Sette giorni in Danimarca • Numero 51
Tensioni per un programma satirico; Adottati equiparati agli immigrati; Sostegno autentico all’Ucraina
Editoriale
Man mano che le elezioni groenlandesi si avvicinano, il rapporto tra Danimarca e Groenlandia si fa sempre più teso. Il recente documentario Grønlands hvide guld (Il bianco oro della Groenlandia), che racconta la storia dell'estrazione della criolite groenlandese, ha riacceso vecchie ferite, facendo emergere un sentimento diffuso: per molti groenlandesi la narrazione storica danese minimizza le ingiustizie subite e perpetua un'idea paternalistica del Regno di Danimarca. Per molti danesi, invece, è difficile accettare che la loro presenza in Groenlandia venga vista solo come una storia di sfruttamento e sopraffazione. Questa frattura identitaria è stata di nuovo amplificata dal recente caso legato al programma satirico danese Tæt på sandheden (Vicino alla verità). La trasmissione ha suscitato un'ondata di polemiche dopo la messa in onda di un servizio che includeva una parodia del documentario sul gelato Kæmpe Eskimo, un prodotto simbolo del passato coloniale danese. Nel segmento la ricercatrice danese Anitta Barbare Aviaja Olsen si è dipinta il viso con tatuaggi inuit, un gesto che ha immediatamente scatenato critiche e accuse di razzismo.
La parlamentare groenlandese Aaja Chemnitz (Inuit Ataqatigiit) ha paragonato l'azione a un atto di blackfacing, mentre diverse denunce ufficiali sono state presentate alla polizia di Copenaghen per violazione della legge contro il razzismo. Nonostante il clamore, il responsabile dei contenuti di DR, Nikolaj Vitting Hermann, ha difeso la scelta editoriale, sostenendo che la satira mirava a criticare le decisioni dell'emittente pubblica DR, compresa la controversa rimozione del documentario sulla criolite. Il Ministro della cultura Jakob Engel-Schmidt ha sottolineato che la satira ha un valore fondamentale nel dibattito pubblico, ma ha anche ammesso che in questo caso non ci fosse molto da ridere. Nel frattempo, a Nuuk, oltre 200 persone hanno manifestato in silenzio contro il razzismo danese, esibendo cartelli con la scritta Inuit lives matter e coprendosi la bocca con del nastro adesivo, un simbolo del silenzio imposto nel dibattito sulla loro cultura. Tra i partecipanti alla protesta c'era anche il Primo ministro groenlandese Muté B. Egede.
Questa vicenda dimostra quanto sia difficile trovare un linguaggio comune per affrontare le tensioni tra Danimarca e Groenlandia. Se il concetto di rigsfællesskabet deve sopravvivere, sarà necessario ripensare radicalmente il dialogo tra i due Paesi, partendo dal riconoscimento delle diverse memorie storiche e dalla volontà di costruire un rapporto meno sbilanciato.
Ma la distanza tra Stato e cittadini non si misura solo nel rapporto con la Groenlandia. Un’altra recente decisione politica sta facendo discutere: il governo ha introdotto una legge che, a partire dal 1° luglio 2025, limiterà l’accesso ai sussidi di disoccupazione per i cittadini danesi adottati dopo il 1968, trattandoli come se non fossero cittadini a tutti gli effetti. Gli adottati saranno soggetti al nuovo sistema di assistenza sociale (kontanthjælpssystem) previsto per gli immigrati, che include l’obbligo di lavoro socialmente utile. La riforma, pensata per incentivare l’occupazione tra le donne non occidentali, finisce così per penalizzare anche chi è danese a tutti gli effetti. L’associazione Adoption & Samfund e l’Istituto per i diritti umani hanno criticato la norma come discriminatoria, sottolineando che la legge danese equipara gli adottati ai figli biologici. Il Ministero del lavoro sostiene che le regole siano neutrali, ma la ministra Ane Halsboe-Jørgensen ha aperto alla possibilità di esenzioni. Intanto, molti adottati temono che questa misura possa creare un pericoloso precedente, mettendo in discussione la promessa di piena integrazione fatta dallo Stato danese.
Due questioni apparentemente lontane, ma che rivelano la stessa fragilità: l’assenza di una reale uguaglianza mina l’idea di una Danimarca equa e inclusiva per tutti i suoi cittadini.
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INDICE:
Politica
La disinformazione e i voti mancati minacciano le elezioni in Groenlandia. Il servizio di intelligence danese PET ha rilevato che la competizione geopolitica nell'Artico sta alimentando la disinformazione, soprattutto sui social media. Secondo PET, ci sono segnali preoccupanti di tentativi di manipolazione illegale: fake news circolano su profili fittizzi di politici danesi e groenlandesi, contribuendo a polarizzare il dibattito pubblico. Inoltre, le dichiarazioni di politici e cittadini groenlandesi vengono estrapolate dal loro contesto originale per sostenere determinate posizioni politiche. Le autorità danesi, in collaborazione con quelle groenlandesi, stanno cercando di rafforzare le difese della società contro questi tentativi di influenza straniera che mirano a distorcere i processi democratici.
