Sette giorni in Danimarca • Numero 61
Presunto spionaggio USA in Groenladia; Ancora polemiche su immigrazione e cittadinanza; Due mostre illustrano la fine della Seconda guerra mondiale
Editoriale
La Danimarca ha convocato l’ambasciatore statunitense dopo che il Wall Street Journal ha rivelato presunte operazioni di spionaggio USA in Groenlandia. Una tensione diplomatica che riaccende l’interesse strategico per l’Artico e mostra quanto si stia giocando, oggi, sull’isola più grande del mondo.
Secondo un’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal, l’amministrazione Trump avrebbe ordinato un’intensificazione delle attività di intelligence sulla Groenlandia. L’obiettivo? Monitorare l’opinione pubblica, le spinte indipendentiste e l’interesse dell’isola per lo sfruttamento delle risorse naturali. Il Ministro degli esteri danese Lars Løkke Rasmussen ha parlato apertamente di “una situazione seria”. Mette Frederiksen ha confermato la linea del governo danese: “Sono voci da una testata internazionale, ma ovviamente non si può spiare un alleato”, ha detto da Oslo, dove partecipava a un vertice della Joint Expeditionary Force.
Ma a far salire ulteriormente la temperatura è stata un’intervista rilasciata da Donald Trump alla NBC: “Gli Stati Uniti potrebbero avere bisogno della Groenlandia per motivi di sicurezza internazionale”, ha dichiarato. Ha poi aggiunto che Washington “si prenderà cura” dei 56.000 abitanti dell’isola, qualora questa diventasse americana. Ancora una volta l’ipotesi di un’azione militare non è stata esclusa del tutto, anche se definita remota. Secondo esperti danesi, gli USA potrebbero avviare campagne di influenza per guadagnare il favore dei groenlandesi, promuovendo l'indipendenza dell'isola come passo verso un'eventuale annessione americana. Jacob Kaarsbo, ex capo analista dell'intelligence militare danese, ha affermato che “le agenzie di intelligence si adeguano alle priorità politiche del presidente”, suggerendo che le attività in Groenlandia siano già in corso.
La risposta di Nuuk non si è fatta attendere. Il premier groenlandese Jens-Frederik Nielsen ha ribadito, via Facebook, che “la Groenlandia non appartiene a nessuno. Decidiamo noi del nostro futuro”. La dichiarazione rafforza la posizione espressa più volte dalle autorità locali: l’indipendenza è una prospettiva concreta, ma sarà scelta dai cittadini, non imposta da capitali straniere.
Nel frattempo, Mette Frederiksen ha avuto un colloquio telefonico con il nuovo premier canadese Mark Carney. “Abbiamo parlato dell’importanza di rafforzare la nostra amicizia e alleanza”, ha scritto la premier su Instagram. “Il Canada è un partner forte nella NATO. Siamo uniti nella sicurezza del Baltico e del Grande Nord, e continueremo a sostenere l’Ucraina”. Una dichiarazione non casuale, in un momento in cui sia Danimarca che Canada, definito da Trump “il 51° Stato americano” sono oggetto di attenzioni sgradite da parte del presidente degli Stati Uniti.
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INDICE:
Politica
Il governo vuole inasprire le espulsioni. Il governo danese vuole introdurre nuove restrizioni per gli stranieri destinatari di un ordine di espulsione, in particolare per i residenti del centro di Kærshovedgård. Il Ministro per l’immigrazione e l’integrazione, Kaare Dybvad Bek (Socialdemokratiet), ha proposto tre misure: divieto di guida, di possesso di coltelli (se non giustificato) e accesso negato a sussidi come l'SU o all’avvio un’attività. L’obiettivo dichiarato è rendere la permanenza in Danimarca il meno attraente possibile per chi non ha diritto a restarvi. Kærshovedgård ospita circa 230 persone, tutte di sesso maschile, tra espulsi non rimpatriabili, richiedenti asilo respinti e soggetti in soggiorno tollerato. Queste iniziative hanno tuttavia suscitato critiche da parte di avvocati e organizzazioni per i diritti umani. Secondo alcuni legali le restrizioni violerebbero i diritti fondamentali delle persone che si trovano in una situazione di limbo legale, impossibilitati a lasciare la Danimarca per motivi indipendenti dalla loro volontà.
