Sette giorni in Danimarca • Numero 44 (06.01.2025 - 12.01.2025)
Consuntivo sul 2024 in Danimarca; I discorsi di Capodanno del re e della premier; Il dramma geopolitico tra Groenlandia, USA e Danimarca
Editoriale
Il 2024 sarà ricordato in Danimarca non solo per essere stato tra gli anni più caldi e piovosi, ma anche per l'importante svolta nella monarchia con l'abdicazione di Margrethe II. Frederik X ha tenuto il suo primo discorso di Capodanno, ringraziando il popolo danese per il sostegno e la regina consorte Mary. Ha sottolineato l'importanza della coesione nazionale e affrontato questioni globali, come il conflitto in Ucraina e la fragilità della pace. Nonostante alcune critiche, come la mancanza di approfondimenti sul rapporto con la Groenlandia, il discorso è stato accolto positivamente e ha rafforzato l'immagine di un monarca sincero e moderno.
A quasi un anno dall’ascesa al trono, Frederik X raccoglie sorprendentemente consensi (il 49% dei danesi lo considera il miglior rappresentante della monarchia) superiori a quelli della madre (17%), anche se gli esperti concordano che il successo del re è in parte dovuto proprio all’eredità positiva lasciata da Margrethe II. Frederik è apprezzato per il suo stile moderno e per il focus su temi come clima, diritti dei bambini e parità di genere. La popolarità della monarchia resta alta, con il 76% di sostegno. Un altro sondaggio ha rivelato che i danesi lo considerano soprattutto “popolare” (70%), “sportivo” (64%), “simpatico” (59%), “orientato alla famiglia” (56%) e a sorpresa anche “culturale” (22%), “eloquente” (17%), “intellettuale” (16%). Nonostante alcune voci minoritarie che lo descrivono come “pigro” (4%) o “antipatico” (3%), la maggior parte dei danesi riconosce il suo impegno e la sua maturità.
Anche Mette Frederiksen ha tenuto il suo discorso di Capodanno, focalizzandosi sull'importanza di aumentare le spese militari e sull'uso degli aiuti statali per rafforzare la competitività dell'UE. Apprezzato da Dansk Industri e Dansk Erhverv, il discorso ha sollevato anche critiche. Lisbeth Bech-Nielsen (SF) ha rimarcato l'assenza di temi legati al welfare, come pensioni e servizi pubblici. Pelle Dragsted (Enhedslisten) ha accusato Frederiksen di favorire tagli fiscali per i ricchi e l'industria a scapito della natura. Inger Støjberg (Danmarksdemokraterne) ha criticato la poca attenzione alla vita quotidiana dei cittadini.
Cos’altro è successo in queste settimane? L’attivista Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd, è stato liberato e non verrà estradato in Giappone, la nave cinese Yi Peng 3 ha finalmente mollato gli ormeggi, Angela Merkel ha dichiarato a DR che la Danimarca non è un buon modello da seguire, criticando soprattutto le leggi che limitano il diritto di asilo e le misure restrittive nei confronti dei rifugiati, mentre i groenlandesi stanno diventando sempre più favorevoli all'Unione Europea.
E proprio la Groenlandia e la Danimarca in questi giorni sono state loro malgrado al centro del dibattito politico internazionale. Pertanto, dedicheremo alla visita di Donald Trump Jr. a Nuuk e alla tensione geopolitica conseguita alle dichiarazioni di Donald Trump stesso sulla Groenlandia gran parte di questo numero di Sette giorni in Danimarca.
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INDICE:
Politica
Durante la prima presidenza di Donald Trump la proposta di acquistare la Groenlandia fu respinta da Mette Frederiksen e dal premier groenlandese Múte B. Egede come una boutade. Il Ministero della Difesa danese però ora prende sul serio le intenzioni di Trump, dato che, nonostante il figlio sostenga si sia trattato di un viaggio personale, appare evidente che fosse un preludio a una futura visita ufficiale. Trump, intanto, ha di nuovo suscitato polemiche con una dichiarazione controversa sulla possibilità di usare la forza militare per ottenere il controllo sull'isola e ha inoltre minacciato nuovi dazi sui prodotti danesi.