A compromettere la qualità delle elezioni è anche l’impossibilità, per le migliaia di cittadini groenlandesi residenti in Danimarca, di partecipare alle elezioni dell’11 marzo. Lo riporta il quotidiano groenlandese Sermitsiaq. Secondo le stime, circa 15.000 groenlandesi adulti vivono in Danimarca, mentre il numero di aventi diritto al voto in Groenlandia ammonta a 43.000 persone. Il peso elettorale di questi cittadini sarebbe quindi significativo. Tuttavia, vi è un’eccezione: i circa 1400 studenti groenlandesi che si trovano in Danimarca per motivi di studio hanno diritto al voto.
Per Aqqaluk Lynge è il momento di avvicinarsi il più possibile alla Danimarca. Lo storico attivista per l’indipendenza groenlandese e fondatore di Inuit Ataqatigiit (IA), sostiene ora che sia il momento di avvicinarsi alla Danimarca il più possibile. Lynge avverte che un distacco prematuro potrebbe danneggiare la sostenibilità del Paese e considera prioritario consolidare l’economia e migliorare le infrastrutture.
La Groenlandia sta valutando la possibilità di implementare Starlink. La rete satellitare di Elon Musk permetterebbe di migliorare l’accesso a internet nelle aree remote ma solleva importanti interrogativi sulla sovranità tecnologica. Attualmente, il Paese dipende da due cavi sottomarini vulnerabili, e molte comunità soffrono di connessioni instabili. L’operatore nazionale Tusass è in trattative con Starlink ma, ad oggi Tusass detiene per legge il monopolio delle telecomunicazioni e per rendere legale Starlink, sarebbe necessaria una modifica della legge stessa. Mentre il dibattito sul tema è aperto nel parlamento groenlandese, il Ministro della difesa danese Troels Lund Poulsen minimizza il rischio di un’eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti.
Ucraina: il sostegno autentico della Danimarca. Nel terzo anniversario dell’invasione russa, la Danimarca ha stanziato due miliardi di corone a favore dell’Ucraina, destinati all’acquisto di munizioni e alla formazione di una brigata e un altro miliardo per l’acquisto di droni. Il primo finanziamento rientra in un'iniziativa congiunta dei paesi nordici e baltici. Mette Frederiksen ha ribadito l’impegno nel sostenere l’Ucraina “finché sarà necessario”, evidenziando che un cessate il fuoco senza garanzie di pace permetterebbe alla Russia di riorganizzarsi e preparare nuovi attacchi. Anche il Ministro dell’immigrazione Kaare Dybvad Bek ha ribadito il sostegno alla causa ucraina. La crescita continua del numero dei rifugiati ne è la prova. Attualmente circa 35.000 rifugiati ucraini risiedono in Danimarca, grazie alla legge speciale che garantisce accesso al lavoro, alla scuola e all’assistenza sanitaria. In diversi Comuni dello Jutland, i rifugiati si sono inseriti con successo nel mercato del lavoro, colmando carenze in settori chiave.
Danimarca e Norvegia stanno consolidando la loro cooperazione in ambito difensivo. Lo dimostra il nuovo accordo strategico che prevede una serie di iniziative comuni, tra cui addestramento congiunto, acquisti di armamenti e manutenzione degli F-35. L'intesa mira a rafforzare la sorveglianza nelle regioni strategiche del Mare del Nord, del Baltico e dell’Artico, e a potenziare l'industria bellica nordica, con l'obiettivo di renderla più autonoma. I dettagli specifici dell'accordo saranno definiti nei prossimi mesi, ma l'iniziativa segna un passo importante verso una difesa integrata tra i due Paesi.
Nel frattempo, la Norvegia ha vinto l’appalto per rilanciare la storica fabbrica di munizioni di Elling, conosciuta come “Krudten”, che riprenderà la produzione nel 2027 sotto la gestione di Nammo. Nonostante la sua riapertura sia vista come un passo positivo, il progetto solleva alcune preoccupazioni: Nammo importerà parti dall’estero e la quantità di munizioni prodotte annualmente (5.000 granate) sembra insufficiente. In risposta, il governo danese ha stanziato 50 miliardi di corone per l’acquisto di nuove munizioni, cercando di evitare gare d’appalto in situazioni di emergenza bellica.
La struttura, che in passato impiegava fino a 200 persone, tornerà a offrire tra le 80 e le 100 posizioni lavorative, con un impatto positivo sull’economia locale, che potrebbe vedere un aumento dell’interesse e del valore immobiliare di Elling.