Mette Frederiksen propone di scegliere i migranti per “affinità”. Mette Frederiksen ha dichiarato in Parlamento che la Danimarca dovrebbe diventare più selettiva e orientare l’immigrazione economica verso Paesi “con cui condividiamo valori e interessi”, citando come problematici gli arrivi da Medio Oriente e Nord Africa. La premier ha criticato l’ingresso di lavoratori, soprattutto nel settore sanitario. Pur ribadendo che è positivo che le persone scelgano di venire in Danimarca per lavorare o studiare, ha sottolineato la necessità di evitare squilibri numerici e migliorare la gestione dell’immigrazione economica.
Screening per la cittadinanza: prosegue il dibattito. Nel dicembre 2024 il governo aveva annunciato l'intenzione di introdurre uno screening per valutare le opinioni democratiche di chi richiede la cittadinanza. A cinque mesi di distanza il comitato di esperti incaricato di esaminare questa possibilità non è stato ancora istituito. Il Ministro per l'immigrazione e l'integrazione, Kaare Dybvad Bek, ha attribuito il ritardo alla difficoltà di trovare esperti qualificati, promettendo che il processo sarà completato prima della pausa estiva. DF, Liberale Alliance e Konservative hanno espresso preoccupazione per la mancanza di progressi, sottolineando l'importanza di garantire che i nuovi cittadini condividano i valori democratici del Paese.
Polemiche sulla nuova legge di sorveglianza. Il governo propone una legge che consentirebbe al Servizio di Intelligence della Polizia (PET) di raccogliere e analizzare dati da fonti pubbliche, autorità amministrative e informazioni su cittadini stranieri. L'obiettivo dichiarato è migliorare la capacità di individuare minacce alla sicurezza nazionale. Venticinque organizzazioni, tra cui Amnesty International, criticano la proposta, temendo una sorveglianza di massa e la violazione della privacy. Chiedono una pausa nell'iter legislativo e un dibattito pubblico approfondito. Per il Ministro della giustizia, Peter Hummelgaard, si tratta di uno strumento analitico per identificare modelli sospetti e che non ci saranno cambiamenti nelle regole su come il PET tratta le informazioni personali. Anche alcuni partiti di opposizione esprimono preoccupazione per l'impatto sui diritti civili e la libertà di espressione. La legge potrebbe entrare in vigore a ottobre.
Anche la premier apre al nucleare. Mette Frederiksen ha aperto alla possibilità di rivedere il divieto, in vigore dal 1985, di inserire l'energia nucleare nel piano energetico danese, vietando anche la connessione di impianti nucleari alla rete elettrica. “Meglio il nucleare che la dipendenza dal gas russo”, ha dichiarato, pur ribadendo che l’eolico resta la priorità per la transizione energetica. Moderaterne e Venstre, suoi alleati di governo, si sono già detti pronti ad abolire il divieto. Alcune aziende danesi stanno esplorando nuove soluzioni, che il governo non intende bloccare. La posizione socialdemocratica resta prudente: il nucleare non viene promosso, ma nemmeno più escluso.
In pillole:
I cittadini dello Jutland del Sud comprano la carne in Germania: un chilo di macinato costa ormai circa 90 corone, contro le 75 oltreconfine. In Germania l’IVA è ridotta al 7% ma Inger Støjberg sostiene che siano state soprattutto le politiche agricole del governo attuale as aggravare la situazione.
Il politologo Mikkel Vedby Rasmussen, professore all’Università di Copenaghen, propone la creazione di un consigliere nazionale per la sicurezza, come già esiste in molti Paesi alleati. L’obiettivo è coordinare difesa, esteri e sicurezza interna, oggi troppo frammentati.
La Danimarca gestirà 6,2 miliardi di corone in fondi UE destinati all’industria della difesa ucraina e provienti dagli interessi sui beni russi congelati. L’iniziativa rafforza la capacità produttiva ucraina e testimonia la fiducia dell’UE nel ruolo di Copenaghen.