L’annuncio si accompagna a molte altre dichirazioni estreme di Trump in attesa del suo nuovo mandato (tra cui l’occupazione di Panama, gli enormi dazi commerciali che imporrà all’Europa e il cambio del nome del Golfo del Messico in Golfo d’America). L’aggressività è strategica e le sue richieste irragionevoli mirano a spaventare i suoi interlocutori per ottenere poi risultati a lui favorevoli.
Mette Frederiksen ha commentato l'episodio in un'intervista a TV 2, esprimendo il suo scetticismo a riguardo e invitando a non reagire impulsivamente alle sue dichiarazioni. Sentendosi ancora prima di tutto premier di un Paese membro della NATO, ora considera positivo l’interesse degli USA e sottolinea che le decisioni sul tema spettano a Nuuk. Questo atteggiamento le ha attirato critiche per una risposta giudicata troppo diplomatica.
Il premier groenlandese Múte B. Egede ribadisce il desiderio di indipendenza della Groenlandia, sottolineando che il suo popolo vuole appunto essere groenlandese, non danese o americano. Egede invita a focalizzarsi su ciò che unisce i tre Paesi, non su ciò che li divide, e ha confermato la volontà di continuare la cooperazione con gli USA. Re Frederik, intanto, ha modificato lo stemma reale, dando più spazio all’orso polare e all’ariete, simboli di Groenlandia e Far Øer, un gesto visto come un messaggio politico.
Rientrato in patria, Donald Trump Jr. ha accusato la Danimarca di razzismo verso i groenlandesi e criticato i media danesi per il bias anti-USA. Sebbene dichiarato privato, il viaggio ha rivelato chiari intenti politici. Donald Trump ha ringraziato i groenlandesi per l'ospitalità riservata a suo figlio, definendoli “fantastici” e promettendo di fare loro presto visita. Il messaggio, pubblicato su Truth Social, era accompagnato da un video critico verso la gestione danese della Groenlandia e da slogan di suoi sostenitori locali quali Buy Greenland e God bless Donald Trump.
L'Unione Europea ha reagito fermamente alle dichiarazioni di Donald Trump sul possibile uso della forza militare per ottenere la Groenlandia, considerata parte del Regno di Danimarca e quindi di interesse europeo.
Jean-Noel Barrot, Ministro degli affari europei francese, ha ribadito che l’UE non tollererà attacchi al proprio territorio sovrano.
Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha ammonito che le frontiere non possono essere spostate con la forza, evidenziando preoccupazioni condivise tra i leader europei.
Giorgia Meloni ha escluso l’eventualità di un’annessione americana, interpretando le parole di Trump come una tattica per riaffermare l’importanza degli interessi strategici statunitensi. Tuttavia, ha ribadito la necessità di evitare escalation economiche, come l’aumento dei dazi commerciali tra USA ed UE.
La situazione è monitorata anche dalla Russia. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha criticato l’Europa per la sua reazione “timida” e ha sottolieato l’importanza di rispettare la volontà popolare.
Anche al di fuori dell’Europa le minacce millitari vengono criticate in quanto si tratta di un Paese NATO che minaccia un altro paese Nato.
La controversia ha sollevato forti reazioni anche fra i politici danesi. Il Ministro degli esteri Lars Løkke Rasmussen ha definito la situazione seria, sottolineando che non si tratta di una crisi diplomatica, ma che potrebbe diventarlo se le parole di Trump si trasformassero in azioni concrete. Si è però detto anche disponibile a discutere con gli Stati Uniti su come cooperare ancora più strettamente per garantire che le ambizioni americane nell’Artico siano soddisfatte.
Pelle Dragsted, di Enhedslisten, critica il governo per non aver sostenuto abbastanza la Groenlandia, mentre Karsten Hønge (SF) ha definito Trump un gangster che utilizza pressioni e minacce per ottenere il controllo sull'isola.
Martin Lidegaard di Radikale Venstre considera la situazione senza precedenti dal punto di vista diplomatico, Mona Juhl dei Conservatori sottolinea la necessità di rafforzare il rigsfællesskab, mentre Morten Messerschmidt di Dansk Folkeparti respinge l’idea di un’indipendenza groenlandese, definendola “un miraggio”.
Anche il settore economico si è espresso. Lars Sandahl Sørensen di Dansk Industri invita alla calma, ricordando l’importanza dei rapporti commerciali con gli USA, mentre Dansk Erhverv mette in guardia contro il rischio di una guerra commerciale. Le minacce di Trump hanno già avuto effetti concreti, con cali significativi nelle azioni di aziende come Vestas e Ørsted.