Secondo Peter Viggo Jakobsen, docente all’Accademia della Difesa, la fabbrica potrebbe diventare un obiettivo strategico per la Russia. Di conseguenza, sarà essenziale garantire la sicurezza dell’impianto, con misure simili a quelle in vigore durante la Guerra Fredda. Nonostante le preoccupazioni, Jakobsen rassicura la popolazione locale, sostenendo che la struttura sarà difficile da distruggere e che la Russia probabilmente cercherà obiettivi più facili da colpire. Jerry Gustavsson, direttore di Nammo Danimarca, ha confermato che la sicurezza della fabbrica sarà potenziata.
Nel contesto di una difesa sempre più articolata, la Danimarca sta anche cercando di acquisire un sistema di difesa aerea entro il 2026. Il Ministro della Difesa, Troels Lund Poulsen, ha confermato che la priorità sarà la protezione delle basi militari, con suggerimenti per il posizionamento del sistema di difesa nelle aree strategiche tra la regione russa di Kaliningrad e le isole danesi di Fionia e Zelanda.
Materiale pedopornografico creato da IA: 25 arresti. La polizia danese ha guidato un’operazione internazionale contro il materiale pedopornografico generato con l’AI, arrestando 25 persone. L’indagine è partita dal caso di un 29enne danese, condannato per aver creato e venduto oltre 36.000 immagini illegali online. Le autorità si sono ora concentrate sugli acquirenti, tra cui due uomini danesi. Secondo Europol, il fenomeno è in crescita e richiede un’azione internazionale. L’operazione ha coinvolto 18 Paesi, tra cui Regno Unito e Australia. Il 29enne ha fatto ricorso contro la sua condanna.
Il responsabile del più grande scandalo fiscale danese è ora consigliere di Trump. Donald Trump ha scelto Sander Gerber come consigliere per la sicurezza nazionale. Il miliardario americano era stato coinvolto in Danimarca in un colossale scandalo fiscale, accusato di aver partecipato a una frode da 12,7 miliardi di corone (1,7 miliardi di euro). Nel 2018 le autorità danesi lo avevano citato in giudizio per richieste fraudolente di rimborso fiscale su dividendi azionari mai posseduti. Il caso si è chiuso nel 2023 con un accordo riservato. Gerber si unisce ora a un gruppo ristretto di consiglieri di Trump, tra cui Reince Priebus e Devin Nunes.
Protesta operaia ad Aalborg per violazioni sull’asbesto. Venerdì decine di operai hanno manifestato ad Aalborg per denunciare violazioni delle norme sulla sicurezza nel cantiere di un’ex fabbrica di tabacco. Secondo il sindacato Byggefagenes Samvirke, almeno 200 lavoratori sarebbero stati esposti all’amianto senza protezioni adeguate. La vicenda è stata denunciata alla polizia, ma gli operai temono che nessuno venga ritenuto responsabile. “Non possiamo lavorare senza sapere che c’è l’asbesto”, ha dichiarato uno dei manifestanti. I lavoratori promettono di mantenere alta l’attenzione, finché non saranno garantite condizioni di sicurezza adeguate.
Altre notizie dai partiti:
Un esponente di DF propone di introdurre preghiere nelle scuole pubbliche per preservare la cultura tradizionale. L'idea ha suscitato dibattito, con alcuni favorevoli alla difesa dei valori culturali e altri preoccupati per la separazione tra religione e scuola.
La Procura nazionale ha deciso di non proseguire con l'azione legale per razzismo contro Morten Messerschmidt, leader di DF, nonostante le indagini iniziali. La decisione è stata motivata dalla mancanza di prove sufficienti.
Diversi politici hanno lasciato il partito Moderaterne, esprimendo preoccupazione per la direzione del partito. Alcuni sperano che non ci siano ulteriori defezioni, mentre altri criticano la leadership e la gestione interna del gruppo politico.
Economia
Lavoratori sottopagati e minacce: nuove accuse a Itinera. Un nuovo caso di sfruttamento del lavoro colpisce il cantiere del Storstrømsbro, il ponte che collegherà Sjælland a Falster. L’impresa subappaltatrice PK&ECD è stata nuovamente sanzionata per non aver pagato correttamente i propri lavoratori, ricevendo una multa da 7,5 milioni di corone. La responsabilità ricade ora sulla società italiana Itinera, capofila del consorzio SBJV. Secondo il sindacato 3F, l’azienda ha sistematicamente violato le norme danesi: alcuni operai hanno lavorato oltre 200 ore al mese, con turni di 16 ore consecutive senza ricevere il giusto compenso. Il caso si è aggravato con le dichiarazioni di Domenico Cesaro, ex dipendente, che ha rivelato di essere stato costretto a mentire in tribunale nella precedente causa del 2024, quando il tribunale del lavoro aveva già condannato PK&ECD a pagare 10 milioni di corone per il mancato rispetto dei contratti. “Se avessi detto la verità, mi avrebbero licenziato e rimandato in Italia”, ha confessato.