I parlamentari danesi possono assentarsi senza perdere la loro indennità. Il caso di Peter Seier, assente dal 2023 senza congedo formale, ha riacceso il dibattito sulla necessità di riformare le norme parlamentari per garantire maggiore equità e responsabilità.
Economia
Risultati nettamente superiori alle attese per il primo trimestre di Mærsk. L’utile operativo del colosso dei trasporti ha raggiunto gli 1,2 miliardi di dollari, quasi sei volte di più rispetto allo stesso periodo del 2024. La sola divisione “Ocean”, che gestisce il trasporto container via mare, ha generato ricavi per 8,9 miliardi di dollari, con un incremento di 900 milioni rispetto all’anno precedente. Il dato si spiega con l’aumento medio del 2,5% della tariffa per container da 40 piedi e con il calo dei prezzi del carburante. Anche il comparto “Terminals”, che gestisce numerosi porti nel mondo è in crescita, mentre la logistica è rimasta stabile. Mærsk conferma le previsioni per il 2025, pur segnalando rischi legati all’instabilità geopolitica e all’incertezza legata alle tariffe commerciali USA. Il CEO VIncent Clerc giudica comunque irrealistica l’idea di Trump di riportare tutta la produzione in America: una t-shirt costerebbe 100-150 dollari.
In pillole:
Pur con un fatturato di 78 miliardi di corone e un utile netto di 29 miliardi, Novo Nordisk rivede al ribasso le stime di fatturato per la prima volta in 8 anni. Il calo delle previsioni si spiega con il crescente fenomeno del compounding dei prodotti antiobesità.
La semina delle patate è stata completata con largo anticipo grazie a un inizio di primavera insolitamente secco ma una siccità prolungata potrebbe danneggiare i raccolti.
Ambiente
CO₂ nei vecchi giacimenti: parte il progetto Greensand. A Esbjerg è iniziata la costruzione del terminale per la CO₂, nell’ambito del Project Greensand, primo passo verso un sistema completo di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica in Danimarca. Il terminal raccoglierà CO₂ industriale da trasportare e immagazzinare nei giacimenti esausti del Mare del Nord. INEOS Energy, promotore del progetto, inizierà con 400.000 tonnellate annue, puntando a otto milioni. L’esperto del Politecnico di Copenaghen (DTU) Philip Fosbøl ricorda che lo stoccaggio sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici. L’entrata in funzione è prevista entro il 2026.
Vandalismo ambientale: il governo vuole introdurre pene detentive. Un terreno affacciato sul fiordo di Vejle è stato spianato e privato della vegetazione protetta senza autorizzazioni, al fine di ottenere una vista migliore per i residenti della zona. Il caso ha riacceso il dibattito politico: Venstre propone pene detentive fino a 18 mesi per chi distrugge deliberatamente la natura per interesse personale. Attualmente, le multe raramente superano le 30.000 corone, troppo poco per scoraggiare il vandalismo ambientale. SF, Konservative e DF chiedono pene più severe. Il governo sta lavorando a una riforma penale che includa misure più efficaci.
Dannebrog emette quanto 100 cittadini in un anno. Nonostante le promesse di rispetto per l’ambiente, nel 2024 la nave reale Dannebrog ha consumato più gasolio che in qualsiasi anno dal 2015. Il dato ha sollevato critiche sulla coerenza tra le dichiarazioni ambientali della Casa Reale e i fatti. Esponenti ecologisti chiedono scelte più responsabili. Le emissioni derivano anche da viaggi in Groenlandia e visite di Stato in Svezia e Norvegia. La Casa Reale riconosce il problema e afferma che si sta valutando l’impiego di carburanti alternativi, pur difendendo il valore simbolico del Dannebrog.