Diverse testate danesi sottolineano l'importanza di un fronte unito tra Danimarca e Groenlandia per contrastare le ingerenze di Donald Trump:
Christian Jensen, caporedattore di Politiken, avverte che divisioni interne avvantaggerebbero Trump e invita a ripristinare il dialogo tra Copenaghen e Nuuk per respingere queste interferenze.
Jette Elbæk Maressa di Jyllands-Posten definisce “mafiosi” i metodi di Trump e inaccettabili per un alleato storico come gli Stati Uniti, ribadendo che Groenlandia e Danimarca devono opporsi congiuntamente.
Secondo Tom Jensen di Berlingske il governo danese deve assumere una posizione più incisiva per evitare il rischio di uno sgretolamento del rigsfællesskabet.
Jeppe Duvå di Kristeligt Dagblad riflette sul fatto che Trump, con una retorica primitiva, compromette la possibilità di avanzare richieste ragionevoli come un maggiore accesso americano alle infrastrutture militari groenlandesi, che potrebbero essere negoziate senza confliggere con gli interessi di Danimarca e Groenlandia.
Ancora sui sindelagssamtaler, fra integrazione e tensioni politiche. Tre cittadini hanno ottenuto la cittadinanza danese attraverso i colloqui ideologici introdotti su richieta di DF per valutare i valori democratici dei richiedenti. Mohamad, uno dei primi partecipanti, ha definito l’esperienza “scioccante”, ma necessaria per dimostrare il suo impegno verso la Danimarca. Il governo sta considerando un ampliamento dei criteri di screening per individuare atteggiamenti antidemocratici, scatenando critiche da sinistra perché viste come divisive e contrarie ai diritti fondamentali.
Più fiducia nei tutori legali. Il Ministro della giustizia danese propone di accelerare le pratiche per i tutori legali (værger) e di rafforzare la fiducia nei loro confronti, semplificando le procedure per cittadini vulnerabili come anziani e disabili. Tuttavia, avverte che una maggiore rapidità potrebbe ridurre i controlli, esponendo al rischio di abusi o decisioni inappropriate, specialmente in ambiti delicati come la gestione finanziaria o sanitaria. L’iniziativa ha suscitato opinioni contrastanti: da un lato si apprezza l’efficienza amministrativa, dall’altro si teme la perdita di protezione per i più deboli.
Meno allontanamenti per famiglie vulnerabili. Un progetto pilota ha ridotto il numero di bambini provenienti da famiglie vulnerabili costretti ad allontanarsi da casa, puntando su prevenzione e supporto. L’iniziativa offre ai genitori aiuti psicologici, educativi e finanziari per affrontare difficoltà prima che la situazione diventi critica. I risultati mostrano una significativa diminuzione degli allontanamenti, con una conseguente riduzione dei traumi per i minori e dei costi pubblici. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che l’enfasi sulla permanenza in famiglia potrebbe sottovalutare situazioni di pericolo.
Altre notizie dai partiti
La coalizione SVM perde consensi, scendendo dal 50,1% al 32,7%. SF e Liberal Alliance guadagnano gli elettori delusi, complici scandali, promesse non mantenute e azioni controverse come l’abolizione dello store bededag.
SF respinge con fermezza l’ipotesi di partecipare a un governo di centro che comprenda anche Venstre e Konservative, riaffermando la propria priorità verso politiche sociali e ambientali più progressiste.
Il leader di DF, Morten Messerschmidt, punta a rafforzare il partito attendendo il crollo del tosseblok (lett. ‘alleanza dei pazzi, degli squilibrati’) e la prossima mossa di Troels Lund Poulsen, probabile futuro leader di Venstre.
Economia
Nuove trattative per i contratti collettivi. I sindacati sono pronti. Dopo decenni di incrementi e con l’inflazione sotto controllo, i lavoratori si preparano a chiedere ulteriori migliorie. Gli esperti economici prevedono che i salari continueranno a salire, anche se in maniera più moderata. Le trattative sono destinate a essere complesse, con i sindacati determinati a garantire una distribuzione più equa del reddito. Tuttavia, i datori di lavoro mettono in guardia: “Non possiamo salvare tutti”, riconoscendo le difficoltà nel bilanciare gli interessi di diversi settori.