La vicenda si inserisce in un quadro più ampio di irregolarità legate alla costruzione del Storstrømsbro, già oggetto di un’inchiesta giornalistica che ha rivelato violazioni delle norme sul lavoro e casi di infortuni non denunciati. 3F accusa Itinera di aver nascosto informazioni sulle condizioni lavorative.
Itinera, vincitrice dell’appalto nel 2017, è stata coinvolta in scandali di corruzione in Italia e ora rischia provvedimenti anche in Danimarca. Il progetto del Storstrømsbro, già in ritardo, dovrebbe aprire al traffico nel 2025 per le auto e nel 2027 per i treni.
L’organizzazione degli industriali danesi, che rappresenta PK&ECD, non ha voluto commentare.
Da tabù a investimento: le azioni del settore bellico diventano popolari. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha fatto impennare l'interesse per le azioni dei produttori di armamenti in Europa, con un aumento significativo degli investimenti in Danimarca. Dal 2022, le azioni delle aziende Saab, Kongsberg e Rheinmetall sono aumentate notevolmente. Il numero di investitori in azioni di difesa su Nordnet è quasi quadruplicato nell'ultimo anno.
Ambiente
Obiettivi climatico per il 2030: i riconoscimenti del Consiglio per il clima. Meno di dieci anni fa il partito Alternativet fu deriso per aver proposto obiettivi ambiziosi in tema di sostenibilità. Oggi invece, il Consiglio per il clima (Klimarådet) riconosce per la prima volta che la Danimarca ha delineato un percorso realistico per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 70% delle emissioni entro il 2030. Il punto di svolta è stato l’accordo verde delle tre parti, che si aggiunge a una serie di misure adottate dal governo e dal Folketing dal 2019. Nonostante questo progresso, il Consiglio avverte che il traguardo non è ancora garantito: l’attuazione delle misure sarà cruciale e i ritardi, ad esempio nella cattura e nello stoccaggio della CO₂, potrebbero compromettere il bilancio climatico. Il Consiglio per il clima avverte che monitorerà attentamente l’implementazione delle politiche e valuterà nuovamente la situazione nel 2025.
290,6 milioni al comune di Randers per il caso Nordic Waste. Randers ha ottenuto un ulteriore prestito statale per coprire le spese legate alla frana del dicembre 2023 presso il sito di Nordic Waste. La decisione, resa possibile da una deroga del Ministero dell’interno, prevede un periodo senza rate di cinque anni, seguito da un finanziamento venticinquennale con una rata annua di 15,5 milioni. Nordic Waste è fallita subito dopo il disastro ecologico, lasciando la gestione dell’emergenza alle autorità. L’amministrazione considera il prestito una soluzione temporanea, sostenendo che i responsabili dell’inquinamento debbano pagare.
Il centro di test di Østerild si espande. Il centro di test per turbine eoliche di Østerild si prepara a un’espansione con cinque nuovi siti per turbine alte fino a 450 metri. Per determinare le condizioni del vento a grandi altezze, la DTU Wind Energy ha installato dispositivi laser a infrarossi nei pressi di Hjardemål Klit. L’espansione del centro ha sollevato preoccupazioni per il possibile impatto sull’ambiente e sulle abitazioni. Nuove localizzazioni sono state proposte per ridurre l’impatto ambientale, ma la vicinanza al mare potrebbe rendere le misurazioni meno affidabili. Le rilevazioni proseguiranno fino all’autunno. Il progetto è in ritardo di sei mesi e la valutazione ambientale è prevista per il 2026.
Terreni agricoli: è boom di acquisti tra gli investitori. L’acquisto di terreni agricoli è diventato una battaglia tra i più ricchi del Paese, attratti dall' “oro verde” legato all'iniziativa di sostenibilità ambientale del governo. Investitori come i miliardari Jacob Jelsing, Anders Holch Povlsen e Kirk Kristiansen (CEO della Lego) stanno acquistando vasti appezzamenti, con l'obiettivo di trasformarli in aree naturali e foreste. L’obiettivo è contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, fermando l'agricoltura convenzionale e promuovendo un modello sostenibile. Il crescente interesse ha determinato un aumento record dei prezzi dei terreni agricoli, di circa il 31% dal 2021. Il timore è che l’impennata dei prezzi ostacoli gli obiettivi climatici. Per questo, sono previsti interventi normativi e incentivi fiscali per frenare ulteriori aumenti.
Clima: è improbabile il crollo imminente della corrente oceanica AMOC. Uno studio pubblicato su Nature ridimensiona l’allarme sul possibile collasso della corrente oceanica AMOC, pur confermandone l’indebolimento. Jonathan Baker, del Met Office britannico, avverte però che il rischio esiste e che è urgente ridurre le emissioni di gas serra. Il governo danese ha chiesto al Climate Panel delle Nazioni Unite di analizzare più a fondo la questione, considerando le conseguenze di un eventuale crollo sul clima della regione.