A Aarhus il nuovo simbolo dell’edilizia sostenibile. È stato inaugurato TRÆ, grattacielo di 78 metri che vince il titolo di edificio in legno più alto del Paese. Ospita uffici ed è stato costruito con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale: secondo gli sviluppatori il progetto ha prodotto il 75% in meno di CO₂ rispetto a un edificio in cemento. Realizzato anche con materiali di recupero, come pale eoliche usate, è firmato dallo studio Lendager Arkitekter. Gli ideatori lo considerano un esempio concreto di edilizia sostenibile e responsabile. Il legno, pur non essendo una soluzione sempre applicabile, rappresenta per loro un materiale di transizione efficace per affrontare l’attuale crisi climatica.
In pillole:
Un'indagine ha rilevato presenza di PFAS in 13 giacche su 17 acquistate online su Temu, Shein e Amazon. In 12 casi le sostanze trovate erano vietate nell’UE. La Danimarca, con altri Paesi nordici, propone un divieto europeo per queste sostanze dal 2026.
A Høruphav la fioritura precoce di particolari alghe filamentose, soprannominate “sterco oleoso”, sta soffocando i fondali marini. L’eccesso di fertilizzanti e il caldo anomalo sono fattori chiave. L’accordo Tripartito Verde è un passo avanti, ma gli effetti saranno lenti.
Proteggere Copenaghen dalle mareggiate future costerà 13 miliardi di corone. Il governo sta rivedendo le regole per il finanziamento, mentre i residenti chiedono un maggiore intervento pubblico, contestando la distribuzione dei costi attuale.
Salute
Sanità sotto stress tra blackout e minacce informatiche. Il sistema sanitario danese è sotto scrutinio a causa di recenti blackout e preoccupazioni legate alla sicurezza informatica. Il sistema è attualmente preparato solo per gestire il carico medio di pazienti, mancando di risorse per affrontare crisi straordinarie come pandemie o attacchi informatici. Rigsrevisionen ha rivelato che nessuna delle cinque regioni danesi soddisfa completamente gli standard di sicurezza informatica, con carenze nella segmentazione delle reti e nella gestione dei backup dei dati. La Ministra della sanità, Sophie Løhde (Venstre), ha riconosciuto la necessità di un approccio condiviso per migliorare la preparazione del sistema sanitario, definendola una responsabilità collettiva.
Riabilitazione del linguaggio post-ictus: un diritto a metà. In Danimarca, chi perde la capacità di parlare dopo un ictus riceve meno tutele rispetto a chi subisce danni fisici. Il motivo è normativo: la riabilitazione del linguaggio è gestita dal Ministero dell'istruzione, non da quello della sanità, e dipende dai singoli comuni. Il risultato è una disparità di trattamenti che può portare a esclusione sociale, depressione e difficoltà lavorative. Esperti e associazioni chiedono un cambio legislativo per garantire pari diritti a tutti i pazienti colpiti da ictus, ma le risposte istituzionali tardano ad arrivare.
Nuovo piano anti-fumo: licenze, limiti e divieti. Il governo vuole ridurre il numero di negozi autorizzati a vendere tabacco e nicotina. La rete commerciale potrebbe essere ristretta con l’introduzione di licenze onerose, limiti di orario o autorizzazioni riservate a specifici esercizi. L’obiettivo primario è frenare l’uso di nicotina tra i giovani, che rimane alto: il 32% dei 15-29enni consuma tabacco o nicotina. In totale, 800.000 persone fumano in Danimarca, pari al 17% della popolazione, risultando in 16.000 morti annui.
Istruzione
Investimenti per combattere l’abbandono nelle scuole professionali. Il governo ha deciso di investire oltre 500 milioni di corone ogni anno nelle scuole professionali a partire dal 2030, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’istruzione e ridurre il tasso di abbandono che raggiunge il 70% in alcuni settori. L’accordo prevede anche un aumento dei fondi per i soggiorni di studio all’estero, con l’obiettivo di cinque volte più studenti che trascorrano una parte della loro formazione fuori dal Paese. La riduzione dei requisiti di distanza per l’ammissione ai collegi e un maggiore investimento nella formazione degli insegnanti sono essenziali per garantire la qualità dell’istruzione. L’accordo prevede inoltre che le scuole professionali abbiano maggiore libertà nell’utilizzo dei fondi e che gli insegnanti ricevano corsi di aggiornamento professionale per migliorare le loro capacità pedagogiche.