Nel frattempo oltre un milione di cittadini danesi sono riusciti a evitare il pagamento di tasse arretrate, suscitando preoccupazioni sulla gestione fiscale del Paese. Inoltre, alcuni dei danesi più ricchi sono accusati di evasione fiscale per miliardi di corone, grazie all’aiuto di un avvocato che ha facilitato il processo.
Fallimento per Jörd di Arla: il mercato vegetale cresce, ma non per tutti. Arla ritira la maggior parte delle sue bevande vegetali del marchio Jörd, per una perdita di più di 200 milioni di corone. L’azienda imputa l’insuccesso all’inflazione e al basso valore nutrizionale dei prodotti. Tuttavia, concorrenti come Naturli’ e Dryk, che invece registrano una crescita nelle vendite, attribuiscono il fallimento alla scarsa qualità del prodotto e al posizionamento strategico di Arla nel settore.
Ambiente
Centrale Ørsted: progetti contestati tra critiche e ambizioni green. Ørsted, leader nella transizione energetica, propone la costruzione di una nuova centrale elettrica a biomassa a Studstrup (Aarhus). L’impianto utilizzerebbe la paglia come combustibile, ma gli esperti ritengono che l’utilizzo della biomassa non sia sostenibile. Critiche emergono anche sulla tecnologia, che obbligherebbe la centrale a operare tutto l’anno. Ørsted ribadisce che il progetto garantirà una transizione verde economicamente sostenibile.
Dal progetto Holmene a una nuova strategia per la baia di Køge. Il Comune di Hvidovre ha abbandonato il progetto Holmene che prevedeva la creazione di nove isole artificiali nella baia di Køge. L’obiettivo principale del nuovo piano è di contrastare gli effetti del cambiamento climatico attraverso la creazione di una barriera naturale contro le mareggiate. Il piano sarà votato dal Consiglio comunale a fine mese.
Nasce il Centro PFAS: ricerca per affrontare l’inquinamento globale. Con un finanziamento di 44,3 milioni di corone, il nuovo Centro PFAS si concentrerà sullo studio delle “sostanze chimiche perenni” e sul loro impatto su ambiente, alimentazione e salute. Diretto da Anders Baun, il centro lavorerà per identificare le principali fonti di inquinamento e ridurre l’esposizione.
Salute
Cyberattacco compromette dati di pazienti danesi. Un attacco informatico ha colpito Alles Lægehus, una clinica danese e due altre aziende del settore sanitario, esponendo i dati sensibili dei pazienti. Le autorità danesi hanno avviato un’indagine, mentre i responsabili delle aziende danesi coinvolte stanno lavorando per contenere i danni e informare i pazienti tramite e-Boks. Alles Lægehus ha spiegato che alcune comunicazioni sono state inviate anche a chi non risulta loro paziente, in quanto presente nei registri sanitari condivisi. La questione ha coinvolto anche un portavoce sanitario del Folketing, i cui dati potrebbero essere stati esposti.
Storica sentenza contro Danish Crown sulla sicurezza contro il COVID. Tre dipendenti dell’azienda alimentare di Ringsted, contagiati dal COVID-19 nell'estate 2020, hanno vinto una causa storica contro l'azienda, che non ha adottato misure adeguate per proteggerli dall'infezione. Uno dei lavoratori ha subito conseguenze gravi, perdendo la capacità lavorativa. Il sindacato NNF ha definito la sentenza una vittoria significativa per i diritti dei lavoratori.
Istruzione
Passo indietro sulla riforma universitaria. Dopo le forti critiche ricevute è stata modificata dal governo per evitare tagli eccessivi ai master. Secondo un rapporto, infatti, il budget previsto avrebbe causato la riduzione del 23% dei corsi e avrebbe avuto un forte impatto sul mercato del lavoro. Tra le modifiche spicca il modello 1+2 per i master professionali: un anno a tempo pieno con borsa di studio, seguito da due anni part-time con formazione aziendale. Nel 2028 verrà valutata l’efficacia delle misure adottate.