Salute
Pochi progressi per i pazienti oncologici danesi. I dati più recenti di Sundhedsstyrelsen indicano che il 79% dei pazienti oncologici in Danimarca ha ricevuto il trattamento entro i tempi stabiliti nei tre mesi finali del 2024. Sebbene il dato sia positivo, mostra un calo rispetto ai trimestri precedenti e un significativo deterioramento rispetto ai primi mesi dell'anno. Secondo la ministra Sophie Løhde (V), la maggior parte dei trattamenti oncologici rispetta le tempistiche, ma c'è ancora margine di miglioramento, soprattutto per il tumore alla prostata (52%) e il cancro alla cervice uterina (43%). La situazione varia anche tra le regioni danesi: la Region Syd ha il miglior tasso, con l'83% dei trattamenti rispettati, mentre Sjælland è più indietro, con solo il 68%. Per affrontare questi problemi, il governo ha deciso di destinare 600 milioni di corone annue a un nuovo piano oncologico, che sarà presentato nei prossimi mesi. Sundhedsstyrelsen ha inoltre redatto una serie di raccomandazioni per migliorare i percorsi di cura.
Tempi di attesa per i pazienti con demenza: la nuova misura non basta. Secondo l'Alzheimerforening la nuova certificazione per le persone affette da demenza, introdotta per ridurre i tempi di attesa, sta causando più danni che benefici. Sebbene l'intento sia di accelerare l'accesso alle cure, la procedura burocratica sta creando lunghe attese e difficoltà aggiuntive per i pazienti e le loro famiglie. L’associazione sostiene che il sistema non tiene conto delle necessità specifiche dei malati e rischia di rallentare ulteriormente il trattamento. Per risolvere il problema, l'Alzheimerforeningen chiede una revisione della politica, per garantire che le persone con demenza ricevano il supporto necessario senza ostacoli burocratici.
Medico rientrato dall’estero è scioccato dalla situazione del sistema sanitario. Un medico danese, tornato a praticare in Patria dopo un periodo di assenza, esprime la sua sorpresa per le condizioni attuali del sistema sanitario. Descrive un contesto segnato dalla crescente carenza di personale e risorse, che mette sotto pressione i medici e compromette la qualità dell'assistenza ai pazienti. La situazione è aggravata dall'alto numero di richieste da parte dei cittadini e dalle aspettative sempre più alte nei confronti dei professionisti sanitari. L'autore delinea un quadro in cui i medici, sottoposti a turni estenuanti e senza il supporto adeguato, non sono più in grado di garantire la qualità delle cure. Le difficoltà del sistema sanitario danese, un tempo modello di efficienza, sono divenute evidenti e sollevano interrogativi sul futuro del settore. Il medico suggerisce che, se non vengono adottate misure per migliorare le condizioni di lavoro e le risorse, il sistema sanitario potrebbe essere destinato a cedere sotto il peso delle sue stesse aspettative.
Iperprotezione e malessere giovanile: soluzioni per genitori e figli. La Commissione per il benessere (Trivselskommission) ha proposto di distinguere l'infelicità giovanile dalle vere malattie, evitando di medicalizzare ogni difficoltà e promuovendo un linguaggio più sfumato. Alcuni esperti temono che questa visione riduca l’attenzione sulle difficoltà concrete, focalizzandosi troppo sulla terminologia. Le raccomandazioni includono esperienze di crescita indipendenti per i giovani, dato che un’educazione iperprotettiva può minare l’autonomia, aumentando ansia e stress. Un approccio equilibrato potrebbe migliorare il benessere giovanile.
Inoltre, le difficoltà emotive dei figli influenzano la salute dei genitori, aumentando ansia, depressione e stress. Le cause principali sono la preoccupazione costante per i figli e l’isolamento sociale, aggravato dalla mancanza di supporto istituzionale. Gli esperti suggeriscono di offrire supporto psicologico e pratico ai genitori per affrontare meglio le difficoltà emotive dei figli e aumentare la consapevolezza dell’impatto sulla loro salute.
Un podcast per combattere la disinformazione sulla gravidanza. Si chiama To streger (Due righe) e vede le due ostetriche Eline Anthis e June Graagaard presentare tematiche cruciali come le rotture uterine, il parto in casa e la preparazione fisica alla gravidanza insieme ad altri esperti. Il podcast è stato creato in risposta alla preferenza crescente per i contenuti audio, rispetto ai video con un investimento iniziale di 30.000 corone da parte della Regione.