Società
A inizio maggio 1945, a ridosso della fine della Seconda guerra mondiale, la stazione ferroviaria di Padborg divenne teatro di un drammatico episodio: l'arrivo di un treno carico di donne sopravvissute ai campi di concentramento tedeschi. Le immagini scattate dal fotografo Tage Christensen per Politiken documentano l'arrivo di queste donne, emaciate e traumatizzate, provenienti principalmente dal campo di Ravensbrück. Queste fotografie, rimaste inedite per decenni, sono state recentemente riscoperte negli archivi del giornale. Mostrano le donne mentre, esauste, si gettano sull'erba per bere l'acqua versata, incapaci di credere di essere finalmente libere. Molte di loro indossavano ancora gli abiti logori dei campi, con il distintivo a forma di croce cucito sulla schiena. Il salvataggio di queste prigioniere fu reso possibile grazie all'operazione white buses, organizzata dal conte svedese Folke Bernadotte in collaborazione con la Croce Rossa danese.
Tra aprile e maggio 1945, circa 15.000 prigionieri, tra cui oltre 7.000 donne, furono evacuati dai campi di concentramento tedeschi e portati in salvo attraverso la Danimarca verso la neutrale Svezia. Padborg fu uno dei principali punti di transito, dove le donne ricevevano cure mediche, cibo e un primo sollievo dopo le sofferenze subite. Le testimonianze delle infermiere volontarie raccontano di condizioni sanitarie disperate: molte donne soffrivano di malnutrizione, infezioni e ferite gravi. Alcune erano così traumatizzate da temere che le docce fossero camere a gas. Nonostante tutto, molte di loro cercarono di restare in Danimarca, trovando conforto nell'umanità ricevuta. Oggi il Frøslevlejrens Museum a Padborg conserva la memoria di questi eventi, offrendo una testimonianza tangibile di una pagina oscura della storia europea. Le immagini di Christensen, ora esposte, ci ricordano l'importanza di preservare la memoria per evitare che simili atrocità si ripetano.
Mentre a Padborg le donne liberate cercavano di riprendersi dalla fame e dal terrore, sull’isola di Bornholm la guerra non era ancora finita. Il 7 e l’8 maggio 1945, proprio mentre il resto del Paese festeggiava la liberazione dalla Germania nazista, le città di Rønne e Nexø vennero bombardate dall’aviazione sovietica. I sovietici, non riconoscendo la resa tedesca agli alleati occidentali, bombardarono l’isola per costringere i soldati tedeschi ancora presenti a capitolare. La popolazione, già esausta dopo cinque anni di occupazione, fu colpita all’improvviso e con violenza.
A Rønne, delle oltre 3.000 abitazioni, solo poche centinaia rimasero intatte. Circa 3.000 persone persero la casa, mentre almeno dieci civili danesi morirono nei bombardamenti insieme a numerosi soldati e rifugiati tedeschi, il cui numero esatto non fu mai accertato. Il 9 maggio le truppe sovietiche sbarcarono sull’isola, che rimase occupata per altri undici mesi. Fu solo nell’aprile del 1946 che l’ultimo soldato sovietico lasciò Bornholm. Durante questi undici mesi, Bornholm fu esclusa dal processo di liberazione che interessò il resto della Danimarca, vivendo una realtà politica e sociale isolata. Le città colpite furono ricostruite anche grazie all’aiuto svedese, che donò circa 300 case in legno.
Ancora oggi il trauma di quei giorni è vivo nella memoria collettiva dell’isola. Molti bornholmer hanno ereditato i racconti dei genitori e dei nonni, trasformandoli in parte integrante della loro identità. La giornalista Dorte Kofoed, la cui madre aveva dieci anni durante i bombardamenti, racconta come l’esperienza abbia segnato profondamente la sua famiglia. Il Bornholms Museum conserva testimonianze e fotografie di quel periodo, offrendo uno spazio per riflettere su una pagina spesso dimenticata della storia danese.