Chiude la storica Ubberup Højskole dopo 126 anni. Aperta inizialmente come istituto femminile, dal 1999 si dedica a migliorare la salute e lo stile di vita dei suoi studenti. A renderla famosa fu poi il popolare programma televisivo del 2001 Livet er fedt – un gioco di parole fra “la vita è bella” e l’aggettivo fedt, che vuol dire sia “fico” che “grasso” – sulla perdita di peso degli studenti. Negli ultimi anni, però, fattori come le piattaforme digitali, che hanno reso lo sviluppo personale accessibile da casa, e i farmaci per il controllo del peso come Ozempic hanno reso obsoleti i programmi della scuola fino a portare alla sua chiusura.
Società
Floriane scuote il Paese: venti tempestosi e raffiche record. La tempesta Floriane ha attraversato la Danimarca, portando raffiche con intensità da uragano in sei località e con una velocità massima di 39 m/s a Thorsminde. Livelli d’acqua eccezionali sono stati registrati a Esbjerg, Ribe e Kammersluse. È la seconda tempesta del 2025, dopo quella del 1° gennaio, che aveva già colpito vari territori. Pur perdendo intensità dopo poche ore, Floriane ha lasciato il segno di un vero e proprio evento climatico estremo.
Nuove tutele per i minori nello spettacolo. Entrano in vigore nuove linee guida sulle condizioni di lavoro dei minori nel mondo del cinema e della televisione: un massimo di ore settimanali variabili in base all’età, una pausa di almeno 14 ore tra un turno e l’altro e la presenza di un tutore. Tuttavia, il Consiglio per l’infanzia (Børnerådet) e alcune associazioni di categoria ritengono che le misure siano insufficienti e non vincolanti.
Premio Cavling all’inchiesta sugli allevatori di visoni. I giornalisti di Zetland hanno vinto il prestigioso premio Cavling per l’inchiesta sull'indennizzo ai minkavler. L'indagine ha rivelato come gli allevatori abbiano ricevuto compensi significativamente più alti del previsto, suscitando critiche per la gestione politica ed economica della vicenda. La giuria ha lodato il lavoro per la sua accuratezza, profondità e capacità di portare alla luce questioni di grande rilevanza pubblica, contribuendo a un dibattito più trasparente e informato.
È già iniziata la stagione dei Fastelavnsboller. La vendita dei dolci tipici di carnevale arriva sempre più presto. Da gennaio catene come Føtex, Lagkagehuset e BUKA ne offrono già una vasta gamma con prezzi tra le 25 e le 65 corone. Altri produttori tradizionali, come Andersen Bakery, ritardano invece le vendite per rispettare la tradizione e mantenere l’esclusività.
Østjysk Bolig: fondi sottratti per acquisti di beni di lusso. Ha preso il via il processo per frode ai danni della cooperativa edilizia pubblica Østjysk Bolig. Sono quattro le persone accusate di aver sottratto 24 milioni di corone tra il 2010 e il 2020, abusando delle proprie posizioni per ottenere benefici personali. I fondi sottratti sarebbero stati utilizzati per acquisti privati di lusso. Nonostante le gravi perdite economiche, nessun conduttore delle case popolari ha subìto un aumento del canone, grazie all’intervento del fondo Landsbyggefonden.
Come cambia il danese
La nuova retorica e la nuova lingua nei discorsi di Capodanno del re e della premier. Nel suo primo discorso di Capodanno, re Frederik ha adottato un linguaggio più moderno e colloquiale rispetto a quello della madre, rendendo il discorso accessibile e autentico. La retorista Lisa Villadsen ha sottolineato che il re ha saputo mescolare formalità e naturalezza. L'autoironia, in particolare, ha conferito un tono più vicino e personale, permettendo al pubblico di percepirlo come un monarca più umano. Frederik è inoltre apparso più concreto, con un linguaggio che rifletteva non solo il suo ruolo, ma anche la sua personalità. Ha impiegato metafore semplici ma efficaci, come quella in cui paragona la famiglia a una ringhiera che aiuta a mantenere l'equilibrio.