Istruzione
Groenlandia e Danimarca: l’educazione come strumento di cooperazione. Cresce l’interesse per i viaggi studio in Groenlandia per le scuole danesi. Emil Kongsmark, direttore di EF Sprogrejser, ha notato una crescente domanda per esperienze formative nelle regioni autonome del Regno danese. L’attenzione mediatica sulla Groenlandia e l’introduzione del tema della Comunità del Regno (rigsfællesskabet) nei programmi scolastici danesi sono alla base di questa nuova tendenza. Tuttavia, i costi elevati sono un ostacolo, in quanto non esistono fondi statali per i viaggi in Groenlandia, come avviene per le gite in Europa. Le scuole hanno chiesto un sostegno economico per rendere queste esperienze più accessibili. Nonostante ciò, EF Sprogrejser prevede di inviare la prima classe già nel prossimo anno scolastico.
In un contesto educativo più ampio, Il Politecnico di Copenaghen (DTU) ha lanciato un programma di Master in Risorse minerarie artiche, che si propone di formare esperti capaci di affrontare le sfide legate all’estrazione delle risorse artiche. Il programma, che si svolge in collaborazione con università scandinave, offre ai partecipanti l’opportunità di studiare in Groenlandia, Danimarca e Svezia, preparando gli studenti a gestire l’estrazione mineraria in un contesto che tenga conto degli aspetti economici, ambientali e infrastrutturali. Il corso rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo sostenibile dell’Artico, promuovendo la cooperazione tra i paesi scandinavi e l’innovazione nelle pratiche minerarie.
Società
Manifestazione contro Maersk: 22 arresti. Una manifestazione non annunciata ha avuto luogo lunedì davanti alla sede di Maersk a Copenaghen. Circa 1.000 attivisti, tra cui Greta Thunberg, hanno accusato la compagnia di trasportare equipaggiamento militare in Israele. La polizia, già sul posto, ha ordinato lo sgombero, utilizzando gas lacrimogeni. Ventidue persone sono state arrestate per violazione della proprietà privata e violenza domestica, ma non è ancora chiaro se Thunberg sia tra gli arrestati. Le autorità hanno ribadito che le manifestazioni devono avvenire nel rispetto della legge. Maersk non ha risposto alle accuse.
Copenaghen, veicolo sfonda recinzione dell’aeroporto. Un veicolo ha sfondato una recinzione aeroportuale presso Flyvergrillen nella notte tra venerdì e sabto. I primi voli del sabato mattina sono stati sospesi e la polizia, che sospetta un incidente stradale, ha arrestato un uomo di 21 anni. Lo spazio aereo è stato poi riaperto. Un caso simile era avvenuto durante un inseguimento notturno ad Amager meno di due settimane fa.
Il diritto di scegliere anche di essere diversa. Amar Khalil, studentessa di medicina con background musulmano, denuncia un paradosso: la lotta per i diritti delle donne minoritarie diventa spesso un nuovo controllo. Non è la sua famiglia o la religione a opprimerla, ma la società danese, che impone un modello rigido di emancipazione. Le raccomandazioni della Commissione per la lotta dimenticata delle donne mirano a liberare le donne di minoranza da pratiche considerate oppressive, come il velo. Ma per Khalil, queste misure negano la sua autonomia: “La mia scelta di indossare il velo non è sottomissione, ma autodeterminazione”, scrive. Le pari opportunità dovrebbero garantire il diritto di scegliere, non imporre un unico modello di emancipazione, sostiene.
Scoperto un antico sito cerimoniale nello Jutland del nord. La struttura, denominata Woodhenge per la sua somiglianza con il celebre Stonehenge britannico, è costituita da un cerchio di 45 pali di legno disposti a circa due metri di distanza l'uno dall'altro. Risalente tra il 2600 e il 1600 a.C., il sito offre nuove prospettive sulle pratiche rituali dell'epoca e le connessioni con altre culture europee. Secondo il Vesthimmerlands Museum, la scoperta è straordinaria e gli scavi in corso potrebbero svelare dettagli cruciali sulle cerimonie preistoriche.
L’IA sostituisce i modelli nei cataloghi Coop. Coop sta sperimentando l’uso di modelli generati con l’intelligenza artificiale nei suoi volantini promozionali. Lo scopo è quello di ridurre i costi e rappresentare meglio la diversità nelle persone in modo tale da non escludere nessuno. La decisione ha suscitato critiche: Clara Svane, CEO dell’agenzia Swan Scouting, la definisce "profondamente problematica", sostenendo che penalizzi i modelli appartenenti a minoranze e riduca le opportunità di lavoro per fotografi e professionisti della moda. Inoltre, l’uso di modelli artificiali sarebbe un modo per sfruttare la diversità senza investirci realmente. Coop sottolinea che la misura è sperimentale e che continueranno a impiegare modelli reali. Il dibattito resta aperto.