Rieducazione religiosa nei Paesi d’origine: chi doveva proteggere Amal? A 16 anni Amal è stata rinchiusa in due centri di rieducazione religiosa somali, per volere dei genitori. Racconta di violenze, catene, preghiere forzate e isolamento. Dopo 16 mesi è riuscita a fuggire e oggi, a 23 anni, ha avviato una causa civile contro il Comune di Aarhus e il Ministero degli esteri danese per non averla protetta nonostante le segnalazioni. Chiede un risarcimento di 400.000 corone. Le istituzioni negano le accuse, sostenendo di non aver avuto sufficienti motivi per agire e che quanto avvenuto all’estero non può essere loro imputato. Il Ministero rivendica inoltre di averla aiutata a ottenere un passaporto e un rifugio sicuro dopo la fuga.
Islam: servono cambiamenti per una maggiore integrazione. In Danimarca vivono circa 300.000 musulmani, in gran parte cittadini danesi integrati. Le moschee esistenti non rispondono più alle esigenze delle nuove generazioni. La portavoce per l'integrazione e la chiesa di Radikale Venstre, Zenia Stampe, propone di affrontare apertamente il tema e chiede l’introduzione di un sistema di finanziamento nazionale delle moschee, legato a criteri di trasparenza, democrazia interna e formazione teologica. I modelli austriaco e tedesco mostrano che è possibile affermare un Islam europeo, integrato e indipendente da influenze straniere. Secondo la portavoce, il mancato riconoscimento istituzionale dell’Islam ha contribuito a una “terra di nessuno” in cui si alimentano incertezza e radicalizzazione.
Cambiano i criteri per la selezione militare. La nuova leva prevede 11 mesi di servizio e coinvolge tutti i giovani. Durante la Giornata delle Forze Armate (Forsvarets Dag) si svolgono prove scritte, visite mediche e sorteggi. Oggi, su 120 partecipanti, circa la metà è stata giudicata non idonea. Per rendere il servizio più inclusivo e accessibile, le Forze armate (Forsvaret) stanno allentando i criteri di idoneità.
Abusi sessuali in un centro yoga che riceve sussidi pubblici. Il Natha Yoga Center di Copenaghen ha ricevuto oltre 6 milioni di corone danesi in sussidi pubblici dal 2005, nonostante segnalazioni di pratiche settarie e abusi sessuali. Figure chiave del centro, tra cui il fondatore Gregorian Bivolaru, sono stati arrestati. Il Comune di Copenaghen ha avviato una nuova indagine per valutare la conformità dell'associazione ai criteri per il sostegno pubblico.
TrygFonden per i giovani. TrygFonden ha istituito un fondo da 150.000 corone destinato a progetti giovanili nella regione della Danimarca meridionale. La particolarità è che a decidere la distribuzione dei fondi sono i giovani stessi. Tra i primi progetti finanziati: giochi di ruolo al centro Varde STU, eventi di basket, festival e Croquis. La scadenza per presentare domanda è il 9 maggio.
In pillole:
La DBU lancia un progetto pilota per permettere alle giovani calciatrici di giocare nei campionati maschili d’élite (U15, U17, U19). L’obiettivo è offrire nuove sfide alle ragazze più talentuose e promuovere una cultura calcistica più aperta.
Aperta la votazione per l’Ibyen Prisen, premio che celebra persone, luoghi e progetti che rendono Copenaghen più vivibile. I lettori possono scegliere tra 29 candidati in sei categorie, tra cui il miglior nuovo ristorante. Novità di quest’anno è il premio “Årets Krammer” (lett. “L’abbraccio dell’anno”) per l’inclusione.
I turisti olandesi stanno diventando una risorsa preziosa per la costa occidentale. Spendono in media 1.100 corone al giorno, più dei danesi e dei tedeschi. Le presenze sono aumentate del 25% dal 2019, raggiungendo 1,8 milioni di pernottamenti nel 2023.
La pizzeria Mio Pizza, aperta a marzo a Frederiksberg, ha registrato un'affluenza tale da trovarsi più volte senza. Il locale propone pizze di qualità a prezzi molto accessibili: 49 corone per le vegetariane, 59 per tutte le altre. L’iniziativa è di Torben Klitbo, già fondatore del bistrot Bouillon.
