedersen nelle prime tappe del Giro d’Italia 2025, un momento di grande orgoglio nazionale. Pedersen ha vinto quattro tappe, mostrando forza e determinazione nonostante difficoltà logistiche, come dover indossare una maglia rosa modificata durante la prima tappa. Nelle fasi successive, però, Pedersen ha perso la leadership della competizione. Questo non sminuisce il valore delle sue prestazioni: la sua corsa aggressiva resta motivo di orgoglio e molti tifosi continuano a seguirlo, sperando in altre vittorie. Il dibattito è acceso sul suo potenziale per il resto del Giro: riuscirà a riconquistare la maglia rosa o a vincere altre tappe? Intanto la Danimarca gode della visibilità e della conferma del suo ruolo di protagonista nel ciclismo di alto livello.
Danimarca nei media italiani
Novo Nordisk, il CEO lascia dopo il crollo del titolo e sfide sul mercato Usa (Il Sole 24 ore)
Il leader dell’estrema destra danese Rasmus Paludan espulso dall’Italia (Il Post)
Raduno dell’ultradestra, controlli agli aeroporti. Espulso un leader danese (Corriere della Sera)
Rasmus Paludan, l’estremista di destra danese che bruciava le copie del Corano, bloccato a Malpensa: “Volevo partecipare al raduno dell’ultradestra” (Corriere della Sera)
Artico, Cina e Russia sfidano l’UE: nuova corsa alle rotte e alle risorse (Linkiesta)
Artico e Antartide: la sfida geopolitica per la governance dei poli (Linkiesta)
L’Artico e la NATO: l’Alleanza Atlantica alla prova del Nord (Linkiesta)
Copenhagen, torna CopenPay, il progetto che premia i turisti green: raddoppiano durata e servizi (la Repubblica)
CopenPay 2025: Copenaghen premia i turisti sostenibili (Corriere della Sera)
Turismo, Copenaghen premia i turisti green: torna CopenPay (Sky TG24)
Green economy, la Danimarca apre il più grande impianto di e-metanolo in Europa (Il Sole 24 ore)
Mostra di Ghezzi a Copenaghen sul Polo Artico (La Nazione)
Ecco qual è la città più felice del mondo: Copenhagen conquista il primo posto nell'Happy City Index 2025 (Torino Cronaca)
Happy City Index: questa è la capitale ideale (Donna Moderna)
La band che va forte adesso in Groenlandia fa reggae (Il Post)
Eurovision 2025, Sissal per la Danimarca (Il Messaggero)
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