Calo delle vendite Tesla e boicottaggio USA: le reazioni europee. Il boicottaggio dei prodotti americani sta guadagnando terreno in Danimarca, con effetti già ben visibili. Per esempio, la gastronomia Broders di Amager denuncia un forte calo della domanda di articoli statunitensi. La proprietaria ha già iniziato a ridurre gli ordini e a investire in alternative locali. Parallelamente il gruppo Facebook “Boykot varer fra USA” ha raccolto quasi 15.000 membri in poche settimane. Secondo l’esperta di consumo Julia Lahme, il fenomeno riflette una reazione politica alla rielezione di Donald Trump. Il legame tra economia e politica emerge anche nel crollo delle azioni Tesla, penalizzate dal calo delle vendite europee (- 45% rispetto all’anno scorso) e dall’immagine controversa di Elon Musk che, dopo aver finanziato la rielezione di Trump e ottenuto la guida di un'agenzia federale, ha anche sostenuto partiti di estrema destra in Europa.
Parken in stallo: l’FCK chiede garanzie per investire nella ristrutturazione. La società calcistica FCK ha avviato alcuni miglioramenti a Parken, ma l’incertezza sul futuro dello stadio frena gli investimenti. Il club detiene lo stadio fino al 2060 e, senza garanzie a lungo termine, esita a finanziare grandi ristrutturazioni. Secondo l’esperto Jesper Jørgensen, nessun investitore finanzierà un progetto con un orizzonte così breve. La questione resta aperta: senza una modifica del progetto da parte del Comune o un nuovo accordo sulla proprietà, Parken rischia di rimanere in una condizione di stallo, con interventi limitati e nessun piano di sviluppo a lungo termine.
Royal Run 2024: record di iscritti. La Royal Run 2024 farà tappa in cinque città danesi con la partecipazione della famiglia reale. L’evento ha già raggiunto 97.500 iscrizioni, un record assoluto. Il re Frederik X correrà a Ribe, Horsens e Copenaghen, il principe ereditario Christian sarà a Viborg, mentre la regina Mary parteciperà a Korsør. Nata nel 2018 per il compleanno del re, la Royal Run è diventata un appuntamento atteso. I biglietti sono esauriti, ma sarà possibile assistere lungo il percorso.
Indennità di disoccupazione alle sex workers. Il Comune di Copenaghen offrirà alle sex workers l'opportunità di iscriversi a un fondo di disoccupazione, permettendo loro di accedere a indennità in caso di perdita di guadagni, ad esempio a causa di violenza. La proposta, avanzata dal sindaco Louise Theilade Thomsen, mira a riconoscere legalmente il lavoro nel settore del sesso e a migliorare le condizioni delle lavoratrici, spesso stigmatizzati dalla società.
L’artista che fa morire di fame i maialini per denunciare gli allevamenti. L’artista danese-cileno Marco Evaristti ha inaugurato a Kødbyen la sua nuova mostra And Now You Care, un’opera provocatoria che include tre maialini vivi destinati a morire di fame. L’intento, secondo l’artista, è denunciare le condizioni degli allevamenti intensivi danesi, dove ogni giorno muoiono oltre 20.000 suinetti. Evaristti ha anche annunciato di voler denunciare per “omicidio di massa” il Ministro dell’alimentazione Jacob Jensen. La mostra ha suscitato forti reazioni: mentre alcune associazioni per il benessere animale ne chiedono la chiusura, l’artista sostiene che l’indignazione pubblica confermi l’ipocrisia sul trattamento degli animali negli allevamenti.
Roskilde 2025: annunciati 27 nuovi artisti internazionali. Il Roskilde Festival ha annunciato 27 nuovi nomi per l’edizione 2025, ampliando un programma che conta già 108 artisti su un totale di circa 200. Tra i nuovi annunci spiccano FKA Twigs e Anohni and the Johnsons, due artisti noti per il loro stile innovativo e per la capacità di toccare temi sociali profondi. A chiudere il palco saranno Bright Eyes e Noah Carter. Il festival, che si terrà dal 28 giugno al 5 luglio, ha già confermato nomi come Olivia Rodrigo, Stormzy, Fontaines DC, MØ e Artigeardit.
Prestiti in biblioteca: riscoperto il fascino per i libri cartacei. Le biblioteche registrano un aumento dei prestiti di libri cartacei per il terzo anno consecutivo: nel 2024 sono stati prestati 24,1 milioni di volumi, il 68% del totale. Nonostante la crescita degli e-book e dello streaming, i lettori continuano a preferire il libro fisico, forse per il valore dell’esperienza tradizionale o per le iniziative di promozione della lettura.
Eventi legati all’Italia
Copenaghen (Biblioteca di Østerbro); 4 marzo, ore 18:00 • Circolo di lettura in italiano – Secondo appuntamento del Circolo di lettura del Comites Danimarca dedicato a scrittrici italiane e danesi (tradotte in italiano). L’incontro di marzo sarà dedicato al libro “Racconti d’inverno” di Karen Blixen.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 4 marzo, ore 19.00 • Arte rinascimentale italiana. Donatello, Botticelli, Da Vinci e altri – Conferenza di Mathilde Teglgaard Nielse, storica dell’arte e divulgatrice dal 2011. L’evento è aperto a tutti previa iscrizione qui.