Il programma sperimentale di pasti scolastici che prenderà il via a partire dall’anno scolastico 2025/26 ha già ricevuto un’ampia adesione: sarà destinato a circa 26.300 alunni in 77 comuni e 57 scuole primarie indipendenti.
I Paesi nordici sostengono la proposta danese di creare una piattaforma di streaming nordica comune per valorizzare contenuti audiovisivi finanziati con fondi pubblici. L’obiettivo è rendere film e serie nordiche più accessibili e visibili a livello internazionale.
Italiani in Danimarca
Contributi MAECI per viaggi di studio e cultura nel 2025. Il Ministero degli esteri offre contributi per coprire spese di viaggio e soggiorno (fino a 1.500 euro) a ricercatori, docenti e operatori culturali italiani e stranieri che partecipano a scambi accademici o culturali tra Italia e l’estero. Può fare domanda sia chi viene invitato da istituzioni straniere (se residente in Italia) sia chi viene invitato da enti italiani (se residente all’estero). Il contributo è forfettario, valido per un massimo di 10 giorni di attività entro il 15 novembre 2025. Le domande vanno inviate all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen entro il 15 luglio 2025. Qui puoi trovare ulteriori informazioni e qui il modulo di richiesta.
Come votare per i referendum abrogativi del 2025 dalla Danimarca. L’8 e 9 giugno si terranno cinque referendum abrogativi in Italia. Gli iscritti all’AIRE e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche potranno votare in anticipo per corrispondenza.
Gli iscritti all’Aire riceveranno i plichi elettorali entro il 21 maggio al proprio indirizzo di residenza mentre gli elettori temporaneamente all’estero dovranno presentare apposita richiesta al Comune italiano di residenza entro il 7 maggio per ricevere il plico elettorale.
Gli elettori e le elettrici che entro il 25 Maggio non abbiano ancora ricevuto il plico elettorale potranno contattare il proprio ufficio consolare per ottenere il duplicato.
Infine, saranno trasmesse in Italia per lo scrutinio solamente le schede votate recapitate all’ufficio consolare di riferimento entro e non oltre le ore 16 locali del 5 giugno.
L’Ambasciata d’Italia a Copenaghen rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento all’indirizzo consolato.copenaghen@esteri.it.
Eventi legati all’Italia
Copenaghen (Statens Museum for Kunst); 29 marzo - 31 agosto 2025 • Michelangelo Imperfect – Lo Statens Museum for Kunst di Copenhagen ospita una straordinaria mostra dedicata a Michelangelo, con una selezione unica di calchi storici delle sue sculture, nuove riproduzioni, disegni originali e modelli. Per la prima volta in 150 anni, è possibile ammirare la maggior parte delle sue opere scultoree in un'unica esposizione, un evento imperdibile per gli amanti dell'arte. Ad accogliere i visitatori nella hall del museo sarà l'installazione BRUD di Morten Søndergaard che esplora il marmo utilizzato da Michelangelo, con pezzi provenienti dallo stesso blocco che il maestro scultore trovò a Carrara 500 anni fa.
Copenaghen (Galleria Hello, The Roses); 26 aprile - 28 giugno • Mostra dedicata a Giampaolo Babetto – La prima mostra personale in Scandinavia di Giampaolo Babetto, maestro della gioielleria d’arte contemporanea. Nato a Padova nel 1947, Babetto è una figura centrale della Scuola orafa padovana e ha influenzato profondamente l’evoluzione del gioiello artistico internazionale dagli anni Sessanta a oggi. Fondata nel 2024, Hello, The Roses è una galleria e piattaforma dedicata alla gioielleria come forma d’arte, con l’obiettivo di esplorarne il legame con estetica, identità, cultura e narrazione personale.
Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura) 21 maggio, ore 18:30 • Greenland Blurring – All’Istituto Italiano di Cultura si inaugura Greenland Blurring, mostra personale dell’artista Roberto Ghezzi, a cura di Mara Predicatori. Le opere esposte, nate da residenze in Groenlandia e alle Svalbard, trasformano i segni lasciati dal ghiaccio, acqua e aria in oggetti di interesse artistico e scientifico. La mostra rimane visitabile fino al 5 giugno.
Roskilde (Palæfløjen); 24 maggio - 22 giugno • Kaleidoscope Italy – Dal 24 maggio al 22 giugno, DIAA, Montoro Contemporanea e Roskilde Art Association ospitano la più grande mostra di arte contemporanea italiana mai vista in Danimarca, con 17 artisti italiani tra pittura, scultura, fotografia e installazioni. La mostra è curata da Andrea B. Del Guercio, storico dell’arte e docente all’Accademia di Brera, impegnato nella valorizzazione internazionale dell’arte italiana. L'iniziativa è promossa da DIAA – Danish Italian Art Association, realtà no-profit attiva nel dialogo artistico italo-danese. Il vernissage d’apertura si terrà il 24 maggio dalle 12 alle 14, con musica dal vivo, vino e specialità regionali. Ingresso libero. Press contact: Eva Gericke
Copenaghen (Kitchen Collective); 25 maggio 2025, ore 12:00 • Panzarot 2: Un assaggio di Puglia a Copenaghen – Seconda edizione di Panzarot, la giornata dedicata alla tradizione pugliese con panzerotti fritti sul momento, degustazione di vini curata da Viavino, DJ set e cocktail. Un evento informale tra sapori autentici e musica, per chi vuole scoprire (o ritrovare) l’atmosfera conviviale del Sud Italia. Ingresso libero fino a esaurimento scorte; consigliato l’acquisto di biglietti online.
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Italia nei media danesi
Politiken riporta un articolo che esplora come la figura di Pier Paolo Pasolini continui a esercitare un’influenza potente a Ostia, dove è stato brutalmente assassinato, anche dopo 50 anni dalla sua morte. “Pasolini è ancora molto presente, non solo come artista, ma come simbolo di una Roma che resiste al cambiamento”, si legge nell’articolo, che enfatizza l’enigma irrisolto della sua morte. L’articolo di Politiken dimostra l’interesse danese verso l'eredità culturale italiana, in particolare quella legata alla Roma degli anni '70. Il tono critico e riflessivo dell’articolo ci invita a non dimenticare la dimensione storica e politica di Pasolini, oltre al suo valore come regista.
Danimarca nei media italiani
La NATO davanti al suo paradosso. (Il Foglio)
La sfida dell’Ue è mantenere l’Artico pacifico e ambientalmente integro. (Linkiesta)
Trump: “Potremmo usare la forza sulla Groenlandia. Ne abbiamo un disperato bisogno”. Poi: “Riapriamo Alcatraz”. (La Stampa)
La Danimarca convoca un diplomatico Usa per chiarimenti sull'aumento delle attività di intelligence in Groenlandia. (Euronews)
Gli Usa attivano le spie in Groenlandia, alta tensione con la Danimarca: «Cosa intendono fare?». (Open)
Borsa Copenaghen: +6% Novo Nordisk grazie a forte performance trimestrale. (Il Sole 24 ORE)
In Svezia, Finlandia e Danimarca è vietato usare gli smartphone nelle scuole. (Elle)
Previsioni meteo, ciclone danese sull’Italia, ancora temporali e nubifragi al Centro-Nord (la Repubblica)
Copenhagen Marathon. Domenica 11 maggio una delle ultime grandi maratone primaverili europee con 21.000 runners al via: ecco i favoriti. (Marathon World)
Giro d'Italia, il risultato della prima tappa Durazzo-Tirana: Pedersen vince in volata davanti a van Aert ed è maglia rosa. Ciccone protagonista. (Corriere della Sera)
10 punti per capire l'arte di Vilhelm Hammershøi. (Finestra sull’Arte)
Il gusto dell’inclusione: viaggio nel mondo del juice pairing. (Falstaff)
Tèrra, ristorante con 3 tavoli aperto da due romani a Copenaghen. (Scatti di Gusto)
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