Anche il discorso di Capodanno di Mette Frederiksen è stato commentato dai retoristi, che hanno osservato l’uso mirato dei simboli per rafforzare il messaggio. Ha indossato una camicia verde speranza ed esposto un quadro del defunto artista Johnny Madsen, figura legata alla tradizione locale, ma anche simbolo di unicità e indipendenza. Tutto per costruire l’immagine di una leader vicina al popolo e radicata nella tradizione danese. Frederiksen ha tracciato un quadro globale inquietante, definendo “un nuovo asse del male” composto da Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, ma ha bilanciato il tono con riferimenti a figure culturali danesi scomparse nel 2024, come Erik Clausen e Ulf Pilgaard, e ha richiamato la coesione nazionale. L’uso dei simboli è stato giudicato da alcuni troppo calcolato, come il libro per bambini Den fantastiske bus, vincitore del premio Nordisk Råd 2024, esposto come simbolo di orgoglio nazionale.
Italiani in Danimarca
Aroldo Tegon, manager italiano con un solido background internazionale, ha lasciato la direzione del progetto per il supersygehus di Aalborg, concepito come un polo d’eccellenza per la ricerca medica e la cura. Il progetto, del valore di 6,3 miliardi di corone, rappresenta uno degli investimenti più ambiziosi del sistema sanitario danese, avrebbe dovuto essere operativo nel 2020 ma non sarà completato prima del 2026. Tegon era stato assunto per la sua esperienza nel coordinamento di grandi progetti internazionali, ma difficoltà interne, legate sia alla governance sia alla complessità del progetto, e divergenze con altri responsabili sulla gestione delle priorità lo hanno spinto alle dimissioni. Tali difficoltà organizzative mettono in discussione la capacità del modello danese di gestire progetti di questa portata. Il caso di Aroldo Tegon evidenzia anche le sfide che professionisti internazionali possono incontrare nel contesto danese, nonostante l’alto livello di competenze richiesto.
Eventi legati all’Italia
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 16 gennaio 2025, ore 18.00 • La figura umana nell'arte italiana – Mathilde Teglgaard Nielsen, storica dell’arte, terrà una conferenza sull’evoluzione della figura umana nell’arte italiana, dall’antichità alla modernità. Un viaggio tra stili e epoche per esplorare l’impatto della tradizione italiana sull’arte occidentale. Ci si iscrive qui.
Copenaghen (Residenza dell’Ambasciatore); 16 gennaio 2025, ore 16:00 • Visita guidata alla residenza dell’ambasciatore italiano – Il Danish Club invita a visitare la residenza dell’Ambasciata Italiana a Copenaghen, un palazzo del XVIII secolo affacciato su Amalienborg. L’ambasciatrice Stefania Rosini accoglierà i partecipanti, narrando la storia dell’edificio e mostrando le sue splendide sale. A seguire, si parlerà del lavoro dell’ambasciata con un brindisi nelle suggestive sale storiche. Ci si iscrive qui.
Copenaghen (SMK); 22 gennaio 2025, ore 16:00 • Visita guidata in italiano alle opere italiane dello Statens Museum for Kunst – Partecipa a una visita esclusiva in italiano con Elena Merli, storica dell’arte e guida esperta, per esplorare capolavori italiani dal 1300 al 1900, tra Mantegna e Modigliani. Seguirà una discussione interattiva sulle opere. Maggiori informazioni e iscrizioni qui. Ingresso al museo non incluso.
Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura); 24 gennaio 2025, ore 17.30 • Servizi pensionistici italiani e danesi – Il Comites Danimarca organizza un incontro informativo con il patronato INCA Svezia per rispondere a domande su ricongiungimento contributivo tra Italia e Danimarca e gestione della pensione. Un evento utile per chi è vicino all’età pensionabile o vuole pianificare in anticipo. Seguirà un rinfresco. Registrazione obbligatoria: qui.
Copenaghen (Bilioteca di Østerbro); 26 gennaio, ore 15.00 • Libri e merenda – Primo evento del 2025 del bookclub per bambini, che presenta una collezione di oltre 200 libri italiani. I libri si possono prendere in prestito o donare previa registrazione via email a libriemerendacph@gmail.com e il catalogo completo è consultabile su: libib.com/u/libriemerendacph.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 27 gennaio 2025, ore 19.00 • Il nazista che salvò gli ebrei. Storie di coraggio e solidarietà in Danimarca – In occasione della Giornata della Memoria, Andrea Vitello presenterà il suo libro che racconta storie di coraggio e solidarietà in Danimarca durante la Seconda Guerra Mondiale. Un approfondimento sulle azioni di chi ha rischiato la vita per salvare gli ebrei. Ci si registra qui.