Copenaghen (Cinemateket); 7, 12, 21 e 29 marzo • Elena Ferrante tra cinema e letteratura – Cinemateket dedica una rassegna cinematografica a Elena Ferrante, con la proiezione di tre adattamenti cinematografici dei suoi romanzi. Il programma è stato selezionato in collaborazione con la Folkeuniversitetet e la professoressa di letteratura italiana Pia Schwarz Lausen che presenteràuno dei film. Qui il programma completo.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura); 12 marzo, ore 19.00 • Sustainable agriculture in a changing climate – L’evento è il quarto della serie di seminari divulgativi organizzati da ARSID, e affronta il tema molto attuale dell’agricoltura in relazione ai cambiamenti climatici. Qui puoi consultare il programma completo con la lista dei relatori che saranno presente e iscriverti. L’evento si terrà in lingua inglese ed è gratuito.
Hellerup (Istituto Italiano di Cultura), 13, 27 e 30 marzo, ore 18:00 • Proiezione di tre film in italiano – L’Istituto Italiano di Cultura proietta tre film in italiano (con sottotitoli in inglese) nel mese di Marzo. Si comincia con Una storia senza nomedi Roberto Andò, poi sarà il turno di Yaya E Lenniedi Alessandro Rak e, infine, di Momenti di trascurabile felicità di Pif. L’ingresso è gratuito ma ci si deve registrare ai link forniti.
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Italia nei media danesi
TV 2 segnala che l’Italia sta riaprendo il dibattito sul nucleare dopo il divieto del 1987. L’articolo evidenzia come il governo Meloni voglia ridurre la dipendenza energetica e abbattere le emissioni. “La tecnologia è più sicura e il nucleare può essere una soluzione,” riporta TV 2, sottolineando il pragmatismo del dibattito italiano. Tuttavia, il confronto con la Danimarca è evidente: mentre Roma rivaluta l’atomo, Copenaghen investe solo sulle rinnovabili. Il tono dell’articolo è neutrale, ma tra le righe emerge una certa perplessità. Il nucleare, per i danesi, resta una scelta impensabile.
DR riporta la netta vittoria della nazionale femminile di calcio della Danimarca contro l'Italia in una partita caratterizzata da un violento temporale. “Le condizioni meteorologiche hanno complicato le cose per entrambe le squadre, ma la Danimarca ha mostrato una superiorità netta”, scrive il giornale, enfatizzando la resilienza delle danesi, e celebrando non solo la tecnica, ma anche l’adattabilità della squadra alle difficili condizioni, un valore che rispecchia l’approccio pragmatista e determinato della cultura danese.
Recenti articoli di Politiken hanno sollevato allarmi sull'importazione di concentrato di pomodoro dallo Xinjiang. In uno, Francesco Mutti, CEO dell'azienda italiana Mutti, teme che questi prodotti possano compromettere la "dignità" del pomodoro italiano, a causa di standard produttivi cinesi inferiori, e chiede all'UE misure protettive. Un altro articolo collega un fornitore danese di salsa di pomodoro a pratiche di lavoro forzato nello Xinjiang, sollevando preoccupazioni etiche. La stampa danese evidenzia sia il rischio per l'industria locale che le questioni morali, sottolineando l'urgenza di una maggiore trasparenza nelle catene di approvvigionamento.
Danimarca nei media italiani
Bisognerà sorvegliare i cavi sottomarini nel Baltico. (Il Post)
Una Stonehenge di legno in Danimarca: la scoperta che rivela legami tra antiche civiltà. (la Repubblica)
«Ilis», il ristorante di Mads Refslund a New York. La cucina? Spinta, nordica e per clienti con i soldi. (Corriere della Sera)
The Girl With the Needle (Danimarca). (Il Sole 24 Ore)
Europol, venticinque arresti per contenuti pedopornografici creati con l’ia. (Internazionale)
La danese Mette Frederiksen e un'idea di sinistra per un varco fra Trump e Putin. (Il Foglio)
Danimarca, la reazione alla minaccia russa dopo il report degli 007: corsa al riarmo, spese per la difesa aumentate del 70%. (Il Messaggero)
Danimarca, pezzi di ricambio di aerei Airbus e Boeing finiscono in Russia aggirando le sanzioni. «Componenti “critiche”, possibile uso militare». (Il Messaggero)
La mostra a Rovigo dedicata a Vilhelm Hammershøi, l'artista che a Copenaghen visse in sette case. (Elle Decor)
Cos’è la criolite, “l’oro bianco” della Groenlandia. (Start Magazine)
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