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Italia nei media danesi
DR riporta che Meloni interpreta le dichiarazioni di Donald Trump su Groenlandia, Canale di Panama e Canada come segnali strategici, escludendo però annessioni forzate. Respinge inoltre l'idea di alzare i dazi per riequilibrare l'economia USA-UE. (DR)
Il 5 gennaio 2025 Giorgia Meloni ha effettuato una visita a sorpresa a Donald Trump a Mar-a-Lago, suscitando speculazioni su un possibile legame con il caso della giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre 2024 e rilasciata dopo 20 giorni di detenzione grazie agli sforzi diplomatici delle autorità italiane e al coinvolgimento dell'intelligence italiana. La visita di Meloni a Trump è stata vista come un tentativo di rafforzare le relazioni internazionali e risolvere il caso. La liberazione di Sala è stata considerata un’operazione diplomatica senza precedenti negli ultimi 30 anni. (TV2)
Secondo DR a Civitavecchia è ora “vietato ammalarsi”. Ai cittadini viene consigliato di evitare sport, viaggi e incidenti domestici, in quanto potrebbero comportare infortuni o malattie. L’iniziativa è stata adottata per attirare l’attenzione delle autorità regionali sulle difficoltà, legate alla carenza di personale ospedaliero, nell’affrontare l’elevato numero di pazienti. (DR)
TV2 riporta che il derby della capitale è terminato con diversi cartellini rossi e tensioni tra i giocatori, culminando in una situazione di conflitto che ha segnato la fine del match. (TV2)
Danimarca nei media italiani
Trump non vuole escludere di occupare militarmente il Canale di Panama e la Groenlandia. (Il Post)
La visita a Nuuk di Donald Trump Jr. La premier danese ribadisce: “La Groenlandia non è in vendita”. (Rai News)
Il presidente eletto Donald Trump minaccia Panamá e la Groenlandia. (Internazionale)
Trump jr. arriva in Groenlandia ma il re di Danimarca cambia stemma per riaffermare il dominio. (la Repubblica)
Donald Trump Jr oggi Groenlandia: si riaccende la polemica sul possesso dell'isola, e la corona di Danimarca cambia lo stemma. (Il Fatto Quotidiano)
La Danimarca ha un nuovo stemma reale, e c'entra anche la Groenlandia. (Il Post)
Re Frederik di Danimarca cambia lo stemma Reale: il guanto di sfida a Trump sulla Groenlandia. (Corriere.it)
Il re di Danimarca cambia il suo stemma: continua la lotta con Trump e le sue mire sulla Groenlandia. (La Stampa)
In Danimarca cresce l’ansia per le minacce di Trump alla Groenlandia: Donald va preso sul serio. (La Stampa)
Il governo della Groenlandia vuole diventare indipendente. (Il Post)
Perché la Groenlandia è così ambita. (Il Post)
La Groenlandia non è in vendita. (Il Post)
Groenlandia, il premier danese a Trump: non è in vendita. Il re Federico X modifica lo stemma. Trump jr in visita privata. (Il Sole 24 ore)
La Danimarca a Trump: ‘La Groenlandia è dei groenlandesi'. (Ansa)
Donald Trump e la Groenlandia, l'altolà di Ue e Onu: «Rispetti la sovranità degli Stati». La Danimarca: «Pronti a dialogare». (Open)
Groenlandia, Trump vuole l'annessione. L'Ue: «I confini sono inviolabili». Ma ora la Danimarca apre agli Usa. (Il Messaggero)
Contro le sparate di Trump meglio fare come il re di Danimarca. (Il Foglio)
Il Re di Danimarca riceve a palazzo il premier della Groenlandia. «Frederik ha dato nome groenlandese ai figli». (Corriere.it)
Groenlandia, la Danimarca potrebbe pentirsi di non venderla a Trump. (MilanoFinanza News)
Quest'isola contesa tra Danimarca e Canada regala whisky a tutti. (Esquire)
Groenlandia, dai lingotti d’oro di Truman alla Danimarca: lunga storia di un’isola contesa. (Il Sole 24 ore)
Lars Dyrholm, sfida alla Cina: «In Danimarca vi insegniamo i benefici dell'idrogeno verde» Oggi con Buone Notizie. (Corriere.it)
Un anno con re Frederik di Danimarca. E i danesi fanno un bilancio. (Amica)
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